di RICCARDO SGUALDINI
Eugenio Baroncelli con “Libro di furti. 301 vite rubate alla mia” (Sellerio), Marco Belpoliti con “Pianura” (Einaudi) e Antonio Franchini con “Il vecchio lottatore e altri racconti postemingueiani“, (NN Editore) per la sezione Narrativa; Franca Mancinelli con “Tutti gli occhi che ho aperto“ (Marcos Y Marcos), Francesca Mazzotta con “Gli eroi sono partiti” (Passigli) e Alessandro Rivali con “La terra di Caino” (Mondadori) per la sezione Poesia: sono questi i finalisti del trentaseiesimo Premio “Giuseppe Dessì”, in programma nell’abituale scorcio di fine settembre, dal 20 al 26, a Villacidro, la cittadina del Sud Sardegna che fu così importante nella vita e nell’opera dello scrittore (1909 – 1977) cui è intitolato il concorso letterario, e dove oggi ha sede la Fondazione Dessì che promuove l’iniziativa con l’Amministrazione Comunale.
Sono state 321 le pubblicazioni presentate entro il termine del 15 giugno scorso, previsto dal regolamento di questa edizione: 197 per la narrativa e 124 per la poesia, con la consueta partecipazione delle principali case editrici nazionali. Vagliate le opere, la giuria presieduta da Anna Dolfi (e composta da Duilio Caocci, Giuseppe Langella, Giuseppe Lupo, Luigi Mascheroni, Gino Ruozzi, Stefano Salis, Gigliola Sulis e dal presidente della Fondazione Dessì, Paolo Lusci) ha selezionato i tre finalisti di ciascuna delle due sezioni. Tra queste terzine gli stessi giurati avranno il compito di proclamare i vincitori nella cerimonia conclusiva del trentaseiesimoPremio Dessì, in programma sabato 25 settembre alle 18 in piazza Municipio; in palio, anche quest’anno, cinquemila euro per i primi di ciascuna sezione e millecinquecento per glialtri finalisti.
Nella stessa serata verranno assegnati anche gli altri due riconoscimenti abituali dell’appuntamento villacidrese: il Premio Speciale della Giuria (sempre dell’importo di cinquemila euro), che la commissione giudicatrice assegna a un autore o a un’opera di vario genere letterario, e il Premio Speciale della Fondazione di Sardegna, che viene invece riconosciuto a un personaggio del panorama culturale, artistico o musicale per l’attività svolta nell’annualità di riferimento. Il primo, nel cui albo d’oro figurano personalità del calibro di Luigi Pintor, Sergio Zavoli, Alberto Bevilaqua, Arnoldo Foà, Francesco Cossiga, Marco Pannella, Piero Angela, Ascanio Celestini, Mogol, Philippe Daverio, Toni Servillo, Piera Degli Esposti, Salvatore Settis, Remo Bodei, Ernesto Ferrero, Claudio Magris e Luciano Canfora, quest’anno verrà consegnato alla scrittrice, saggista e sceneggiatrice Dacia Maraini. Va invece al compositore e pianista Nicola Piovani il Premio Speciale della Fondazione di Sardegna, che nelle passate edizioni è stato riconosciutoaVinicio Capossela, Giacomo Mameli, i Tenores di Neoneli, Carlo Ossola, Massimo Bray, Vittorino Andreoli, Ferruccio de Bortoli, Lina Bolzoni, Tullio Pericoli, Renata Colorni e Andrea Kerbaker.
Condotta da Neri Marcorè, con intermezzi musicali di Vanni Masala e Andrea Pisu, e letture affidate a Emilia Agnesa e Giacomo Casti, la cerimonia delle premiazioni – in sarà il momento culminante della consueta settimana culturale che da lunedì 20 a domenica 26 accompagnerà il Premio Dessì con un ricco e variegato cartellone di appuntamenti a Villacidro: presentazioni di libri, incontri con autori, spettacoli, concerti. Tra i protagonisti il giornalista Federico Rampini e la cantautrice Roberta Giallo con lo spettacolo “Morirete Cinesi”; Tullio Solenghi con il Nidi Ensemble nel recital musicale “Dio è morto e neanch’io mi sento tanto bene”; Marco Baliani con Cesare Chiacchiaretta alla fisarmonica e Giampaolo Bandini alla chitarra in “Rigoletto: la notte della maledizione”; Michele Mirabella che racconta Dante nello spettacolo “Ma misi me per l’alto mare” accompagnato dal Duo Mercadante; e, ancora, Gherardo Colombo intervistato sulla scorta dell’ultimo saggio dell’ex magistrato, “Anche per giocare servono le regole“; e poi il jazz del trombettista Fabrizio Bosso con il fisarmonicista Luciano Biondini, e per finire, il concerto fra jazz e musica mediterranea con la pianista Rita Marcotulli e il sassofonista Gavino Murgia.
È dunque un programma di tutto rispetto, quello allestito anche stavolta dalla Fondazione Dessì, nonostante le difficoltà del momento. «Per il secondo anno di seguito ci siamo trovati ad affrontare una situazione a cui non eravamo pronti», sottolinea il presidente Paolo Lusci: «Forti dell’esperienza maturata nel 2020, ci siamo dati da fare per onorare gli impegni statutari e condurre in porto la XXXVI edizione del Premio Dessì. Un grande lavoro di squadra che ha impegnato tutto il consiglio direttivo della Fondazione e i giurati del Premio che hanno svolto un lavoro di selezione egregio proponendo due terzine per la narrativa e la poesia di grande spessore. Siamo fiduciosi che la situazione rimanga sotto controllo. Siamo consapevoli che l’emergenza sanitaria ha penalizzato assai più di altri il settore della produzione di contenuti culturali. Anche per questo essere presenti l’ultima settimana di settembre e confermare “ostinatamente” il premio, riveste un’importanza particolare. Che sia ben augurale per tutti gli operatori del settore».
- La settimana culturale
A cornice dell’attesa cerimonia di proclamazione e premiazione di sabato 25, la settimana villacidrese propone un’agenda di appuntamenti suddivisi tra le presentazioni letterarie e gli incontri con gli autori in programma la mattina e nel pomeriggio al Mulino Cadoni, e gli spettacoli e i concerti in serataa Casa Dessì.
Il via alla settimana culturale, lunedì 20 settembre, è al Mulino Cadoni con l’inaugurazione, alle 17, di una nuova edizione di Buona la prima, la mostra sulla grafica editoriale d’eccellenza a cura del giornalista Stefano Salis: in esposizione i volumi in lizza all’omonimo concorso per la migliore copertina dell’anno. A seguire, spazio ai primi due incontri letterari. Alle 18 Teresa Ciabatti, con la partecipazione di Lucia Cossu, presenta “Sembrava bellezza” (Mondadori), un romanzo di madri e di figlie, di amiche, in cui l’autrice, con una scrittura che si è fatta più calda e accogliente, senza perdere nulla della sua affilata potenza, mette in scena con acume prodigioso le relazioni tra donne e non solo.
Alle 19 Anna Zafesova, intervistata dal giornalista Massimiliano Rais, presenta “Navalny contro Putin” (Paesi edizioni), un saggio nel quale il leader della Federazione Russa e l’attivista di opposizione (avvelenato nell’agosto del 2020 col gas nervino, e sopravvissuto) sono i due protagonisti di uno scontro politico – ma anche una battaglia culturale e un conflitto generazionale – che trent’anni dopo la fine dell’Unione Sovietica potrebbe rappresentare tanto una svolta storica quanto un disastro epocale per la Russia e il suo presidente.
In serata prende il via il cartellone di spettacoli a Casa Dessì: alle 21.30, Federico Rampini e la cantautrice Roberta Giallo sono di scena con “Morirete Cinesi”, lo spettacolo scritto dal giornalista di Repubblica per raccontare l’Oriente e l’Occidente e svelare “la verità secondo Xi Jinping”, le contraddizioni dei nostri tempi e immaginare il futuro scenario mondiale. In scena, la cantautrice di Senigallia, nota in Italia e all’estero per la sua poliedricità e per la sua vocazione di performer a 360 gradi, suonerà il pianoforte, canterà e si esibirà con le sue peculiari perfomance dal vivo.
Martedì 21 – alle 18 al Mulino Cadoni -, intervistato dal giornalista Sergio Nuvoli, Padre Antonio Spadaro, direttore della rivista gesuita Civiltà Cattolica, critico letterario e teologo, è ospite della settimana culturale nell’incontro Lettere di un missionario. Nato a Messina nel 1966, molto presente nei social network (uno dei suoi blog tratta di CyberTeologia), Spadaro è un autorevole consigliere di Papa Francesco, come lo è stato di Papa Benedetto XVI.
“Dio è morto e neanch’io mi sento tanto bene” si intitola il recital musicale di Tullio Solenghi con il Nidi Ensemble, sotto i riflettori di Casa Dessì alle 21.30. Nello spettacolo, che nel titolo richiama una delle battute più celebri di Woody Allen, Solenghi diletta il pubblico con la lettura di alcuni esilaranti brani tratti dai libri dell’attore, scrittore e regista americano, coniugandoli con le musiche che hanno caratterizzato i suoi film più significativi, eseguite dal maestro Alessandro Nidi con il suo ensemble.
Mercoledì 22, alle 10 al Mulino Cadoni, si tiene il primo incontro letterario dedicato agli alunni della scuola primaria: lo scrittore Alessandro Q. Ferrari presenta “Ciao Maestro!“, una raccolta illustrata di venti biografie esemplari, alla scoperta della grandezza e dell’epicità dei più grandi maestri di tutti i tempi, fra nomi noti e storie sorprendenti, migliaia di follower e “calci volanti”.
Alle 19, nel salotto letterario del Mulino Cadoni, Alessandro Cacciato presenta “La Sindrome del Gattopardo” (“La cultura dell’innovazione nell’era post lockdown”): frutto di quattro anni di viaggi e relazioni con i maggiori esponenti del mondo dell’innovazione del Sud Italia, il volume analizza le grandi opportunità della digitalizzazione, in gran parte ignorate da una classe dirigente ancora ferma a dinamiche superate e clientelari.
In serata, nel cortile di Casa Dessì, alle 21.30, arriva uno dei protagonisti del teatro contemporaneo italiano, l’ attore, autore e regista Marco Baliani, in scena con Cesare Chiacchiaretta alla fisarmonica e Giampaolo Bandini alla chitarra in “Rigoletto: La notte della maledizione“: uno spettacolo-concerto prodotto dalla Società dei Concerti di Parma in collaborazione con il Teatro Regio di Parma, su musiche di Giuseppe Verdi, Nino Rota e dello stesso Chiacchiaretta. «È un monologo, quindi per farlo c’è bisogno di un personaggio in carne e ossa, spirito e materia» scrive Baliani nelle sue note di presentazione: «È uno dei motivi che mi ha spinto a quest’altra impresa. Poter rivestire per una volta la pelle di un altro e starci dentro dall’inizio alla fine: è una gioia particolare per me che in scena da narratore non ho mai la possibilità di calarmi interamente nelle braghe di chicchessia».
La mattina digiovedì 23 è aperta, alle 10 al Mulino Cadoni, da un incontro per i ragazzi delle scuole medie con i TikToker Raissa, alias Raissa Russi (classe 1996, nata a Moncalieri e cresciuta a Torino) e Momo, Mohamed Ismail Bayed (classe 1993, nato a Casablanca e cresciuto a Torino). Dalla primavera del 2020 Raissa e Momo condividono, insieme sul web, la loro quotidianità di coppia mista, disinnescando con garbo intelligente e tanta ironia i pregiudizi e l’ostilità che incontrano. Dai TiKTok alla narrazione scritta: a Villacidro presentano il loro libro “Di mondi diversi e anime affini” (DeaPlaneta).
Alle 10.30, nell’Aula Magna del Liceo spazio ancora all’esperto di promozione e formazione nel settore dell’impresa Alessandro Cacciato per un incontro dedicato agli studenti del Liceo di Villacidro.
Nel tardo pomeriggio, al Mulino Cadoni, due ospiti d’eccezione del Premio Dessì. Il protagonista del consueto appuntamento della settimana culturale dal titolo Autobiografia d’Autore è quest’anno Marco Baliani, che si racconta al pubblico, intervistato dall’attore Giacomo Casti. Appuntamento alle 18.
A seguire, alle 19, il presidente della Fondazione Dessì, Paolo Lusci, intervista Gherardo Colombo sulla scorta dell’ultimo saggio dell’ex magistrato, “Anche per giocare servono le regole“, prima uscita della nuova collana di Chiarelettere Ri-creazioni. A cominciare dalla sua lunga esperienza come uomo di legge e dopo anni dedicati a incontrare migliaia di studenti in tutta Italia, in queste pagine Colombo racconta la grande avventura della Costituzione: il contesto storico in cui è nata; le resistenze e le abitudini alla sopraffazione e alla diseguaglianza che ha dovuto abbattere; il principio che la anima (la dignità di ogni persona), segnando una svolta storica epocale; come funziona e perché è stata scritta; chi sono gli uomini e le donne che sono riusciti nell’impresa dopo un lungo lavoro di mediazione, affinché gli scempi della storia non si ripetessero più.
Chiusura di serata alle 21.30 a Casa Dessì con Fabrizio Bosso alla tromba e Luciano Biondini alla fisarmonica nel concerto Face to face, faccia a faccia tra richiami all’estetica del jazz, libera improvvisazione e influenze mediterranee. Il poliedrico trombettista piemontese incontra il tocco maturo e misurato del fisarmonicista di Spoleto in un dialogo fatto di reciproco ascolto e profonda empatia. La forza e il pathos dei rispettivi temperamenti musicali qualificano un progetto di grande fattura; un dialogo tra pari, in cui non emerge una leadership, ma un interplay sempre funzionale all’espressione compiuta del discorso musicale.
La giornata divenerdì 24 si apre alle 10 al Mulino Cadoni con Francesco Muzzopappa, che presenta, per gli studenti delle scuole medie, il libro “L’inferno spiegato male” (DeaPlaneta), volume con le illustrazioni di Davide Berardi, in arte Daw. Qui l’Inferno di Dante è spiegato bene e con cura, con specchietti informativi e tanto umorismo, per conoscere la prima cantica della Divina Commedia lontano dalla noia. Quasi alla stessa ora, alle 10.30, Gherardo Colombo incontra invece gli studenti del liceo nell’Aula Magna del loro istituto.
Tre autrici con i loro romanzi d’esordio sono le protagoniste dell’appuntamento delle 18 al Mulino Cadoni, moderato dalla giornalista Manuela Arca: Valeria Usala presenta “La rinnegata” (Garzanti), una storia in cui la Sardegna è protagonista attraverso la sua natura, le sue leggende e le sue contraddizioni; “Neroinchiostro“ è invece il romanzo di Sara Vallefuoco (Mondadori), anche questo ambientato nell’isola ma nell’estate del 1899, quando l’Italia è più unita sulle mappe che nel cuore dei suoi abitanti; violinista e protagonista della serie tv di successo La Compagnia del Cigno, Hildegard De Stefano si racconta in prima persona nel suo “Diario Musicale“ (La Nave di Teseo): un atto d’amore per la musica e per la sua capacità di cambiarci la vita.
Serata a Casa Dessì alle 21.30 con le suggestioni letterarie di Michele Mirabella, cheracconta Dante nello spettacolo “Ma misi me per l’alto mare aperto…“. Accompagnato dal Duo Mercadante – ovvero Rocco Debernardis al clarinetto e Leo Binetti al pianoforte – il “Professore” dallo stile accattivante della televisione italiana conduce gli spettatori in un coinvolgente percorso sul Sommo Poeta, arricchito da molteplici riferimenti ad altri grandi della tradizione letteraria, facendo di questo spettacolo un vero e proprio excursus nella storia della letteratura italiana nei secoli.
Sabato 25 settembre, come anticipato,è il giorno della cerimonia di proclamazione e premiazione dei vincitori del concorso letterario e di consegna dei premi speciali, in programma alle 18 in Piazza Municipio. Come un prolungamento, l’indomani, domenica 26 settembre, si rinnova al Mulino Cadoni l’immancabile appuntamento con Quelli che il Premio, ovvero l’incontro con gli autori finalisti e i vincitori. La conversazione sarà coordinata da Anna Dolfi, presidente della Giuria, con la partecipazione dei suoi componenti.
Poi, in serata, le battute finali della trentaseiesima edizione del Premio Dessì viaggeranno alle 21.30 nel cortile di Casa Dessì, sulle note di Gavino Murgia al sassofono e alla voce, e di Rita Marcotulli al pianoforte, nel concerto “Il vento fra le corde”. Un duo di spessore assoluto e dal forte impatto emotivo per un incontro tra jazz e musica mediterranea, dove il vento del sax e le corde del pianoforte vanno a creare un suono d‘insieme coinvolgente ed emozionante.
A completare il programma della settimana villacidrese, si rinnovano anche in questa edizione le Passeggiate alla scoperta dei luoghi di Giuseppe Dessì, a cura di Maria Carmela Aru e Stefano Mais: due itinerari fra i luoghi dei romanzi e della vita dello scrittore (giovedì 23) e i paesaggi e le architetture dell’acqua nella sua produzione letteraria (venerdì 24), entrambi con partenza da Casa Dessì alle 9.30. Informazioni e adesioni al numero 070 93 14 387 e all’indirizzo info@fondazionedessi.it.
Tutti gli appuntamenti sono a ingresso gratuito e si svolgeranno nel rispetto delle prescrizioni anti Covid-19, a numero chiuso con prenotazione e green pass. Per le prenotazioni giornaliere sono attivi l’indirizzo di posta elettronica eventi@fondazionedessi.it e il numero di telefono 070 931 43 87 (dalle ore 9 alle 13).
La trentaseiesima edizione del Premio Dessì è organizzata dalla Fondazione Giuseppe Dessì e il Comune di Villacidro con il patrocinio del Consiglio Regionale della Sardegna, dell‘Assessorato Regionale della Pubblica Istruzione, della Fondazione di Sardegna, del Ministero della Cultura e del GAL Linas Campidano.
Per informazioni, la segreteria organizzativa risponde all‘indirizzo di posta elettronica info@fondazionedessi.it e ai numeri 0709314387, 3474117655 e 3406660530. Notizie e aggiornamenti sul sito e alla pagina Facebook della Fondazione Dessì.