Quattro punti oltre i limiti, ma il mare sardo è in netto miglioramento. È il risultato delle analisi di Goletta verde di Legambiente lungo le coste dell’isola. Dei 29 punti monitorati, quattro risultano oltre i limiti di legge. Di questi, 3 sono stati giudicati “fortemente inquinati” e uno “inquinato”. Nel mirino ci sono sempre canali e foci, i principali veicoli con cui l’inquinamento microbiologico, causato da cattiva depurazione o scarichi illegali, arriva in mare.
Nell’area della Città metropolitana di Cagliari,”fortemente inquinati” i punti alla foce del rio Foxi e nei pressi di via Maiorca in località S’Oru e Mari sempre nel Comune di Quartu Sant’Elena. Dei 10 punti campionati in provincia di Sassari, uno è risultato “fortemente inquinato” e uno “inquinato”. Si tratta rispettivamente del punto alla foce del corso d’acqua di via Garibaldi in località San Giovanni nel Comune di Alghero e del punto alla foce del rio Cuggiani in località San Pietro a Mare nel Comune di Valledoria.
“Una goletta anomala – ha detto Marta Battaglia, direttrice di Legambiente Sardegna riferendosi all’emergenza sanitaria – perché in porto non c’è, come al solito, la barca. Abbiamo dovuto cambiare anche le modalità di azione per dare comunque risultati certi e inattaccabilità”. Per la prima volta quest’anno la Goletta non segue il classico itinerario coast to coast a bordo dell’imbarcazione.
Dopo una settimana di eventi all’insegna di una Goletta virtuale – dal sopralluogo sui luoghi dell’alluvione 2013 a Olbia al webinar sulle nuove sfide del turismo costiero, dal convegno sassarese sulla tutela del Golfo dell’Asinara a quello sui cambiamenti climatici a Cagliari sino all’evento Plastic land di Terralba – la campagna arriva alla conclusione con i risultati dei monitoraggi effettuati dal 14 al 22 luglio scorsi, da volontari e volontarie dell’associazione.
I parametri indagati sono microbiologici (Enterococchi intestinali, Escherichia coli) e vengono considerati come “inquinati” i campioni in cui almeno uno dei due parametri supera il valore limite previsto dalla normativa sulle acque di balneazione vigente in Italia (Dlgs 116/2008 e decreto attuativo del 30 marzo 2010) e “fortemente inquinati” quelli in cui i limiti vengono superati per più del doppio del valore normativo.