di NICOLETTA MENNEAS
La nostra Associazione, nasce a Perugia dalla volontà di un gruppo di giovani sardi di prima e seconda generazione, fortemente legati alla loro terra d’origine, ai suoi valori e tradizioni, che ha sentito l’esigenza di trovarsi, per creare un luogo di incontro e aggregazione tra corregionali, per creare e rafforzare solidi legami con le comunità locali ospitanti e per promuovere una nuova idea di Sardegna attenta alle proprie origini e alla propria storia.
L’obiettivo principale è quello di creare una rete di relazioni tra le diverse identità, con spirito solidaristico, per far conoscere la Sardegna alle amiche e agli amici dell’Umbria e per promuovere la piena integrazione dei sardi che decidono di trasferirsi in terra umbra.
La motivazione che ci spinge è proprio quella di intessere collaborazioni con le realtà locali e esplorare nuove modalità di diffusione del nostro patrimonio artistico e culturale e economico-lavorativo.
Molti soci della nostra associazione lavorano e operano nel comparto agropastorale, gestendo aziende perlopiù a carattere familiare che producono eccellenze casearie in continuità con la tradizione pastorale sarda. Anche alcuni componenti del direttivo stesso sono pastori, per questo siamo molto attenti a questo comparto produttivo e molte attività dell’associazione vertono proprio sulla divulgazione del mondo agropastorale.
Come associazione Shardana, continueremo sempre a supportare gli allevatori e i pastori sardi e, nel nostro piccolo, a farci portavoce delle loro problematiche e plaudire ai loro successi.
Sin dalla nascita della nostra Associazione, abbiamo avuto il supporto di circa 300 associati all’anno (numero importante, per una Regione nella quale non è mai esistito un Circolo di Sardi formalmente riconosciuto.) Numeri importanti che denotano il seguito che le nostre iniziative hanno sempre avuto e questo, oltre a renderci orgogliosi, ci hanno sempre spinto a continuare con lo stesso entusiasmo le nostre attività.
Ma non è stato sempre facile. Non avendo mai avuto supporto economico esterno, abbiamo sempre dovuto fare fede solo sulle nostre forze e spesso non sono bastate. Ma la nostra determinazione era tale che il direttivo e le amiche e gli amici più vicini, ha spesso deciso di mettere a disposizione risorse proprie, oltre al proprio tempo.
E ovviamente il periodo della pandemia non ci ha certo aiutati, a noi come a tutti gli altri circoli.
Ma non ci siamo arresi. Assieme a altre associazioni e circoli del centro Italia ed esteri come (Argentina, Giappone, Cina, Francia, Québec, Belgio ecc.) abbiamo pensato e fondato il Gruppo “Distanti ma Uniti, Casa Sardegna Online” con il supporto di diversi circoli di Sardi del Centro Italia, in quanto era forte l’esigenza di creare un modo nuovo per portare avanti la nostra attività associativa.
Dal 2016 a oggi abbiamo organizzato in totale 43 eventi (tra quelli in presenza e quelli da remoto). Eventi a carattere culturale, ricreativo, folcloristico; abbiamo organizzato mostre, rassegne, dibattiti e presentazione di libri.
Finalmente da quest’anno la nostra associazione è entrata a far parte della grande “famiglia” F.A.S.I, cosa che ci rende felici e orgogliosi e pronti per dare il nostro contributo alla federazione.
E finalmente l’attesa del riconoscimento ufficiale da parte della Regione Sardegna come Circolo, non solo per l’auspicata promozione e per il “titolo”, ma per poter usufruire come le altre realtà, dei finanziamenti necessari per la prosecuzione delle nostre attività e poter dare seguito alle idee già emerse dal direttivo e dai soci, è terminata proprio durante il Congresso FASI.
Mi sento perciò di ringraziare, anche a nome di tutto il nostro Direttivo, L’assessora Alessandra Zedda e tutto il suo staff, La Presidente Mascia e tutto l’esecutivo della FASI per aver creduto in noi e per l’importante supporto avuto sin dall’inizio.
Per noi questo non è sicuramente un punto d’arrivo, ma vuole essere un punto di partenza, anche se giovani e con poca esperienza, abbiamo dimostrato nel corso degli anni, attraverso gli eventi che abbiamo organizzato, un attaccamento particolare alla nostra terra d’origine e soprattutto crediamo che con l’insegnamento tramandato dai nostri genitori, l’entusiasmo, l’intraprendenza, la buona volontà dei giovani e la collaborazione tra i circoli (elemento molto importante e fondamentale per lo spirito associativo) si possano continuare a svolgere quelle attività socio-promozionali in favore della nostra meravigliosa isola, in modo da esportare fuori dal territorio regionale i valori che da sempre ci contraddistinguono.
Per farlo abbiamo bisogno di motivare le nuove generazioni, i giovani che si avvicinano a noi, per trasferire loro l’entusiasmo che abbiamo avuto sinora e spingerli in una nuova visione di associazionismo al passo con i tempi, fornendo loro gli strumenti per divulgare una nuova idea di Sardegna, la loro visione che sarà il futuro della nostra associazione.