di MARIA VITTORIA DETTOTO
Nel giorno dell’Assunta fa ancora più male vedere le condizioni nelle quali si trova l’esterno della chiesa “vecchia” di San Nicola, risalente al XIII secolo, quando era punto di ritrovo dei fedeli del villaggio che ivi sorgeva e che quando nacque il quartiere satellite di San Nicola, negli anni settanta, ha rappresentato per molti anni il luogo di culto dei San Nicolini.
Dopo la creazione della chiesa nuova in via Berlinguer, fortemente voluta dall’allora parroco don Fara, amatissimo dagli abitanti del quartiere, la chiesa vecchia è andata lentamente in disuso.
Un vero peccato per una struttura che nel suo stile gotico rinascimentale e per l’età della sua creazione, potrebbe rappresentare fonte di turismo religioso e di attrazione turistica ed invece è sempre chiusa al pubblico.
Ma quello che fa specie, sono le condizioni nelle quali versa tutto il perimetro esterno alla chiesa, diventato ricettacolo di rifiuti di ogni tipo: cartoni di pizza, mascherine chirurgiche, lattine di birra, bottiglie di vetro.
Tutto da me documentato questa mattina con foto e video che ho pubblicato nei miei profili social. Oltre che necessitare di una bella pulita dalle erbacce che in alcuni punti raggiungono un metro di altezza.
Non mi interessa sapere di chi sia la competenza per la salvaguardia e la tutela di questo patrimonio secolare. Mi interessa che la zona venga ripulita e bonificata al più presto, in modo da restituire alla chiesa vecchia di San Nicola, nella quale ho battezzato peraltro entrambi i miei figli proprio con Don Fara, il suo antico splendore.