di SILVIA SANNA
. È una Carola nuova, più consapevole del suo talento e più libera nel lasciarsi andare sul palco e con i sentimenti quella che si esibisce per l’ultima volta ad Amici e poi si apre di fronte a Luigi, cantante, amico speciale, compagno di avventura «in questi sette mesi che sembrano due anni». Carola Puddu, 21 anni, ballerina di Selargius, lascia il talent di Canale 5 tra lacrime di dispiacere e di gioia, perché sa già cosa la attende là fuori. Sarà lei Giulietta nel balletto “Giulietta e Romeo” di Prokofiev: il coreografo Fabrizio Monteverde l’ha scelta per la prossima stagione al Balletto di Roma. La notizia della vita arriva pochi minuti dopo l’altra che sino a quel momento sembrava più importante: è Maria De Filippi a comunicare a Carola che è lei l’eliminata della quinta puntata del serale, i tre giudici – il conduttore tv e ballerino Stefano De Martino, il principe Emanuele Filiberto di Savoia e il cantante Stash – hanno deciso che Dario Schirone, ballerino modern, merita più della danzatrice classica di Selargius di andare avanti nella corsa verso la finale. E mentre i social iniziano a impazzire per la sua eliminazione, considerata da tanti ingiusta e immeritata, lei comincia ad assaporare il suo futuro, il suo sogno che prende forma.
Carola, allieva della maestra Alessandra Celentano e componente della squadra guidata dalla stessa Celentano e da Rudi Zerby, si esibisce nella terza manche della puntata. Ci sono già due candidati all’eliminazione finale – i ballerini Serena Carella e Dario Schirone – e manca il terzo nome. La squadra di Carola perde contro quella guidata da Lorella Cuccarini e Raimondo Todaro e la ballerina sarda finisce nella triade in nomination, dopo il salvataggio di Luigi e di Lda (Luca D’Alessio). Carola capisce che deve giocarsi il tutto per tutto, si libera dall’ansia, dalla paura di non farcela e non va alla ricerca della performance perfetta ma di quella che trasmette passione ed emozione. Vengono fuori due momenti di danza di altissimo livello sulle note di “I wanna dance with somebody” (con una coreografia in cui indossa una scarpa da ginnastica e una punta), e di “Bitter simphony”: non solo tecnica, di cui Carola è padrona, ma anche suggestione, sentimento. Il pubblico viene giù, i giudici appaiono confusi, come se vedessero Carola per la prima volta. La Celentano le grida “brava, bravissima”, Luigi Strangis mette gli occhiali da sole per nascondere la commozione «perché Carola è stata strepitosa». Non basta, però. I tre giudici scelgono di salvare Dario Schirone, allievo di Veronica Peparini, lo stesso ballerino che Carola aveva battuto in una sfida a ottobre e che è entrato comunque nella scuola al posto di un allievo della Celentano.
C’è chi giura che non guarderà più Amici per protesta contro l’eliminazione di Carola «talento puro», chi insinua che il copione fosse già scritto a vantaggio di altri allievi meno bravi ma più “televisivi”. Ma la certezza è un’altra: non sempre chi vince Amici riesce a sfondare nel canto o nel ballo, la vera vittoria è ottenere un contratto di lavoro. E questo a Carola è già successo: torna a casa, nella sua Sardegna, dalla sua famiglia e dalle sue galline, ma è pronta a ripartire per Roma e diventare Giulietta. Lascia la scuola felice, senza rancore e senza polemica: sino alla fine si fa apprezzare, per il talento e per la grande educazione.