Mercoledì primo dicembre, nella sala conferenze della Fondazione Sardegna a Cagliari, è stato presentato il nuovo romanzo di Ottavio Olita dal titolo “Sulle tracce di Almeida”.
Coordinati da Paolo Lusci, che è anche l’editore del libro, sono intervenuti, come relatori, la giornalista e professoressa Manuela Arca e lo storico, docente universitario, Gianluca Scroccu.
La Arca, dopo aver sintetizzato la trama del romanzo, ne ha analizzato gli sviluppi narrativi e lo stile sottolineandone in particolare l’agilità della scrittura e la facilità di lettura. Intense, infine, ha detto, le descrizioni dei luoghi, in particolare Madrid, Porto e Lisbona, città nelle quali si sviluppa principalmente il racconto.
Il professor Scroccu si è soffermato sulla figura storica di Almeida Garrett, pseudonimo di Jean Baptista Da Silva Leitao, intellettuale, giornalista, politico portoghese dell’800, che diventa un modello culturale per il protagonista della vicenda, Luca Mulas, studente universitario cagliaritano.
Dopo le relazioni introduttive, Paolo Lusci ha sollecitato interventi dal pubblico, in particolare tra quanti hanno già avuto modo di leggere il romanzo. Massimo Dadea, cardiologo, ex assessore regionale nella giunta Soru, anch’egli scrittore, si è soffermato sul tema principale del libro, il rapporto tra cultura e politica. “Se questo legame si interrompe – ha detto tra l’altro – o viene ignorato dal mondo politico, o messo in secondo piano da intellettuali che preferiscono l’affermazione personale al ruolo di spinta al cambiamento e al miglioramento della società viene messa a rischio la stessa democrazia”.
E’ quindi intervenuto il professor Tagliagambe, epistemologo di fama internazionale, che ha ampliato la postfazione scritta per il romanzo e che viene di seguito riportata in ampia sintesi.
Venerdì 3 dicembre la seconda presentazione del libro si è svolta ad Iglesias nell’ambito della rassegna cinematografica e letteraria organizzata dall’Arci.
Dalla postfazione del Professor Silvano Tagliagambe
Uno scrittore, che sia stato giornalista, è particolarmente adatto ad assumere, come trama di un romanzo, una questione di particolare interesse e importanza per la comprensione del momento storico che stiamo vivendo. Ottavio Olita, giornalista attento, profondo e scrupoloso, ha al suo attivo sette romanzi, scritti tra il 2008 e il 2019, nei quali affronta diversi temi di scottante attualità. In questo ultimo Sulle tracce di Almeida, dedica la sua attenzione al problema del rapporto tra politica e cultura, decisivo per le sorti di una democrazia matura e consapevole (…)
Cosa succede se la politica pensa di poter fare a meno della bussola del sapere ce lo racconta in modo estremamente persuasivo ed efficace Ottavio Olita con questo suo ultimo romanzo costruendo un personaggio, Luca Mulas, un giovane cagliaritano ventiduenne, che disgustato dalla mancanza dii spessore non solo dei governanti, ma anche degli intellettuali, che spinti dalla vanità ritengono di poter parlare di qualsiasi cosa, senza rendersi conto che questo “troppo pieno” di comparsate si traduce in un vuoto di contenuti e di capacità comunicative, lascia gli studi universitari e va in cerca di esperienze dalle quali poter distillare un minimo di senso da dare alla propria vita. (…)
Una trama complessa, tessuta don il piglio sicuro del narratore dall’abilità ormai collaudata del giornalista scrittore Ottavio Olita, abituato ad un’analisi impietosa della realtà, come quella dell’Italia di oggi, in cui la politica ha da tempo cessato di essere espressione di un’autentica progettualità strategica, alimentata da ideali, valori e da solidi orientamenti culturali, per ripiegare sulle statiche trincee di una tattica piegata alla logica del consenso. Con la conseguenza che anziché agire e guidare viene agita e condizionata dai variabili umori di un’opinione pubblica sempre più orfana di coordinate e punti di riferimento in grado di indirizzarla verso il bene comune.
SINOSSI
Luca Mulas studente dell’Università di Cagliari, laureando in Scienze Politiche, disgustato dalla situazione culturale e politica italiana che si vive nel 2019, decide di mettersi alla ricerca di realtà più impegnate, più attente ai bisogni di partecipazione dei cittadini. Scrive alla madre dicendole che ha bisogno di stare solo e le chiede di non fare nulla per rintracciarlo. Dopo una breve esperienza a Bologna approda a Padova dove, all’interno delle iniziative di assistenza agli immigrati da parte dei frati della Basilica di Sant’Antonio, incontra Beatriz Alves, una ragazza di Porto che, arrivata a Padova in pellegrinaggio, ha poi deciso di restare a lavorare nella solidarietà verso gli immigrati. Luca si innamora, Beatriz non vuole intessere una relazione con lui perché pensa di voler fare la missionaria. Luca prova a restarle accanto, ma quando non ce la fa più, riprende a viaggiare e raggiunge Madrid dove collabora con un circolo culturale sardo. Si avvicina il periodo natalizio e Beatriz rientra a Porto, dove vive con i nonni dopo la morte della madre, mentre il padre esercita la sua professione di avvocato a Lisbona. Beatriz, dopo essersi consultata con sua nonna Isabel, telefona a Luca e gli propone di raggiungerla a Porto per trascorrere insieme le festività. Luca sorpreso, ma felice, accetta senza esitare. Grazie a Beatriz, con la quale poi intesse una relazione amorosa, e alla sua amica Caetana, Luca scopre un personaggio storico portoghese della prima metà dell’800 di cui non sapeva nulla, ignorato in Italia: Almeida Garrett. Intellettuale, scrittore, giornalista, esiliato, europeista, politico, tra gli estensori della prima carta costituzionale portoghese. Lo vuole studiare, conoscere e lo assume rapidamente a modello di iniziativa intellettuale e politica di cui, è convinto, ci sarebbe grande bisogno in Italia. L’esplosione dell’epidemia di coronavirus con la chiusura delle frontiere, lo costringe a rientrare in Italia e purtroppo assiste, sconvolto, alla morte dell’amatissima nonna uccisa dal virus. Quando la pandemia dà una tregua ritorna a Porto per riprendere i suoi studi su Almeida Garrett e, convinto dal docente universitario Acùrsio Souza, accetta la proposta di ripercorrere, con gli allievi del professore, l’itinerario descritto da Almeida Garrett nel suo romanzo più famoso ‘Viagens na Minha Terra’. Alla conclusione del lungo percorso formativo, Luca si convince che le scelte fatte da Almeida Garrett vadano tradotte nella contemporaneità e costruisce con Beatriz un progetto informatico per far emergere nel mondo le migliori realtà culturali.
Complimenti 🎊 Ottavio
Bello come il precedente? Allora…sarà una carezza per l’anima e ossigeno per il cervello.