“L’ULTIMO MAMUTHONE”, UN REGALO CINEMATOGRAFICO DI GIANLUCA MEDAS

di BRUNO CULEDDU

In questi momenti di reclusione forzata il cinema ci permette di evadere in altre realtà, altri mondi, stando comodamente seduti sul divano di casa. Siano quindi benvenute le tante piattaforme di distribuzione digitale che ci aiutano a sopportare la clausura, rendendo fruibile gratuitamente pellicole pubblicate online. Fra le tante offerte spicca quella di Cinecittà Luce Video Magazine che propone “L’ultimo Mamuthone”, un corto animato di Gianluca Medas in streaming gratuito per tutti, grandi e piccoli.

Il film è incentrato su un ragazzino di città, che deve affrontare, con coraggio, prove a lui sconosciute.

L’ultimo Mamuthone – si legge nella sinossi – è parte di un progetto multiforme che ha radici antiche. Questo piccolo estratto ci mostra il piccolo Damiano alle prese con un mistero antico. Lui, ragazzino di città, che ha perduto le radici delle sue origini viene messo davanti ad un mistero antico che lui non conosce. Cominciano in questo modo tutte le avventure del mondo, e quella che si appresta a vivere Damiano non fa eccezione. Bisogna superare un confine, vincere le proprie paure, guardare le cose con occhi diversi. Messo davanti a questa sorpresa  egli prende su di se tutti i segreti di suo padre, e del mondo da cui lui proviene vincendo le sue paure. Il corto è un piccolo viaggio, una sintesi di un lungo racconto,  di una tradizione antica, quella dei Mamuthones di Mamojada che da secoli celebrano il rito del carnevale come era prima del cristianesimo, che riletta in chiave moderna da Gianluca Medas ci spiega che davanti a ciò che non si capisce e ci fa paura bisogna avere coraggio. Damiano capisce che per salvare suo padre, e le persone che ama dovrà indossare una maschera cominciando un viaggio che  lo poterà lontano. Questa opera nel suo piccolo si rivolge ai bambini di oggi invitandoli ad avere coraggio e a non temere mai ciò che non si capisce“.

Il film, prodotto da La Quinta Parete nell’ambito del progetto europeo Culture Lab, ha una durata di 8 minuti.

Gianluca Medas, oltre la regia, ha firmato con Giorgio Binnella e Andrea Fulgheri anche la sceneggiatura. I disegni sono stati realizzati da Giulia Tolino. L’animazione è opera di Michela Anedda e Massimiliano Pinna. Sound e musiche di Romeo Scaccia. Produzione esecutiva di Zena Film.

Gianluca Medas, Regista, narratore, scrittore, attore e autore. Apprezzato cantore dei miti e delle memorie sarde proviene dalla Famiglia Medas, la più antica famiglia d’arte isolana. Gianluca dal 1985 si occupa attivamente di tenere in vita le tradizioni di famiglia innovando temi e mezzi per realizzare  nuovi progetti ispirati dalla cultura popolare. Di particolare importanza è il progetto Paddori, l’ipotesi di una tradizionale maschera sarda..

Tra le manifestazioni da lui organizzate, spiccano la rassegna Famiglie d’Arte, volta a valorizzare la tradizione popolare, e il Festival della Storia. Dal 1989 si dedica ai Contos, narrazioni su canovaccio, che vanta con più di un migliaio di repliche. In particolare, dal 1999, ogni anno, nel cortile del Comune di Cagliari, durante la festa di Sant’Efisio mette in scena la narrazione Su Contu de Sant’Efis.

Dal 1998 collabora con la Fondazione Dessì per la realizzazione di spettacoli tratti dalle opere dello scrittore villacidrese Giuseppe Dessì. Nel 1999 ha curato un intervento artistico-letterario alla premiazione del “Premio Nazionale Alghero Donna di Letteratura e Giornalismo“.

Non si contano le tantissime  collaborazioni e i progetti nel mondo della televisione, del cinema e dell’editoria, tra cui quelle con Danilo Dolci, Otello Sarzi, Enzo Favata, Bepi Vigna, Donato Sartori, Ferruccio Soleri, Giovanni Muriello, Giulio AngioniElio e Le Storie Tese e i Fratelli Mancuso.

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