E’ UN CAGLIARI DELLE MERAVIGLIE: LO SCONTRO SPAREGGIO CON IL BENEVENTO E’ VINCENTE (1-3). I ROSSOBLU IN UN MESE CAMBIANO LA STORIA DELLA LORO STAGIONE

l’esultanza al gol di Pavoletti

Lo scontro diretto è nostro! Il Cagliari espugna il campo del Benevento e porta a casa 3 punti che potrebbero essere fondamentali in chiave salvezza. 3-1 in una partita dalle mille emozioni e sofferenze, come era prevedibile, combattuta allo spasimo dal primo all’ultimo secondo, in un alternarsi di sensazioni, timori, brividi. Non è bastato il gol di Lykogiannis dopo 51 secondi per indirizzare la gara secondo i voleri dei rossoblù; il Benevento ha saputo reagire con grinta e volontà, ha pareggiato con Lapadula e poi è salito in cattedra Cragno, decisivo in almeno tre circostanze. Dopo l’intervallo Semplici ha corretto l’assetto tattico, inserendo Zappa per Carboni e passando alla difesa a quattro: col nuovo sistema, la squadra si è ritrovata, ha approfittato dal fisiologico calo del Benevento e ha preso in mano le redini del gioco. Pavoletti ha rotto l’equilibrio a metà ripresa, Joao Pedro ha chiuso l’incontro nel cuore del recupero. Poco prima, grosso brivido per un contatto Asamoah-Viola in area rossoblù, che l’arbitro ha inizialmente punito col rigore poi tolto dopo aver rivisto l’azione, sollecitato dal VAR.

Il Cagliari adesso ha davvero in mano il suo destino: a quota 35, i rossoblù superano lo Spezia, agganciano il Torino (che però ha una partita in meno), e mettono 4 punti sul terz’ultimo posto: inoltre, il successo di oggi ribalta lo scontro diretto col Benevento, vittorioso alla Sardegna Arena, quindi in pratica i punti di vantaggio sono da considerarsi 5. Un Cagliari che prosegue nella striscia positiva (13 punti in 4 partite) e che ha confermato ancora una volta la sua compattezza, il saper essere squadra, soffrendo tutti insieme, e colpendo con un cinismo e una concretezza che erano mancati nelle prime fasi del campionato. La salvezza è ancora tutta da conquistare, ma è molto più vicina, adesso.

Leonardo Semplici schiera Cragno in porta, Ceppitelli, Godin e Carboni in difesa, Nandez, Marin, Deiola e Lykogiannis in mezzo, Nainggolan e Joao Pedro a sostegno di Pavoletti.

Fulminante l’inizio del Cagliari: angolo di Marin, scambio con Nainggolan e appoggio per Lykogiannis, il sinistro del greco disegna una perfida traiettoria che si infila nel sette, fuori dalla portata di Montipò. Sono passati appena 51”, è il secondo gol più rapido del Cagliari in A dopo quello di Suazo contro la Lazio nel 2005: l’honduregno andò in rete dopo 34 secondi.

Insistono, i rossoblù: punizione sulla trequarti, battuta da Lykogiannis per Marin, pallone crossato in area per Godin, sponda su Pavoletti che manda di testa alto, ma c’era comunque fallo in attacco.

La squadra di inzaghi ha una reazione nervosa: Hetemaj vince un contrasto con Carboni, cross al centro dalla destra, Ionita buca, arriva Barba, tiro in corsa, Cragno è sicuro.

Al 16′ i padroni di casa pareggiano: Caprari intercetta un passaggio di Ceppitelli, assist per Lapadula, solo davanti a Cragno: pallonetto sull’uscita del portiere e rete.

La partita si fa più equilibrata, al 25′ tiro di Nandez da fuori area che diventa un passaggio invitante per Pavoletti in piena area, difficile il controllo del centravanti che calcia fuori coordinazione, Montipò para in sicurezza.

Alla mezz’ora Lapadula inventa un assist tranciante per Caprari, tiro in corsa, Cragno respinge coi piedi.

Grande protagonista il portierone rossoblù al 36, quando alza un braccio e salva su un colpo di testa ravvicinato di Schiattarella, innescato da una punizione di Caprari: il pallone si impenna e Pavoletti manda di testa in angolo sulla linea di porta.

Al 42′ ancora Cragno dice di no a Caprari, colpo di testa dal centro dell’area, su cross teso di Depaoli dalla fascia destra.

Il primo tempo si chiude in parità: meglio il Cagliari nelle fasi iniziali, col gol-lampo di Lykogiannis, poi pian piano si è imposta la pressione e la caparbietà del Benevento, che ha trovato il pareggio con Lapadula e ha avuto altre occasioni, neutralizzate dalla bravura di Cragno.

Una sostituzione nel Cagliari dopo l’intervallo: Zappa al posto di Carboni, i rossoblù passano alla difesa a quattro.

Al 53′ buon cross del nuovo entrato a cercare la testa di Pavoletti, la traiettoria è solo leggermente alta per la testa del bomber livornese, che ci arriva lo stesso ma non inquadra la porta.

Al 59′ Lapadula controlla un pallone volante in area, si gira da posizione decentrata, sinistro bloccato da Cragno.

Il Cagliari sembra meglio disposto sul campo e al 64′ passa in vantaggio: lunga azione in linea, pallone ceduto sulla destra per Nandez, cross per Pavoletti che stavolta, all’altezza dell’area piccola, schiaccia di testa in rete.

Inzaghi ricorre alla panchina, inserendo Gaich e Viola per Insigne e Schiattarella, quindi Improta e Letizia al posto di Hetemaj e De Paoli.

Poco prima, Nandez si era trovato un pallone da ottima posizione in area, ma dopo la sterzata sul sinistro, il tiro dell’uruguayano era stato deviato in angolo. Nel Cagliari al 74′ dentro Asamoah per l’acciaccato Lykogiannis. Inzaghi rinuncia a Caprari per Di Serio.

All’80’ contropiede rapido di Nandez in superiorità numerica, purtroppo l’assist per Joao Pedro è sbagliato.

Grosso brivido all’85’: Viola penetra in area e cade nel contatto con Asamoah. L’arbitro Doveri prima assegna il rigore, poi cambia idea, dopo essere stato richiamato dal VAR. Semplici manda dentro Duncan e Rugani per Marin e Deiola.

Il Benevento attacca a testa bassa: sponda di Glik per Ionita che gira, debolmente, para Cragno.

L’arbitro assegna 5′ di extratime e al 3′ il Cagliari chiude la partita: Nandez fugge sulla destra, si accentra resistendo alla carica di Letizia, cross basso per Joao Pedro che all’altezza dell’area piccola scaraventa in rete il suo gol numero 16 in campionato.

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