a cura di PAOLO PULINA dal sito https://www.fasi-italia.it/
Lo spettacolo intitolato “Istòs”, cofinanziato dalla Regione Sardegna e dalla Fondazione di Sardegna, che prevedeva una tournée nazionale a Roma, Trieste, Belluno e Brescia, è stato sospeso per i motivi legati alla diffusione del Covid-19. La compagnia ha rimodulato tutta l’attività utilizzando la tecnologia dello streaming e delle dirette on line.
Lo spettacolo “Istòs”, ispirato al racconto “ Il Cervo in ascolto “ di Salvatore Cambosu, verrà trasmesso in diretta streaming sulla pagina facebook “Tragodia Mogoro” nei giorni 4, 5, 6 dicembre alle ore 21.00.
E’ possibile quindi assistere allo spettacolo on line gratuitamente e comodamente dal proprio divano di casa.
Lo spettacolo, che fa parte di un progetto più ampio dedicato alla cultura identitaria, finanziato con fondi POR FESR, è stato rappresentato a Berlino, Hannover, Londra e in tutti i capoluoghi della Sardegna e in altri centri a forte valenza turistica. (Giuseppe Onnis)
Lo spettacolo Istòs
testo Virginia Garau; regia Maria Assunta Calvisi
con Rossella Faa, Giulia Giglio, Daniela Melis, Federico Nonnis, Carmen Porcu
costumi Caterina Peddis; disegno luci Giuseppe Onnis; percussioni Massimo Perra; penna grafica Carol Rollo.
Lo spettacolo si ispira alla leggenda riportata da Salvatore Cambosu nel suo libro “Miele amaro” dal titolo “Il cervo in ascolto” dove sono presenti elementi fantastici attraverso i quali si racconta la nascita della tessitura in Sardegna e come si è propagata nelle varie zone assumendo colori e raffigurazioni tipici differenziati.
In scena la storia di una madre che nel momento in cui apprende la notizia della morte del marito a caccia del cervo, mette al mondo tre figlie femmine che, nel corso della rappresentazione, crescono attraversando le fasi dell’infanzia, della adolescenza fino alla maturità di donne così da poter intraprendere un percorso che le porterà a diffondere l’arte della tessitura e a vivere autonomamente e pienamente la loro vita. Nel corso dello spettacolo si snodano le filastrocche, i giochi, i racconti della madre (eternamente giovane a sottolineare la natura irreale e quasi mitica di questo personaggio), le invenzioni di storie giocose delle figlie, il sogno di un amore atteso e vagheggiato. La figura del cervo che irrompe a tratti nella scena, misterioso e ambiguo, a tratti sensuale o minaccioso, presente o evocato a rappresentare quello che in Sardegna si racconta anche attraverso il carnevale: legame stretto fra la vita e la morte, Eros e Thanatos.
Lo spettacolo, a volte drammatico, a volte gioioso e fiabesco, altre riflessivo e profondo, racconta attraverso la tessitura il dipanarsi della vita, la costruzione della storia e della tradizione di un popolo. A cucire tutto il grande telaio che racchiude parole, canti, emozioni.
Le musiche originali sono di Rossella Faa, la penna grafica che sottolinea le varie espressioni artistiche della tessitura di Carol Rollo, i costumi evocativi e non legati alla tradizione di Caterina Peddis. A sottolineare momenti salienti l percussioni di Massimo Perra. (Maria Assunta Calvisi)
Progetto finanziato dal Bando Identity LAB_2 Annualità 2018 “sostegno finanziario alle imprese operanti nel settore culturale e creativo per lo sviluppo di progetti di internazionalizzazione nei mercati interessati ai beni, servizi e prodotti culturali e creativi della Sardegna”. POR FESR 2014-2020 Azione 3.4.1 e dalla Fondazione di Sardegna.