L’artista nuorese Valentina Piredda-Sardinia è stata insignita della Decorazione d’onore della Repubblica d’Austria per le Scienze e l’Arte dal presidente della repubblica federale austriaca Alexander Van der Bellen per il suo impegno, che dura da 24 anni, nello scambio artistico e culturale fra Salisburgo e la Sardegna.
L’onorificenza le verrà consegnata il 19 ottobre a Nuoro da Georg Schnetzer, direttore del Forum austriaco di Cultura Roma, in rappresentanza dell’ambasciata d’Austria alla presenza del sindaco Andrea Soddu, del presidente del consiglio comunale Sebastian Cocco e dell’assessore alla Cultura Luigi Crisponi.
Nata a Nuoro nel 1956 Valentina Piredda -Sardinia, ha studiato filosofia, letteratura e lingue straniere a Pisa, Cagliari e Salisburgo. Dopo la laurea, a partire dal 1985, ha insegnato per dodici anni all’Università di Salisburgo, mentre da autodidatta si dedicava sempre più all’arte nel campo della letteratura, della pittura, della fotografia, dell’arte video e installativa.
Ha lavorato come assistente di diversi artisti all’Accademia internazionale estiva di Belle arti di Salisburgo e ha partecipato con successo a concorsi in Austria con residenze artistiche a Salisburgo, Budapest e Parigi. Determinante per il conferimento dell’onorificienza è stato in particolare l’impegno dell’artista per l’arte e lo scambio culturale fra la Sardegna e Salisburgo.
Nel 1997 ha avviato uno scambio artistico fra il land Salzburg e la Sardegna. Dal 2000, con il sostegno del land Salzburg, organizza residenze artistiche per artisti attivi nel campo della pittura, letteratura, cinema e musica come anche per scienziati a Bosa e lungo la costa occidentale della Sardegna.
A oggi ha realizzato circa 60 mostre di artisti austriaci ad Alghero e Bosa. Nell’ambito del progetto Austriamentis, dal 2017 organizza mostre, conferenze sulla letteratura e il cinema austriaco, letture e performance in musei e gallerie delle due città. Dal 1992, Valentina Piredda-Sardinia ha inoltre creato una vasta collezione di opere degli artisti, recentemente resa accessibile in digitale dal Museo Casa Manno di Alghero.