di LUCIA BECCHERE
L’arte dei fratelli Bruno viene dalla lontana Lauria Superiore (Basilicata) quando nella seconda metà dell’Ottocento il capostipite Nicola (1857-1963): lattoniere, fabbro e ramaio, venne a stabilirsi in Sardegna. Dopo aver trascorso un breve periodo a Macomer, si era trasferito a Orani dove le successive generazioni hanno appreso da lui l’arte di plasmare i metalli trasformandoli in oggetti per vari usi. Le sue creazioni spaziavano dagli utensili domestici ad attrezzi per i campi, a oggetti ornamentali e se realizzate in miniatura fungevano da originali giocattoli per i bambini che nei loro giochi simulavano i mestieri degli adulti. Nicola Bruno aveva attraversato le due guerre mondiali, non conosceva lo spreco perché a nessuno era concesso, sapeva che ogni cosa andava recuperata e così le sue mani abili ed esperte ridavano vita agli oggetti in disuso. Progettava, realizzava e lanciava sul mercato i manufatti diventando presto imprenditore della sua stessa arte. Durante le feste paesane esponeva i suoi prodotti nelle piazze dei paesi limitrofi praticando perfino il baratto per la scarsa circolazione del denaro.
È stato il figlio Vittorio (1915-1990) a seguire le orme del padre. Percorreva tutta l’isola a cavallo o con il carro a buoi mettendo a reddito tutta la sua produzione finché negli anni Cinquanta prese la decisione di trasferirsi con la famiglia da Orani a Nuoro dove il mercato era più florido. A raccogliere l’eredità di Vittorio è stato il figlio Tonino oggi 74enne, che ha fondato la Bottega Artigiana Metalli. In lui tradizione e innovazione si fondono senza alterare la loro vera essenza. Insegnante presso l’Istituto d’Arte di Nuoro, Tonino è l’uomo della sperimentazione dell’arte visiva sempre alla ricerca di nuove tecniche decorative grazie alle quali il metallo si arricchisce di ornamenti policromi e artistici contrasti di luci e ombre.
Nel 2008 la Bottega Artigiana Metalli verrà denominata semplicemente BAM Design dai figli di Tonino, Vittorio e Andrea che fin da piccoli hanno collaborato col padre e oggi rappresentano la quarta generazione. Orgogliosi delle proprie radici oranesi, i giovani fratelli hanno saputo coniugare alla innata manualità la conoscenza tecnica dei metalli, l’innovazione fatta di colori, forme, suoni ma soprattutto di emozioni, grazie anche alla cura consapevole dei dettagli. Perfino la scelta dell’acronimo BAM non è stata casuale in quanto nel richiamare il rumore del martello che batte sull’incudine, evoca anche la metafora dell’uomo capace con la propria arte di imprimere vita a quel metallo in apparenza inanimato.
I due giovani Bruno investono soprattutto nella ricerca e nell’innovazione. Entrambi conoscono qualità, pregi e difetti del metallo e consapevoli che oggi non va più violentato dal colpo del martello o dalla chiodatura, con la loro arte sprigionano l’anima dalla materia inerte che la racchiude. All’artista il compito di plasmarla e nobilitarla mediante i vari processi di trasformazione quali il decoro e la texture estetica realizzata mediante finissimi rilievi. Il primogenito Vittorio, laurea in Disegno industriale al politecnico di Milano, ha 43 anni. Forte della sua conoscenza del territorio ha spalancato le porte alla moderna creatività con lo sguardo rivolto sempre alle culture oltre Tirreno. Nel 2016 è stato il più giovane maestro italiano ad essere insignito dell’onorificenza Maestro d’Arte e Mestieri dalla Fondazione Cologni, riconoscimento biennale conferito alle eccellenze italiane. Al suo fianco il fratello Andrea, 40 anni, laurea presso il dipartimento di Progettazione artistica all’Accademia delle belle Arti di Brera a Milano, specializzazione in Product Design. A lui il compito di curare la nuova immagine dell’azienda e di coordinare tutta la produzione BAMcon le sue conoscenze grafico-informatiche. «Il nostro futuro – dice Andrea – è nella sperimentazione di nuove tecniche e nel riutilizzo del materiale nel rispetto dell’ambiente e della tradizione ma anche nell’essere competitivi con un prodotto di qualità adeguato ai tempi e alle esigenze di una clientela che ci auguriamo sempre più vasta».
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