di ORNELLA DEMURU
Fu il greco Teofrasto, l’allievo e amico di Aristotele a chiamarle Orchis in quanto l’apparato radicale delle orchidee ricorda proprio i “testicoli” dell’uomo. Pochi sardi lo sanno, ma la Sardegna è il regno di questo celebre e antico fiore, le orchidee. Questi fiori straordinari vivono allo stato spontaneo in tutto il territorio sardo: boschi, prati, paludi, nelle pianure come nelle montagne. Gli appassionati, gli studiosi, detti orchidologi sono a loro volta pochissimi e amorevolmente “settari”. Questo è dovuto prima di tutto al fatto che le orchidee spontanee sono minuscole ed è difficile notarle ad occhio nudo, ma anche perché chi le ama considera questi piccoli fiori come dei rari e preziosi gioielli da custodire e preservare, e gelosi di ogni ritrovamento, che rubano soltanto attraverso lo scatto fotografico, difficilmente condividono questa bellezza della natura con i profani, se non appunto attraverso la fotografia.
Mariano Casula, musicista di professione, eccellente fotografo, è anche un grande appassionato di orchidee, nonché scopritore di alcuni ibridi. Vive a Meana, nella Barbagia di Belvì, regione che per la tipologia dei terreni e del clima è un luogo privilegiato per queste piante.
Mariano da cosa nasce questo immenso amore per l’orchidea? Il mio è stato un amore a prima vista. L’orchidea è un fiore ammaliante, che ti rapisce, del quale ti innamori perché a sua volta si lascia amare, e questo amore cresce e si rafforza man mano che ne approfondisci le conoscenze e ne studi le peculiarità.
Quando è scoppiato questo colpo di fulmine? Durante una passeggiata ad Ortuabis, con il noto orchidologo francese Alayn Bonny che mi fece vedere per la prima volta la Ophrys ortuabis. Rimasi letteralmente folgorato e da quel momento le orchidee sono entrate quasi di prepotenza nella mia vita. In seguito con il supporto dell’amico orchidologo sardo Gianni Orrù e in seguito con tanti altri cari amici ho approfondito le conoscenze e gustato la formidabile complessità dell’orchidea.
Cos’ha di così peculiare questo fiore rispetto ad un altro? Si tratta di una pianta perenne, con una vita media di circa 70/80 anni. Ti cattura subito per il suo aspetto irregolare e simmetrico allo stesso tempo, per la sua variabilità, per la meravigliosa combinazione di colori e per le sue molteplici forme che spesso assumono le sembianze di un insetto, l’insetto impollinatore (pronubo). Infatti nelle orchidee l’impollinazione è generalmente entomofila cioè avviene tramite insetto, ma l’orchidea è anche ermafrodita, cioè dotata di entrambi gli organi di riproduzione.
Ma quindi esistono diversi metodi di impollinazione? Ci sono alcuni aspetti curiosi che riguardano l’impollinazione delle orchidee. In alcune viene effettuata l’autogamia e la cleistgamia, cioè l’autofecondazione che garantisce la perpetuazione dalla specie. Nel genere ophrys, orchidea che ci riguarda da vicino, viene attuato il sofisticato “sistema dell’inganno” perché il suo labello, la parte più vistosa del fiore, assume le sembianze della femmina dell’insetto pronubo, riproducendo persino l’odore. Il maschio viene così attratto e usato sessualmente dando inizio ad una pseudo-copulazione, che gli permetterà di caricarsi di pollini. Dopo un po’ di tempo, quando l’insetto si accorgerà di essere stato ingannato, volerà via carico di polline in cerca di un altro fiore che lo ingannerà ancora.
Perché la Sardegna può essere ritenuta il regno delle orchidee? La Sardegna è una terra ricchissima di orchidee, sono presenti in totale circa settanta specie pari a circa il 35% del patrimonio italiano. Geofite o terricole, le nostre orchidee sono ben distribuite in tutta l’isola con zone territoriali dove la concentrazione di generi e di specie è piuttosto marcata: 13 generi, circa 70 specie, e un numero elevato di ibridi molto interessanti, alcuni in fase di studio. Particolare interesse desta il territorio in cui vivo, la Barbagia di Belvì, più precisamente le terre che vanno dalla subregione del Sarcidano sino a Meana, denominate Ortuabis. Questo territorio è ricco di orchidee già note e altre meno note endemiche del luogo. Ogni anno accorrono qui decine di orchidologi e studiosi di fama mondiale per ammirare e studiare i nostri tesori.
Quali sono le orchidee tipiche di Ortuabis? L’orchidea più rilevante si chiama Ophrys fusca subsp.ortuabis (Grasso-Manca 2002). Si tratta di una pianta molto piccola ed esile, un endemismo sardo rinvenuto per la prima volta dalla cara amica Lucia Manca, con la complicità del marito Nino Mura, proprio ad Ortuabis, il locus classicus da cui appunto ha preso il nome.
Sono dei fiori vivi, quasi pensanti. Tu ne hai scoperto di nuovi nella tua Meana? Durante una escursione, esattamente la mattina del 30 marzo 2019, mi sono imbattuto in una piccola orchidea che ha destato la mia attenzione. Capii subito che si trattava di qualcosa di speciale, di un ibrido che cercavo da tempo, tutto meanese per il fatto che il locus classicus dei due parentali (i cosiddetti “genitori” dell’orchidea) è proprio Ortuabis: Ophrys fusca subsp.ortuabis x Ophrys subfusca subsp. lepida. Così con la fattiva collaborazione dell’amico Antonio Licheri abbiamo scoperto il nuovo ibrido che è stato pubblicato e catalogato nel 2019 con il nome: Ophrys x meanaensis Casula-Licheri notosubsp. X meanaensis.
Noi profani come possiamo partecipare di tale bellezza che la natura sarda offre? Essendo una pianta biologicamente delicata è importante innanzitutto la tutela e il rispetto dell’ambiente in cui nasce, quindi è bene non modificarne l’habitat per non comprometterne la crescita. Questi ambienti vanno frequentati con molta prudenza, in piccoli gruppi, prestando particolare attenzione nel calpestio, essendo piante molto piccole e di non facile individuazione. Naturalmente non vanno recise e tanto meno sradicate per scopo ornamentale, anche quelle più note e comuni, perché ne decreteremo la morte. La fotografia, stando sempre molto attenti, è da ritenersi il mezzo migliore per osservarne i dettagli e i meravigliosi colori.
#lacanas
Meraviglie
Meraviglia delle meraviglie!!!!! Splendida!!!!!! Grazie per questo bellissimo regalo.
Bravo Mariano
Sonó bellissimi
Grazie Mariano per i bellissimi scatti che pubblichi 🌷
Splendide, manca l’orchidea farfalla, ancora presto per la sua fioritura