di ROBERTO PINNA
Dal vecchio Sant’Elia alla nuova casa rossoblù. Dal teatro di gioie, dolori, serate indimenticabili e notti mondiali al progetto che deve lanciare il Cagliari nel futuro. La corsa, che ormai visti gli anni passati ha assunto il contorno della maratona, del club verso la sua nuova casa, ha ripreso il passo spedito dopo alcuni tentennamenti. La notizia più fresca è quella della decisione della società di affidarsi all’impresa Costim, come azienda che affiancherà il consorzio Sportium nel processo di realizzazione del nuovo impianto. Costim – player industriale integrato e digitalizzato, specializzato nella realizzazione di grandi progetti immobiliari – è una holding del 2019 che vede al suo interno anche Impresa Percassi, Gualini e Elmet e per il ruolo di General Contractor nel nuovo stadio che ha battuto la concorrenza dell’azienda friulana Cimolai, nota per la Vtb Arena di Mosca e la copertura del Centrale del Roland Garros a Parigi.
Sul nuovo incarico il Ceo di Costim, Jacopo Palermo, ha dichiarato: “Siamo onorati che il Cagliari ci abbia scelto come partner per il progetto del nuovo stadio, che per vision e qualità è in linea con la strategia di sviluppo del gruppo che mira a portare innovazione e digitalizzazione nel mondo del real estate italiano”. Parole a cui fanno eco quelle di Stefano Signorelli, consigliere d’amministrazione dei sardi: “Abbiamo aggiunto un altro tassello al progetto stadio. La scelta di Costim arriva alla fine di una selezione che ha visto coinvolte numerose aziende italiane e non. Da subito affiancherà Sportium effettuando un value engineering al fine di monitorare e proporre soluzioni già in fase progettuale. Insieme possiamo portare avanti un progetto di enorme importanza non solo per il club ma anche e soprattutto per la città e l’intera Sardegna”. Con la società rossoblù che per la definizione della joint venture si è ̀avvalsa dell’assistenza dello studio Chiomenti col team capeggiato dall’avvocato Marco Cerritelli.
Costim si attiverà dunque da subito per aiutare il Cagliari e il Consorzio Sportium nel completamento del progetto definitivo dello stadio, che il club dovrebbe presentare in Comune tra settembre e ottobre. Al momento l’amministrazione cittadina ha ricevuto i pareri positivi della Conferenza di copianificazione, lo scorso 29 marzo, sulla variante del piano Sant’Elia che comprende anche l’area della nuova casa rossoblù, in concessione per 50 anni. Ed entro fine maggio voterà in consiglio la stessa variante. A quel punto il Cagliari potrà presentare il proprio progetto definitivo. Una nuova tessera in un puzzle iniziato nel 2015 e che ha visto la stesura del progetto preliminare nel 2018. Al momento la speranza del club isolano, con il Credito Sportivo che segue con attenzione da tempo l’iniziativa, è che dopo i prossimi passaggi in Comune i lavori possano essere avviati nel 2022 e completati nei successivi 24 mesi. Tempi che si sono dilatati e non poco dato che nel 2017, quando venne inaugurata la Sardegna Arena attuale casa provvisoria del Cagliari, il presidente Tommaso Giulini dichiarò: “Speriamo di avere il nostro stadio nel 2021, al massimo nel 2022”. Giulini che, in piena pandemia, ha annunciato, per ora solo verbalmente e non formalmente, di voler rinunciare agli spazi commerciali previsti inizialmente nel progetto nuovo stadio, una mossa che, come si vocifera da tempo, potrebbe in futuro spingere la Regione Sardegna a convertire gli spazi destinati al commercio in aree di pubblico interesse e ad aumentare l’investimento sul nuovo Sant’Elia dai 10 milioni di euro iniziali fino a 40.