di CLELIA MARTUZZU
Grazie ai miei lavori pregressi ho avuto modo di incontrare tantissime persone, italiane e straniere e discorrendo con ciascuna di loro riguardo alla loro provenienza, ho constatato che i sardi, più degli altri, manifestano senza vergogna il forte attaccamento alla terra madre!
Persone, alle quali si illuminavano gli occhi al solo sentir nominare l’Isola che giace nel cuore del Mediterraneo. Persone incapaci di recidere il cordone ombelicale che li lega alla Sardegna di cui vanno fiere e la decantano in ogni dove, come capita alla sottoscritta.
Fra le tante persone in cui mi sono imbattuta, ce n’è una che mi ha toccato in particolare! Si tratta di Davide Contu, un batterista della mia città, Iglesias.
La sua passione per la musica è cominciata in tenera età, picchiettando sui fustini del detersivo riciclati dalla madre. Malgrado il talento innato per la batteria, purtroppo Davide non poté prendere lezioni, poiché a quei tempi, la formazione per quello strumento veniva offerta solo dal Conservatorio di Cagliari che lui non poté frequentare. Ma il giovane iglesiente, molto caparbio, non demorse! Durante l’adolescenza si arrabattò svolgendo i lavori più disparati per mettere da parte un gruzzoletto che gli consentÌ di realizzare il suo sogno nel cassetto e acquistare la tanto agognata “drum”. Da allora, Davide non ha mai smesso di picchiettare su quei tamburi e la sua batteria acustica lo segue ovunque, come la sua ombra.
Sono rimasta colpita perché, come me, anche lui nutre un amore spasmodico per la Sardegna. Lui é così innamorato della terra natia che non accontentandosi più di raccontarla ai più in maniera convenzionale, ha escogitato un modo che trasforma il suo sentimento per l’Isola in immagini e le quali abbinate opportunamente a musiche speciali ne svelano i tratti più selvaggi e autentici.
Davide, ha saputo sfruttare la sua passione per la musica e l’ha abbinata all’efficacia e alla velocità dei Social Media per far conoscere a livello globale alcune zone della Sardegna, ancora poco battute dai turisti e mettendo in luce il loro bouquet di attrazioni, capaci di soddisfare i viaggiatori di ogni genere.
Tre anni fa, l’audace quarantottenne che lavora per un’azienda della grande distribuzione, ha ideato un progetto innovativo che crea una connessione emotiva tra la musica e il territorio, mirando a intercettare l’attenzione degli utenti della Rete per attirarli verso la Sardegna. Davide ci ha visto lungo! Oggi i Social Media sono l’ambiente in cui i viaggiatori traggono ispirazione prima di spostarsi e il suo approccio, fatto di musica e immagini, pur lontano dalle tradizionali formule marketing, sta risultando vincente!
Il suo lodevole progetto chiamato “La Sardegna in punta di bacchette” consiste infatti nella realizzazione di video tematici, nei quali Davide si esibisce con la sua batteria in luoghi impensabili. Il drummer iglesiente ha suonato sul faraglione “Pan di Zucchero” di Masua, sulla torretta di “Porto Flavia” di Masua; sulle “Dune di Piscinas” di Arbus, al Tempio punico-romano di “Antas” a Fluminimaggiore, sulla torre Guelfa di Iglesias, sul campanile della “Cattedrale Santa Chiara” di Iglesias; al Complesso Nuragico “Seruci” di Gonnesa, sulle rovine del “Castello Acquafredda” di Siliqua, nel villaggio medievale di Tratalias, giusto per citarne qualcuno…
Mentre produceva il suo primo video: “Sonos in miniera” girato nel 2017, Davide, già pensava ai successivi che ha poi realizzato in collaborazione con il videomaker Sandro Orrù, titolare di “Sardegna Video”. Si tratta di “Maiorum” lanciato in rete a Marzo 2019 e di “Libertade”, uscito invece a Settembre dello stesso anno, che assieme hanno racimolato più di duecentotrentamila visualizzazioni. L’ultimo ha persino conseguito il secondo posto alla Quarantanovesima edizione del Concorso Nazionale di Cinematografica “Villa di Chiesa” tenutosi ad Iglesias.
A breve uscirà il suo quarto video, dove si darà risalto ad altri siti archeologici isolani molto noti, che stupirà come hanno fatto i precedenti, raccogliendo numerosi apprezzamenti.
Visitando la pagina Facebook: “Davide Contu Drummer” è difficile stabilire quale sia il video più impattante. Sono uno più coinvolgente dell’altro! In ciascuno è protagonista la natura selvaggia con la sua incredibile bellezza che offre un ricchissimo assortimento di paesaggi sorprendenti che tolgono il fiato. Sono ipnotizzanti e non si riesce a staccare gli occhi dallo schermo neanche volendo, perché il filmato è un susseguirsi di autentici capolavori naturali che fanno da cornice alle straordinarie opere create dall’uomo. Quando finisce si è tentati di farlo scorrere di nuovo.
Vedendo i siti scelti dal musicista iglesiente per esibirsi, viene da chiedersi, come sia riuscito a trasportarci la batteria. <<Lo devo ammettere, arrivare in alcuni dei siti scelti, come il “Pan di Zucchero” a 133 metri sul livello del mare, non è stato affatto facile! E con onestà la realizzazione di ciascun video è stata alquanto difficoltosa, non tanto per lo sforzo fisico e per i costi, che non sono stati pochi, quanto per la prassi burocratica da seguire per ottenere le autorizzazioni degli enti preposti, fra i quali la Sovrintendenza per i beni culturali per le province di Cagliari e Oristano. Comunque la voglia di far conoscere la mia terra, è più forte rispetto alle difficoltà che si sono presentate via via.>> – asserisce Davide.
Del progetto ingegnoso del drummer iglesiente ne hanno parlato: entrambe testate giornalistiche sarde; i giornali quotidiani di informazione online; le TV e le radio sarde, ma anche qualche rivista italiana.
La 42K, organizzatrice di “Solo Women Run” con le sue diciottomila iscritte, hanno sposato il progetto dell’iglesiente e lo hanno scelto come musicista ufficiale per suonare durante la manifestazione che si svolgerà il 7 Giugno 2020 a Cagliari.
Sono del parere che il suo progetto sia brillante e gli enti coinvolti dovrebbero approfittare di una genialata simile per raggiungere alcuni target di mercato!
Sono consapevole del fatto che i fondi per la promozione turistica a disposizione delle amministrazioni pubbliche siano sempre più risicati, ma mi piacerebbe che il progetto “La Sardegna in punta di bacchette” venisse notato nei “piani alti” e potesse prendere il volo, come merita!
Ben vengano idee strepitose come questa che favoriscono la promozione della Sardegna oltremare.
ciao, Clelia. Interessantissimo. I genio non demorde davanti agli ostacoli. Mi hanno interessato non poco anche i tuoi scritti
Ciao Salvatore carissimo,
Grazie 🙏🏻 Ne sono lusingata 🥰