di GABRIELE FRONGIA
Sembra una persona molto sicura di sé Giorgia, con quella voce calda e il modo di parlare convincente, ma non è sempre stata così. “Ero timida ma l’Erasmus mi ha cambiato”. Ha un bel lavoro Giorgia Cossu, niente meno che nel settore marketing dell’impero Google, ad Atene. Ma le sue radici sono a Sassari, la città in cui è nata 25 anni fa e dove ha frequentato l’Università.
Definirla solo sassarese però è riduttivo: lei si sente un po’ spagnola di Huelva, un po’ greca di Atene, leggermente romena di Bucarest, un pizzico argentina di Cordoba. Tutti luoghi in cui l’ex studentessa Uniss, ormai laureata, ha potuto studiare e lavorare grazie alle opportunità di mobilità internazionale offerte dall’Università di Sassari. “In cinque anni di carriera universitaria conto cinque mobilità all’estero: alla mia prima esperienza vivevo nell’insicurezza della tipica abitante di un’isola che vedeva il mare che circonda la Sardegna come una protezione da tutto ciò che sta al di là; oggi vedo questo mare come un limite che mi divide da un mondo ricco di opportunità e meraviglie, che io non vedo l’ora di esplorare”. Sono le parole che Giorgia Cossu ha scritto alla fine della sua tesi di laurea magistrale in Economia aziendale, un traguardo raggiunto a dicembre dell’anno scorso e per niente scontato. Sì, perché il primo step della sua carriera universitaria era una laurea umanistica triennale in Scienze del turismo culturale conseguita nel 2016. Lei in quel periodo non era soddisfatta del modo in cui stava imparando l’inglese unicamente sui libri. “Per questo ho deciso di approfittare dell’Erasmus, anche se fare quel passo e partire davvero non è stato facile”. Chi ci è passato lo sa: in principio è grande la paura dell’ignoto, il timore di trovarsi a viaggiare da soli in un Paese diverso dal proprio, e dover risolvere da sé tutti i problemi. “Ma se si supera questo blocco iniziale poi ogni cosa cambia: si trova la sicurezza nei propri mezzi e da quel momento si è sicuri di potersela cavare ovunque”. In vari angoli di mondo che possono diventare casa, con amicizie nei cinque continenti che durano una vita e assumono i contorni di una famiglia allargata. Il primo bottino però sono le lingue: Giorgia ne ha imparato tre, l’inglese, lo spagnolo e il greco.
“A Huelva ho convissuto con coinquiline non italiane, così ho imparato lo spagnolo. Una di loro era un’argentina e siamo diventate come sorelle. Contemporaneamente, facevo il tandem in inglese con Dimitri, un ragazzo greco che poi è diventato il mio fidanzato. Ho dovuto studiare molto per dare gli esami. Non è vero che in Erasmus non si studia, nessuno ti regala niente”. In Andalusia, Giorgia rimane sei mesi, poi torna a Sassari e si laurea con una tesi intitolata “L’influenza dello spagnolo andaluso sullo spagnolo d’America”.
Fermarsi qui? Nemmeno a parlarne: il virus benevolo della curiosità e della conoscenza ormai è in circolo e Giorgia deve andare avanti nel suo processo di apprendimento. “Dopo la laurea decido di fare un tirocinio post laurea di 3 mesi ad Atene, sempre in mobilità Erasmus. Ho collaborato con un tour operator che proponeva pacchetti di turismo attivo. Quindi, mi sono fermata fino a dicembre 2017 per lavorare alla Canon”.
L’esperienza fatta in diverse realtà imprenditoriali spinge la protagonista di questa storia a continuare a studiare, mettendosi alla prova con una laurea magistrale in Economia aziendale, sempre all’Università di Sassari. Successivamente Giorgia, grazie al programma Ulisse, si trasferisce a Cordoba, in Argentina, dove vive la sua inseparabile amica Celeste conosciuta in Spagna e mai più dimenticata. “In Sud America ho lavorato nuovamente nel turismo, collaborando con un’agenzia di viaggi e un tour operator. Alla fine del tirocinio si sono aperte delle possibilità lavorative, ma sono tornata a Sassari per laurearmi”. Nemmeno il tempo di discutere la tesi – il 12 dicembre 2019 – che Giorgia all’inizio del 2020 spicca di nuovo in volo, questa volta in Grecia.
Il nuovo anno parte nel segno del tirocinio alla Camera di Commercio italo- ellenica di Atene, dove Giorgia lavora per facilitare i rapporti di import – export tra imprese italiane ed elleniche nell’azienda Google. “Non escludo di tornare in Sardegna un giorno e magari creare qualcosa di mio, ma ora ho bisogno di imparare ancora, di stare fuori per avere opportunità che altrimenti non avrei. Sono grata all’Università di Sassari che mi ha permesso di studiare e lavorare girando il mondo, cambiando il corso della mia vita”.