di MARIA GRAZIA MARILOTTI
Non è una Blue Zone ma si candida a diventarlo. Teulada, comune longevo della costa sud occidentale della Sardegna, registra nel 2020 dieci centenari, sette donne e tre uomini. Uno ogni 350 abitanti, su una popolazione di 3.450. Un dato record che l’avvicina ai numeri della Blue Zone sarda, l’alta Ogliastra, con i suoi paesi simbolo della lunga vita, da Arzana e Villagrande Strisaili. La più anziana, a Teulada, è Elisetta Urru (1915), seguono a ruota Pietrino Culurgioni e Emanuele Garau (1917), più distanziati Ignazia Ledda e Speranza Uccheddu (1919), Salvatore Angioni, Rosa Virdis, Carmela Marongiu, Purifica Cuccu e Maria Piras (1920). Con questi numeri, dice all’ANSA il sindaco Daniele Serra, “il Comune aspira a far parte a pieno titolo della mappa delle Zone Blu”. Intanto a settembre tutte le famiglie di centenari verranno riunite per una grande festa popolare, con la consegna di genealogie e atti di nascita e battesimo.
La presenza di un così elevato numero di centenari è nota agli studiosi. La Comunità mondiale della longevità, guidata da Roberto Pil, con lo studio “A.te.ne” aveva accertato già nel 2015 l’eccezionalità degli anziani di Teulada. “Se cinque anni fa la centenarietà teuladina poteva apparire una sorpresa, i dati di oggi sono una lusinghiera dimostrazione“, conferma Pili. Gianni Pes e Michel Poulain, i due ricercatori che nel nel 2014 individuarono la Zona Blu dell’Ogliastra, hanno poi dato il via ad uno studio sulla documentazione anagrafica di Teulada. E’ emersa, in particolare, la straordinaria longevità delle donne, superiore alla media sarda e di poco inferiore a quella osservata a Villagrande. Il 19% delle nate tra il 1915 e il 1924 ha raggiunto i 90 anni, contro il 24% del comune ogliastrino. “All’opposto – spiega Pes – per la longevità maschile i numeri sono simili alla media sarda, inferiori a quelli osservati a Villagrande: solo il 9 % a Teulada raggiunge i 90 anni contro il 15 % a Villagrande. In Italia e nelle popolazioni occidentali i novantenni sono in media meno del 3 %. Tuttavia, a Teulada le nuove generazioni di novantenni maschi nati dopo la seconda guerra mondiale fanno pensare che il numero di centenari maschi aumenterà in futuro”.
A Teulada la tendenza a una vita lunga è certificata già nel 1700. “Il paese è racchiuso in un giro di colline alberatissime che hanno favorito il pascolo del bestiame, soprattutto capre, come in Ogliastra. E il 30% dei centenari ha proprio una genealogia di caprai”, racconta Salvatore Loi, autore di un volume di prossima uscita. Una osservazione coerente con le ipotesi a suo tempo suggerite da Pes. “Scavando nella storia si scopre che gli antichi abitanti di Teulada erano discendenti dei pastori barbaricini – svela lo studioso – Emigrando dalla zona centrale si sono portati dietro stili di vita, geni e tradizione”.