di MARIA VITTORIA DETTOTO
Da tempo segnalo sia all’amministrazione comunale di Ozieri che alle forze dell’ordine, che qualche vandalo continua ad aprire il cancello di Pont’Ezzu, un ponte romano situato tra la frazione di San Nicola e quella di Fraigas, in comune di Ozieri.
Neanche un mese fa, dopo diverse segnalazioni che faccio da anni e sollecitazioni al capo dei vigili urbani della città, ho fatto in modo che si provvedesse a rimettere almeno una catena ed un lucchetto per chiudere il cancello, che attualmente sono stati nuovamente aperti, lasciando per l’ennesima volta il ponte alla mercé di chiunque voglia entrarci per fare i suoi comodi o, peggio, danneggiarlo.
La telecamera apposta di fronte al ponte attiguo all’ingresso del ponte romano non funziona. L’area che è oltre che area di interesse archeologico, oasi WWF, risulta costantemente in stato di abbandono, con le erbacce alte un metro e mezzo e senza che alcuno a quanto pare si interessi della cosa, a cominciare dal primo cittadino di Ozieri, Marco Murgia, che risiede peraltro a poche centinaia di metri dalla struttura.
Mi domando se per prendere provvedimenti volti alla salvaguardia dell’intera area, occorre aspettare atti vandalici quali quelli accaduti di recente alla torre di Sulis di Alghero o a Badde Salighes, dove ignoti hanno imbrattato con scritte sataniche l’area attigua a Villa Piercy.
Pont’Ezzu per la sua importanza storica ed archeologica, meriterebbe non solo di essere salvaguardato ma anche e soprattutto, valorizzato come merita, perché un bene della sua portata posto in un comune con maggior attenzione ai beni culturali, sarebbe richiamo di turismo non solo archeologico, mentre qui è richiamo solo di delinquenti.