di MARCO COLOGNESE
Cagliari è una città che affascina, ammalia, coinvolge. Bellissima da girare a piedi in lungo e in largo, con il mare sullo sfondo, quella sua aria inconfondibile e un fermento che coinvolge anche i luoghi del mangiar bene. Non fa eccezione VitaNova, locale moderno, centrale e con una gestione al femminile, frutto di un sogno realizzato e di una passione “esagerata, fin da bambina”, come quella di Laura Sechi. Una laurea in lettere antiche, posizioni di prestigio nell’ambito della pubblica amministrazione e parallelamente il suo blog cookinglaura iniziato poco più di dieci anni fa “dove mettevo le mie ricette” che è andato bene, crescendo. “E poi la cucina è sempre stata il piano B della mia vita”, così, con Rita Caletti, “una cara amica, laureata anche lei in lettere come me, la prima persona che ho conosciuto a Cagliari, perché io sono originaria di Oristano, ci siamo chieste: perché non cambiamo, perché non lo facciamo? Ci ho pensato dieci minuti, anche lei aveva un altro lavoro in una società di telecomunicazione: abbiamo lasciato tutto e ci siamo lanciate in questa avventura”.
Uno staff di quasi sole donne per un nome evocativo: VitaNova infatti sta per una nuova vita alla tenera età di cinquant’anni, ma è anche un riferimento alla formazione classica delle due socie e all’opera di Dante Alighieri; non solo, perché lo stesso nome è anche quello di una galleria d’arte di Washington, quella della zia di Laura, Vanina Sechi. Così questo bel locale, moderno, confortevole e con una bella cucina rigorosamente a vista, ospita anche dipinti e opere di pregio di artiste sarde tra cui quelle di Paola Falconi Mariani. Se il progetto generale è stato realizzato con particolare cura, non è da meno l’idea di cucina, riguardo alla quale Laura sostiene: “ho un’idea molto precisa, voglio che praticamente tutto sia fatto soltanto da noi a partire da pane e pasta fresca. Poi, come recita il nome intero, VitaNova è Cucina e Dolci, perché sono caratterizzanti”.
Gli ingredienti arrivano quotidianamente dal mercato, dove Laura va a cercarsi il pesce (preferibilmente le specie meno conosciute) seconda grande passione dopo i dolci e la pasta fresca, anche se lei si dichiara “cookaholic”. “Cerco sempre e comunque piccoli produttori di qualità e per quel che riguarda verdura e frutta c’è l’orto di un agricoltore di Assemini che consideriamo ormai il nostro”. Nessun timore quindi a confezionare culurgiones, fregula, maccarones a ferrittus e malloreddus e tutto ciò che è tipico di questa splendida regione: “Riesco a fare praticamente tutto, tranne che su filindeu, ma non si finisce mai di imparare e quindi non dispero”.