di CARMEN SALIS
Luca Fiscariello, napoletano ma sardo di adozione, è in libreria con il suo primo romanzo, I sogni dei bambini sono gratis- Edizioni Amicolibro.
Luca, un libro nato per caso o una storia che aspettava di diventare un libro? No, non è nato per caso, è una storia che pulsava nelle vene da diverso tempo. È ancor più un’esigenza di mettere un punto e andare a capo, per provare a essere un uomo migliore, con la consapevolezza che ciò che sono oggi è frutto di un tempo lontano, in cui c’era più fierezza nel sentirsi vivi.
Hai raccontato la fatica del distacco, ma anche la bellezza del cambiamento. Sì, perché il dispiacere del distacco è solo apparentemente in antitesi con le aspettative del cambiamento. La curiosità, come il bisogno di esplorare e di emanciparsi, fa parte della natura delle cose, è un istinto primordiale che guida l’evoluzione della razza umana. Nel mio caso, sento di dire che se fossi rimasto ancorato al suolo natio, rinunciando agli ideali, sarei certamente un uomo più povero e meno risolto.
Quali sogni sei riuscito a realizzare? Ho realizzato molti dei sogni che avevo da bambino, nonostante fossero i più improbabili per la mia condizione. Desideravo una casa in campagna, un cane che m’insegnasse la fedeltà e un lavoro con cui appendere gli occhi al cielo. Ho scoperto poi i sogni da adulto, più materiali e meno astratti, corrotti dalla vanità e dal denaro. Alcuni di questi li ho realizzati, su altri ci sto lavorando, ma sempre a caro prezzo. Perché da adulti, purtroppo, i sogni non sono affatto gratis.
Cosa ti aspetti da questo libro? Spero riesca a donare brevi momenti di serenità, in cui il lettore possa riassaporare il gusto della propria infanzia e ritrovi, sui polpastrelli, particelle di sogni a buon mercato.
Grazie di cuore ❤️