segnalazione di GIANNI CILLOCO
L’ISRE celebra domani 10 dicembre la “Giornata deleddiana” istituita con cadenza annuale nella ricorrenza della consegna a Grazia Deledda del Premio Nobel per la letteratura, avvenuta il 10 dicembre del 1927.
L’emergenza Covid, che ha costretto on line l’organizzazione del festival Isreal, appena concluso, ha anche impedito l’organizzazione “in presenza” del convegno e del Certamen Deleddiano che negli anni hanno caratterizzato la Giornata Deleddiana.
Il punto di partenza della manifestazione per il 2020 è di fatto la naturale conclusione del festival IsReal con la presentazione in prima assoluta del film di Cecilia Mangini e Paolo Pisanelli: “Grazia Deledda, la rivoluzionaria”, voluto e prodotto dall’Istituto Superiore Regionale Etnografico, in collaborazione con Officina Visioni e con il sostegno di Fondazione Sardegna Film Commission. Una riflessione sul mondo di Grazia Deledda visto con gli occhi della più grande documentarista italiana ancora in attività.
Le disposizioni per il contenimento della pandemia hanno costretto l’ISRE a rinunciare all’organizzazione del Convegno, del Certamen e alla proiezione integrale del film in sala.
La Ricorrenza viene comunque celebrata con la presentazione in streaming di una generosa parte del film “Grazia Deledda, la rivoluzionaria” sulla piattaforma MYmovies che ha ospitato tutte le proiezioni di Isreal. La presentazione in anteprima assoluta del promo del film è programmata per giovedì 10 dicembre alle ore 18:00 all’indirizzo: www.mymovies.it/ondemand/isreal/ e rimarrà on line per 72 ore dall’orario d’inizio.
L’accesso alla piattaforma è totalmente gratuito.
Pur nelle difficoltà e limitazioni la platea dei potenziali partecipanti può dirsi ampliata e le riflessioni di questa particolarissima Giornata Deleddiana potranno anche essere condivise dagli studenti all’interno della didattica a distanza.
Il lavoro di Cecilia Mangini amplifica la visione deleddiana in un attento intreccio tra passato e presente ed in una nuova e originale lettura dell’opera della scrittrice nuorese: “Ho conosciuto i racconti di Deledda quando ero ragazzina” dice la grande documentarista “e mi era piaciuta tantissimo, ma rileggendola ora mi accorgo che lei ha un’idea delle persone che comprende tutto, uomini, donne , animali, piante… lei ha il senso dell’universo vivente intorno a lei, questo è un aiuto che Grazia Deledda mi ha dato e sono convinta che lo dà a tutti.”
Mentre per Paolo Pisanelli “Grazia Deledda si connette profondamente a noi per lo sguardo che ha sulla natura, per il modo di raccontare i paesaggi, i colori, la Sardegna, il mondo.” E aggiunge “Il suo modo di guardare al rapporto tra l’uomo, la donna, la natura è profondamente necessario oggi , in questo senso la Deledda non è solo una scrittrice più avanti rispetto ai suoi tempi, ma è in un certo senso rivoluzionaria”.
Negli anni la Giornata Deleddiana è stata caratterizzata da convegni che hanno visto confrontarsi studiosi e ricercatori sui più vari temi. Le ultime due edizioni sono state caratterizzate da un nuovo format: Il Nobel incontra i Nobel , che ha visto il confronto-incontro di Grazia Deledda con Dario Fo e Orhan Pamuk.
Di grande rilievo anche le diverse edizioni del Certamen Deleddiano al quale hanno aderito studenti provenienti da ogni regione d’Italia, con lavori originali ispirati dalle opere di Grazia Deledda e dalla sua straordinaria esperienza di vita.
Pero la Deledda era laureata 1926.
Claude Schmitt