di CHRISTINE LAURET
Sono sul tetto del mondo… o quasi.
Al quinto piano, seduta in una cucina luminosa, dove il mare ci fa l’occhiolino. Giulia Clarkson, “piccola bambola di porcellana”, affronta l’intervista con calma.
Sono sotto lo charme dei suoi occhi azzurri e di un “sorriso pieno di denti.”
Occhi che si fanno a volte vivi, a volte pensierosi, ma sempre espressivi. Danno l’impressione di svelare i profondi segreti del mare. Potrebbe anche non parlare, la “voce” dei suoi occhi sarebbe sufficiente! I capelli, gli occhi, la voce, sono sbiaditi dal mare… il sorriso? Una parola sola: disarmante…
Ma non lasciatevi ingannare dall’apparenza. Giulia non ha niente a che vedere con una bambola fragile, tutt’altro!
Mani allo stesso tempo morbide e forti, un viso segnato dal sole, dal mare e dal sale… insomma, un volto luminoso come la luna che racconta esperienze ed avventure. Armonia tra corpo e anima, un cuore generoso… qualità che fanno di lei una persona speciale.
Parrebbe sembrare quasi un pò impacciata, come se nella vita quotidiana camminasse con l’oceano in testa e delle grandi ali piegate sulla schiena. Ma una volta lasciata libera, ha solo il cielo sopra di lei.
Giulia Clarkson, per chi non la conoscesse ancora, è la campionessa europea della classe Windsurfer, titolo vinto appena 1 settimana fa. L’ho scoperta in quest’occasione e credetemi, rimpiango di non averla incontrata prima!
Giulia è una donna affidabile come una barca, una di quelle donne che sembrano nate per sempre essere in contatto con il loro mondo preferito: il mare
Il colpo di fulmine l’ha avuto quando scoprì la vela a Marina Piccola insieme ai cugini. Aveva solo 6 anni e quest’esperienza le trasmise immediatamente il gusto per il mare aperto. Fu colpita subito da «quel virus».
Durante le vacanze, ogni giorno cavalcava il manubrio del vespone rosso e, in 3 sulla motocicletta, correvano verso Marina Piccola a tutta velocità per buttarsi in acqua. Trascorrevano le giornate su una barca a vela e più avanti su un windsurf, ricevuto in regalo dal padre per la licenza media.
Giulia s’innamora subito della tavola e cavalca l’onda, boma in mano, senza sentire stanchezza né dolori, per lei la fatica è sinonimo di divertimento. Si mette quasi ogni giorno alla prova per tirare fuori la propria fisicità.
Le tre “D” di Giulia Clarkson: Determinazione, Disciplina, Diversità
Passano gli anni, Giulia si dedica agli studi, ma non per questo perde il suo amore per il mare ossia per la libertà.
In effetti, la sensazione di planare sull’onda e lasciarsi cullare dal rumore del vento nella vela diventa una necessità, una sete di indipendenza. Il mare le insegna l’umiltà, l’essenziale e le fa scoprire i propri limiti. Col tempo, la sua determinazione cresce e se il fisico non è più quello di una ventenne, la mente supera tutto e non si pone limiti. È più convinta che mai ed è vestita della stoffa dei campioni con una forza di volontà che le permette di allenarsi regolarmente qualsiasi sia la temperatura dell’acqua, avendo fiducia nelle sue capacità. Più è difficile, meglio è… I suoi genitori direbbero: testarda! Io la definirei tenace senza pari. Si pone un obiettivo e va avanti senza dubitare, senza incertezze.
Giulia è amante del bello. Bello nella scrittura, nell’originalità, nelle sonorità, nelle vibrazioni, nei paesaggi…
Come s’innamora del mare, s’innamora della scrittura, del canto, dell’opera, e i muri di casa sua sono tappezzati di quadri dallo stile variegato. È sempre alla ricerca di emozioni e forse perché quelle avute in mare sono tanto forti che la costringono a cercare altre motivazioni altrettanto intense per tornare a terra.
Giulia può ascoltare Kimmy Skota cantante lirica o rileggere Cento anni di solitudine con lo stesso entusiasmo.
Può essere sensibile alla bellezza della spiaggia dietro la Sella del Diavolo come alla discesa in corda doppia sull’isola di Tavolara.
È una campionessa, ma non si ferma qua, no, non possiamo metterla in un cassetto! Oltre ad essere una sportiva, è anche una buona penna e ci regala storie diverse attraverso i suoi libri. E siccome la creatività non si riposa mai, ha dato vita, quest’estate, ad un bellissimo progetto in cui riunisci musica, testi e mare su una barca con persone pronte a vivere un’esperienza appagante, dove tutto è una questione di equilibrio…
Il bisogno di mettersi sempre in gioco, di uscire dalle sue certezze, accettare di andare verso una realtà sconosciuta, sono le strade che Giulia percorre ogni giorno.
Per i nostri lettori, il messaggio di Lady Clarkson è: date valore a ciò che avete e siatene grati.
In effetti, dove, se non in mare, si impara che le risorse non sono inesauribili? Se lo capiamo in mare, prendiamo coscienza che anche la Terra ha i suoi limiti… Pensiero ecologico bellissimo!
La “piccola fidanzata del mare” ha rinunciato alla sicurezza di un lavoro stabile per camminare mano nella mano con i suoi desideri… Quando le chiedo qual è il suo sogno, mi dà una risposta che mi ha tenuta sveglia tutta la notte: «Non smettere mai di sognare!»