Secondo pareggio consecutivo per il Cagliari: alla Sardegna Arena contro il Lecce termina 0-0. Partita difficile, come ci si aspettava, contro un Lecce brillante e propositivo. Sia i rossoblù che i pugliesi hanno costruito una serie di occasioni, non concretizzate per l’imprecisione degli attaccanti e la bravura dei portieri. Il Cagliari, che ha dovuto rinunciare alla mezz’ora all’infortunato Nainggolan, ha avuto il suo momento migliore nel finale, quando ha rinchiuso il Lecce nella sua metacampo: il gol però, malgrado gli sforzi, non è arrivato.
Nel Cagliari davanti a Cragno, il trio di difesa è composto da Walukiewicz, Klavan e Lykogiannis; a centrocampo ci sono Ionita, Nandez, Nainggolan, Rog e Mattiello; in avanti, Simeone e Joao Pedro.
Il Cagliari aggredisce subito la partita. Al 10′ punizione di Lykogiannis, alta.
Al 18′ bella combinazione rossoblù, il tocco di Joao Pedro libera al tiro Simeone, conclusione fuori bersaglio. Al 20′ cross di Mattiello per Simeone, che non arriva di testa alla deviazione.
Il Lecce non sta a guardare e nel giro di due minuti crea un paio di situazioni pericolosissime: iniziativa portata da Barak, l’appoggio è per Falco, sinistro radente, Cragno è bravissimo a sventare in tuffo. Poi gran botta di Saponara respinta da Cragno, Babacar controlla col petto in perfetta solitudine, il tiro termina sul palo a portiere battuto. Quindi ancora Cragno è sicuro a bloccare un colpo di testa di Saponara.
Tegola per il Cagliari alla mezz’ora: Ragatzu al posto di Nainggolan, acciaccato. Il Lecce gioca a viso aperto: punizione di Mancosu scagliata direttamente in porta, Cragno mette le mani e devia in angolo.
Cambio anche nel Lecce: l’ex Farias al posto di Falco. Liverani deve ricorrere forzatamente alla panchina al 40′: Calderoni, infortunato, lascia il posto a Rispoli. Gli ospiti in contropiede si rendono ancora pericolosi al 43′, con una ripartenza ben congegnata che fa viaggiare Saponara, il fantasista arriva davanti a Cragno, il destro sfiora il palo.
Al 3′ dei 5′ di recupero chance per Ragatzu: palla vagante controllata all’interno dell’area, controllo e tiro, fuori non di molto, con Gabriel immobile. Azione in pressione del Cagliari al 5′: Joao Pedro scodella per Nandez, cross teso, Simeone ancora una volta non arriva in tempo per la deviazione di testa che sarebbe stata letale. Il tempo si chiude a reti bianche.
Prima azione significativa della ripresa al 52′: cross di Mattiello dalla sinistra, Paz manda in angolo sull’attacco di Joao Pedro. Al 55′ gol annullato a Saponara, chiara la posizione di fuorigioco del fantasista leccese. Al 56′ tiro di Farias, di poco fuori.
Lecce vicino al gol al 58′: penetrazione di Mancosu, assist al centro per Barak, chiuso dai difensori, tiro di Babacar in girata, Cragno salva, poi Mancosu manda sul palo da distanza ravvicinata, ma a quel punto c’era fuorigioco.
Al quarto d’ora, cross di Ragatzu dalla destra, Joao Pedro sfiora di testa ma non riesce ad indirizzare con forza verso la porta di Gabriel.
Zenga passa alla difesa a quattro, gli esterni sono Mattiello e Lykogiannis, con Klavan e Walukiewicz in mezzo.
Al 65′ Farias dalla sinistra fa partire un tiro pericoloso, deviato in angolo da un difensore. La nuova disposizione tattica permette comunque al Cagliari di contrastare meglio la fantasia degli attaccanti leccesi.
Doppia sostituzione tra i rossoblù al 68′: Faragò e Birsa al posto di Mattiello e Ionita. Liverani risponde inserendo Deiola e Majer per Petriccione e Babacar.
Il Cagliari prende in mano le redini delle operazioni: cross di Lykogiannis, respinge di testa Lucioni, stop e tiro di Nandez, alto.
All’80’ progressione di Nandez, apertura sulla destra per Ragaztu, bel cross per Simeone che si alza, ma il suo colpo di testa si perde sopra la traversa.
All’81’ ancora Simeone arriva davanti a Gabriel, destro schioccante, Gabriel respinge in qualche modo.
Ancora una sostituzione nel Cagliari all’84’: dentro Pereiro per Joao Pedro.
All’86’ Farias parte in solitario, evita due difensori e fa partire un gran tiro sul quale Cragno è strepitoso a intervenire in tuffo e mandare in angolo con le punta delle dita della mano destra.
Non succede niente di rilevante negli ultimi minuti: è 0-0.