di ROSARIA PERRA
“Il colore è un mezzo per esercitare un influsso diretto sull’Anima. Il colore è il tasto. L’occhio è il martelletto. L’Anima è un pianoforte con molte corde. L’artista è la mano che con questo o quel tasto porta l’anima a vibrare.”
Così WASSILY KANDINSKY nel 1912 descriveva gli artisti in maniera molto raffinata nella sua opera “Lo spirituale nell’arte”: ed è questa l’impressione che si ha nell’incontrare Alessandro Melis e Sabrina Sanna, i due pilastri della formazione ANIMAS, che abbiamo conosciuto qualche mese fa, in occasione dell’uscita del loro primo lavoro discografico “TORRAMUS SARDOS”, che li ha collocati meritatamente tra gli artisti più magnetici della nostra isola.
La magia è intrinseca nella loro produzione: dall’amore per il canto a chitarra, per la Sardegna, dal rapimento reciproco e condiviso per le nostre tradizioni, nascono brani di grande fascino, che si collocano in un atmosfera quasi metafisica, di grandi suggestioni antiche e ricerche stilistiche delicate di proiezioni al futuro.
Sabrina e Alessandro, dopo l’uscita qualche mese fa del vostro primo lavoro discografico, il 13 Dicembre 2020 è uscito un brano che ancora una volta fa vibrare l’animo, un brano di grande spiritualità. Raccontateci come nasce questa che è a tutti gli effetti una preghiera struggente alla Madonna..
Sabrina – Ti risponderò con una frase di Andrea Columbano, poeta e autore della poesia da cui nasce “Maria Santa”: “un segno che arriva dall’alto non è per caso.” L’incontro con Andrea è avvenuto qualche mese fa, non appena all’inizio dell’estate ci sono state concesse alcune settimane di libertà di spostamento: io e Alessandro, che siamo molto legati alla Gallura, abbiamo trascorso un po’ di tempo con i tanti amici che non vedevamo da tempo, artisti, poeti, musicisti, e tra questi anche Andrea. Abbiamo trascorso qualche ora a parlare di musica, di poesia, di bellezza, di arte, di sentimento e tra le altre cose, siamo andati via con alcune opere tra le mani, da leggere. Tra queste c’era anche il testo di “Maria Santa”, una poesia che mi colpì subito, che mi aveva penetrato il cuore: il testo è un capolavoro di spiritualità attraverso immagini di appartenenza e metafore di bellezza, di spirito, di un popolo, di un credo. Tuttavia, io e Alessandro eravamo scarichi, e non sapevamo se e quando sarebbe potuta arrivare una melodia.
E poi, cosa è accaduto?
Sabrina – A dire il vero, per qualche mese nulla: sono stati mesi molto difficili, un infortunio al braccio di Alessandro, un lutto. Poi qualche settimana fa, un evento mi ha profondamente colpito, un fatto di cronaca, una giovane donna che perde il bambino che aveva in grembo, e qualche giorno anche lei perde la vita: una storia straziante, che possedeva ai miei occhi un miracolo, un miracolo incommensurabile, la fede. Leggo infatti che Simona, non ha mai smesso di pregare, mai, nonostante tutto quel dolore, e mi ritornano in mente le parole di Andrea, quella fede così profonda che trasuda dalla sua poesia. Con questo stato d’animo, manifesto queste emozioni ad Alessandro, a parole, con lo sguardo, lui prende la chitarra in mano e nasce questa dolce melodia “Maria Santa”
Alessandro: – Si, è vero, io e Sabrina abbiamo una capacità di far comunicare musicalmente le nostre anime che ha dell’incredibile. I nostri brani sono sempre nati con molta naturalezza, come questo, da sentimenti vissuti, sperimentati, e condivisi. E in un attimo è stato come se questo brano ci appartenesse da tempo, e forse è proprio cosi.
Sabrina e Alessandro, mi colpisce il fatto che voi siate campidanesi, e che abbiate fatto vostro un testo gallurese. Da cosa nasce questa scelta?
Alessandro: – La Gallura è sempre stata per noi luogo di fascino e il tempio del bel canto tradizionale; interpreti del passato e del presente sono stati e sono per noi, grande fonte di conoscenza da cui attingere. Io personalmente, sono stato quasi adottato in Gallura, per via degli insegnamenti di grandi interpreti.
Sabrina: – La Gallura conserva luoghi e colori evocativi, che si sono sposati con i miei intenti d’animo nel canto e nella sua espressione: per me è un grande onore omaggiare questa terra, con un canto alla Madonna, con la speranza che possa portare la luce nei nostri cuori. Ci auguriamo che Maria Santa sia di conforto e di buon auspicio per il nostro popolo, in un periodo come questo, di grande apprensione per gli eventi che stiamo vivendo, con particolare menzione ai cari fratelli e alle sorelle di Bitti, ai quali con questo brano, va tutta la nostra vicinanza.
Ecco il link in cui potrete ascoltare “Maria Santa”
Bella la vostra intervista. Mi sono commosso.