di SALVATORE SANTONI
La maggior parte evapora nel flusso di bit dopo pochi mesi. Quelli che resistono alla dura legge di internet, invece, consumano vagonate di scarpe prima di riuscire a scalare un olimpo fatto di milioni di click. Li chiamano micro influencer ma non hanno niente da invidiare alle più note star del web. E infatti il loro talento viene notato dalle multinazionali, che spesso li integrano nella loro strategia commerciale. Marco Migaleddu, in arte “Il Miga”, è uno di questi. Sorsense doc, mago del video editing e appassionato di calcio. A giorni compirà trent’anni ma parecchie candeline – 2 milioni – le ha già spente da qualche settimana sul suo canale youtube, dove è diventato una sorta di personal shopper dei calciatori. Nel senso che racconta scarpe e altre attrezzature da calcio per conto dei colossi del mercato sportivo come Adidas, Nike, Puma, Mizuno, Lotto e New Balance.
«Tutto è cominciato una decina di anni fa – racconta –. Vedevo che sul web circolavano i primi canali di riferimento del settore che, per la verità, non erano un granché a livello di qualità realizzativa. L’idea sembrava buona e io sono da sempre appassionato di calcio. Mi son detto che avrei potuto farlo anche io, e quindi ho cominciato a registrare i video recensendo le scarpette da calcio che compravo per giocare nella mia squadra». Nei suoi video Migaleddu palleggia, calcia a giro e dribbla i birilli. E lo fa con le movenze da comune mortale, che si allena per la prossima partita in seconda categoria. E così la narrazione della scarpetta va oltre i dettagli tecnici, il tipo di cuciture e la calzata del plantare. Diventa una serata di palleggi e punizioni dal limite nel campetto cittadino, ovviamente calzando l’ultimissimo modello utilizzato dai giocatori più conosciuti sulla scena calcistica. E così solletica l’interesse di orde di teenager e appassionati. «Appena ho iniziato – riprende l’influencer – sono arrivati i primi iscritti e molti commenti positivi. Diciamo che però la situazione è rimasta abbastanza piatta fino al 2016. Poi è arrivata la chiamata di Adidas, il primo brand a contattarmi. Sono rimasto sorpreso del fatto che stessero cercando proprio me perché non avevo molti iscritti al canale, ma avevo una nicchia specifica che in quel periodo non copriva nessuno».
Da quel momento per il Miga la strada s’è fatta in discesa. E infatti ha cominciato a fare capolino agli eventi più esclusivi del jet set sportivo. «Ho avuto la possibilità di incontrare Luis Figo, Ronaldo il Fenomeno, Miralem Pjanic, Gonzalo “El Pipita” Higuain – riprende lo youtuber sorsense –. E questo accadeva quando avevo ancora soltanto 3mila iscritti al canale». Ma la svolta decisiva per la carriera del Miga è arrivata nel 2017. «Avevo in piedi alcune collaborazioni ma niente di concreto che potesse assicurarmi un futuro stabile. Un giorno un amico mi ha segnalato un annuncio di lavoro per un’azienda spagnola rinomata per la vendita di materiale sportivo, Futbol Emotion. “Guarda che questa è la tua occasione”, mi disse. Io l’ho preso in parola e ho inviato il curriculum, ma senza illudermi più di tanto». L’incarico prevedeva soltanto una condizione: il trasferimento in pianta stabile a Saragozza. «Non c’ho pensato molto – racconta ancora Migaleddu – ho accettato la proposta e sono volato in Spagna. Lavorare con loro è stata la vera svolta. D’altronde stavo per entrare in un’azienda tra le prime cinque in Europa del settore». La missione riguardava la creazione da zero della community italiana della catena spagnola. Il Miga si è messo sotto e in pochi mesi ha raggiunto numeri da capogiro. Risultati ottenuti anche grazie ai vari calciatori che ha intervistato nel percorso: il neo campione d’Italia dell’Inter, Roberto Gagliardini, l’esterno della Lazio (all’epoca alla Spal) Manuel Lazzari, l’azzurra Manuela Giuliano. Per non parlare delle puntate girate al Santiago Bernabeu, un tempio del calcio mondiale. «È stata un’esperienza pazzesca – spiega ancora il Miga –. In pratica ho avuto la possibilità di allenarmi 24 ore nel centro federale della nazionale spagnola insieme al loro staff. Ci siamo allenati come fossimo in ritiro, gestendo anche tutti i pasti come fanno i veri calciatori professionisti. E abbiamo raccontato tutto sul canale di Futbol Emotion».
In altri termini, in terra spagnola andava tutto a gonfie vele, ma Migaleddu non era ancora pienamente soddisfatto. E dopo un paio di anni ha scelto di lasciare l’incarico: «Mi sono licenziato perché ero arrivato a un punto in cui non potevo più crescere. È stata una bella esperienza ma volevo ripartire da zero e creare una community totalmente mia. Avevo delle idee nuove in testa che volevo sviluppare senza vincoli». L’idea iniziale era il trasferimento in Lombardia, ma la pandemia ha fatto saltare i piani dell’influencer. E così Migaleddu è arrivato alle soglie del 2020 a rimettere in piedi un nuovo progetto. Appunto il canale “Il Miga”, questa volta made in Sorso, che in pochi mesi ha superato le 22mila iscrizioni e 2,2 milioni di visualizzazioni. «Adesso non faccio contenuti soltanto per vendere – sottolinea il trentenne – ma posso spaziare. Mantengo il calcio come fulcro, racconto lo sport più vicino alla gente come gli allenamenti con una squadra di terza categoria. Attraverso il mio lavoro sono riuscito a portare sponsor importanti che mai avrebbero collaborato con una squadra di dilettanti. E questo è il solco su cui voglio continuare a lavorare».