di ENZO CUGUSI
In questi giorni di quarantena Antonio Damasco responsabile della Rete Italiana di Cultura Popolare mi ha invitato a leggere alcune fiabe che Antonio Gramsci scrisse per i propri figli, ne ho scelto due : I ricci e le mele e Il topo e la montagna. Le leggerò in sardo e in italiano , in diretta sulla Web Radio della Rete : http://www.reteitalianaculturapopolare.org/player/player4.php venerdi 3 e sabato 4 aprile alle 21. Le letture fanno parte del programma “Le parole che curano” ideato da Antonio Damasco. La Rete Italiana di Cultura Popolare è un’associazione di promozione sociale che ha sviluppato sul campo progetti capaci di ascoltare e di affiancare le comunità locali, a partire dallo studio dei riti e delle feste tradizionali, al modo in cui si costruiscono sentimenti di appartenenza o viceversa di estraneità, alle condizioni e risorse di integrazione e inclusione. L’Associazione sardi Gramsci di Torino collabora con la RETE da diversi anni realizzando eventi culturali quali il canto a tenore, letture e spettacoli.
La scelta di una delle favole, “Il topo e la montagna” non è casuale. Scritta nel giugno del 1931, 89 anni fà, ha una valenza ecologista attualissima e indica allora come oggi la strada da percorrere per un futuro migliore : il rispetto della natura, del clima e degli animali .