CRISTINA CABONI PRESENTA ‘LA RAGAZZA DEI COLORI’: IL 10 APRILE A VILLA CUOGHI DI FIORANO MODENESE CON IL CIRCOLO “NURAGHE”

di ALBERTO VENTURI

Domenica 10 aprile, alle ore 16, a Villa Cuoghi di Fiorano Modenese, il Circolo Culturale Nuraghe, in collaborazione con l’amministrazione comunale, l’associazione artistica Inarte, l’associazione di fotografia Framestorming e Amici della Musica Nino Rota, con il patrocinio della Fondazione Villa Emma, della Fasi e della Regione Sardegna, organizza un Tè dell 5 con la scrittrice Cristina Caboni che presenterà il suo ultimo libro “La ragazza dei colori”, conversando con la scrittrice Sara Ferrari della Fondazione Villa Emma di Nonantola, insieme all’ accompagnamento di Edda Chiari al violino e letture di Annalisa Celli.

Cristina Caboni che vive in provincia di Cagliari, dedicandosi alla conoscenza e allo studio delle essenze e delle fragranze naturali e occupandosi dell’azienda apistica della famiglia.  torna a Fiorano, sempre ospite del Nuraghe, dopo cinque anni. Allora aveva presentato ‘La rilegatrice di storie perdute’, quarta opera, pubblicata, che seguiva il romanzo d’esordio ‘Il sentiero dei profumi’ (2014) e poi “La custode del miele e delle api”(2015), ‘l giardino dei fiori segreti’ (2016). Sempre pubblicati da Garzanti seguiranno poi ‘La rilegatrice di storie perdute’ (2017), ‘La stanza della tessitrice’ (2018), ‘La casa degli specchi’(2019).

E’ del 2021 ‘La ragazza dei colori’: “Il blu del cielo regala allegria, il verde dei prati conforto. Stella ci credeva davvero. Credeva davvero che i colori avessero il potere di cambiare le emozioni e la vita delle persone. Ma per lei non è più così. E si sente perduta. Fino al giorno in cui, nella casa dell’anziana prozia Letizia, trova una valigia in cui sono custoditi dei disegni. I tratti sono semplici, infantili, ma l’impatto visivo è potente. Il giallo, il rosso e il celeste sono vivi, come scintille pronte a volar via dalla carta. Stella ha quasi paura a guardarli. Perché, per la prima volta dopo tanto tempo, i colori non sono più solo sfumature di tempera, ma sensazioni, racconti, parole”.

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