di ANNALISA ATZENI
Il Tinello, di vini, cibo contadino e altri nutrimenti (del corpo e dello spirito). Così inizia il nostro progetto, decidiamo di camminare insieme, ci lega l’amore per l’enogastronomia Sarda e per i piccoli borghi, l’atmosfera della cucina della nonna e i tramonti in vigna … storie di cibo, di vita e di vitigni che, storicamente rappresentano l’esistenza dell’uomo, agricoltura e convivialità, tre amici che amano la vita di campagna.
Prima di raccontare di noi, voglio scrivere alcuni versi di Grazia Deledda, tratti dalla poesia “Siamo Sardi”:
Siamo le ginestre d’oro giallo
Che spiovono sui sentieri rocciosi
Come grandi lampade accese.
Siamo solitudine selvaggia
Il silenzio immenso e profondo
Lo splendore del cielo
Il bianco fiore del cisto …
Siamo Sardi orgogliosi e tenaci, così scrivo io, la Sardegna è una terra antica con un immenso patrimonio gastronomico da tramandare, con un’infinità di tradizioni popolari da vivere e una vita di campagna da scoprire, o per meglio dire, da riscoprire!
Il mondo si è fermato per contrapporsi al virus, ma il lavoro contadino prosegue senza sosta, secondo i ritmi stagionali e della natura. Chi vive in campagna lo sa, il lavoro non si ferma mai!
Così come ai tempi dei bombardamenti della seconda guerra mondiale, il paese accoglieva gli sfollati dalle città, diventando per loro un rifugio sicuro, tutti noi che nei paesi abitiamo, in questi mesi di quarantena, abbiamo sentito il privilegio del nostro vivere in campagna.
Sappiamo bene che la città è il luogo dell’economia, dei servizi, dell’università, delle opportunità e del tempo che non basta mai, ma la vicina campagna è il luogo delle radici vitali e imprescindibili anche di molti residenti in città.
Nel nostro Tinello, si parlerà del vino che produciamo e lo si berrà accompagnato dalle pietanze, anche desuete, che nascono dalla tradizione e sono figlie della stagionalità e del territorio, la pasta fresca, fatta a mano, con la semola di grano duro, come da tradizione.
Ci affascina l’idea che i Tinello possa divenire un luogo di partenza di percorsi esperienziali tra vini sani e intriganti, cibo contadino e i luoghi di produzione.
Per iniziare questo viaggio vi racconto brevemente chi siamo:
Annalisa Atzeni: sono nata a Sisini, un piccolissimo borgo della Trexenta. I miei genitori creano un’azienda agricola e a sei anni inizia il mio percorso tra scuola e lavoro nei campi, sempre a stretto contatto con il mondo rurale (massaia, contadina e agrotecnico). Dopo il diploma inizio a lavorare nel settore turistico con la passione per la cucina tipica, ereditata da mia mamma e dalle mie nonne, che mi portano ad essere custode di tanti saperi, prima assorbiti e poi tramandati. Lavoro come cuoca, insegno cucina tradizionale e pane pintau, organizzo eventi enogastronomici. La campagna è la mia casa, le tradizioni e la cultura sarda sono il mio nutrimento, i profumi e i sapori antichi mi accompagnano nel meraviglioso viaggio della vita.
Alessandro Falchi: nato ad Oristano, dopo aver conseguito studi umanistici, si dedica con passione e tenacia al suo grande sogno: divenire un cuoco. Dopo aver frequentato una scuola di cucina, inizia la sua carriera culinaria nelle diverse strutture dell’isola. L’amore e la determinazione per il suo lavoro lo portano a dedicarsi anche alla formazione. Quello che lo caratterizza è una gran voglia di cucinare le materie del proprio territorio e di raccontare attraverso i suoi piatti la sua filosofia di cucina.
Stefano Soi: di Nuragus, dopo gli studi classici a Cagliari e laurea in architettura a Venezia, può esser definito un agricoltore di ritorno che esercita ancora il mestiere di architetto. Le sue radici elastiche gli hanno permesso di andare in giro per il mondo, ma lo hanno sempre riportato nella sua terra dove si è stabilito definitivamente e coltiva il sogno di far evolvere il concetto di agriColtura in agriCultura.Nella sua Nuragus, tra le colline del Sarcidano, insieme alla moglie Evi, da oltre quindici anni ha fondato l’azienda vitivinicola Agricola Soi.Qui produce vini genuini, da vitigni autoctoni, che, dalla cantina in pietra dove nascono e affinano, raggiungono e affascinano un numero sempre crescente di appassionati in Europa e persino oltreoceano.
Annalisa, Alessandro e Stefano, seduti nel tinello, con una tavola imbandita di semplicità con un calice di Nuragus, consapevoli dei tempi difficili, ma sognatori … speriamo in tempi migliori e quando tutto ritornerà alla normalità, saremo pronti per ripartire, ci siamo sostenuti in tempo di isolamento, le nostre telefonate a parlare di ricette dimenticate e di vini da abbinare, in un tempo che ha cambiato il mondo, ma ha fatto crescere in noi la determinazione, di aprire le nostre case di campagna, per condividere esperienze di vita conviviale “rurale”, a Nuragus l’aperitivo è in vigna al calar del sole le cene sotto le stelle, sapori e saperi imbandiscono serate, musica e cultura fanno da cornice, questa è la Sardegna che vogliamo vivere.
La Sardegna ha un sapore speciale, indescrivibile, la cucina della nonna, quella che ci coccola e ci avvolge di momenti indimenticabili, insieme creiamo un’atmosfera unica, la magia delle piccole cose semplici e vere, facciamo largo ai sognatori, vi aspettiamo per condividere la Sardegna con “pani e casu e binu a rasu” … e tanto altro.
Siamo a Nuragus in Via Cucchesi, 1 (SU) nella cantina di Stefano Soi, Agricola Soi, a 73 km da Cagliari, ma siamo disponibili per cene e eventi, in altri piccoli borghi.
Contatti: Annalisa Atzeni cell.: 3200113039;Alessandro Falchi cell: 3899966013;Stefano Soi cell: 3488140084.Il Tinello pagina fb https://www.facebook.com/vinicucinacontadinaealtrinutrimenti
Beautiful
e … un giro perchè no?
meraviglioso, complimenti Annalisa