CORONAVIRUS: CHI CI HA INGANNATO E PERCHE’ LO HA FATTO? STORIA DI UNA PANDEMIA GLOBALE

immagini diverse di un dramma: una paziente guarita e una carovana di mezzi dell’esercito che trasportano i morti della bergamasca

di LAURA BERCIOUX

Fa rumore il silenzio che si ascolta nelle città italiane, un silenzio che si rompe ogni sera tra applausi e canzoni sui balconi, come in una catarsi collettiva. Una quarantena dove tutto diventa distante: l’amore, gli amici, gli affetti sembrano spalmarsi in immagini e video che ci raccontano come siamo, cosa facciamo, dove siamo grazie ai social che sembrano salvarci da questo isolamento forzato. Il coronavirus è pandemia. E’ la morte di tante persone. E’ l’economia di un Paese che si sgretola. E’ non potersi abbracciare, tenersi la mano, restare a casa lontano dai propri affetti, dai propri cari. E’ non vedere gli amici, è non andare più al cinema, a teatro. E’ chiudere le fabbriche. E’ non poter fare la cronista per strada perché puoi ammalarti. E’ una guerra economica che farà crescere i più forti di sempre. E’ la foto dell’infermiera stanca dopo 24 ore accanto ai malati in terapia intensiva. E’ la fine del nostro mondo o l’inizio di una nuova era? Non lo so. Fa rumore il silenzio come quello delle immagini della Cina che sono oggi anche le nostre: immagini spettrali che guardavamo come Blade Runner pensando che non sarebbe mai accaduto anche a noi. E invece sì. Ci siamo sbagliati o qualcuno ha volutamente taciuto? Perchè ci hanno ingannato? Perchè lo hanno fatto? Non era influenza, era un virus letale. Ma chi ci ha guadagnato? I Bond? Gli otto uomini più ricchi al mondo? Un complotto per la Via della Seta? Chi? Quando è arrivata la notizia dalla Cina, da Wuhan, il “virus” non sembrava quel mostro che il mondo conosce eppure i casi di contagio a Wuhan salivano vertiginosamente: chiudevano tutto, la legge marziale si imponeva all’intera popolazione. Adesso siamo in pieno contagio e l’Italia, dopo il decreto che ha messo l’intero paese in quarantena a casa e in zona rossa. Si è lasciata però sfuggire migliaia di persone arrivate dal nord in Sardegna, in Sicilia, in Puglia, in Calabria, mettendo a rischio con altri possibili contagi. Perché questa gestione? E chi garantisce che siano a casa, in quarantena? Mica hanno il braccialetto elettronico o hanno fatto il tampone?

Trump che per ammettere che si trattasse di pandemia e soltanto dopo le dichiarazioni dell’OMS, ha dovuto chinare il capo e mettere in campo soldi e provvedimenti mentre appena insediato, ha subito distrutto l’Obamacare. Poi abbiamo l’inglese, quello che sposa la teoria dell’immunità del gregge che farà tanti morti “e poche pecore per il cachemire”. Ha ragione Flavio Pagano, giornalista e scrittore, quando afferma “L’Inghilterra ha scelto la via darwiniana perché non ha alternativa: ha un sistema sanitario allo sfascio, e non potrebbe mai fare quello che sta facendo la Lombardia. Quindi, piuttosto che ammettere una così grave e umiliante debolezza, Boris “pel di banana” ha scelto di scimmiottare Churchill e ha annunciato lacrime, sangue e vittoria finale. In pratica, in termini di comunicazione, ha scelto di difendere e valorizzare a oltranza l’immagine del paese, cosa decisiva in questo frangente e grande punto debole dell’Italia. Noi continuiamo a sbagliare tutto su questo piano, sempre pronti ad auto denigrarci e a trasformare in immagine internazionale negativa persino i nostri eccezionali punti di forza. E smettiamola noi italiani di presentarci al mondo come i padri della pizza, perché siamo i padri della scienza, del diritto, dell’arte, della cultura della Civiltà occidentale. Dopo di che, se vogliamo evitare che gli avvoltoi della finanza facciano man bassa per la terza volta in quarant’anni dei gioielli della nostra industria, cominciamo a comportarci come pel di banana anche noi, e mostriamoci compatti, forti”. E cosa fa la Francia di Macron? Prova ad allinearsi con l’Italia mentre Spagna mette tutti in quarantena. E la Russia? Tutto tace. Indagherà il KGB?

Invece la Cancelliera Angela Merkel, guarda caso, ha subito finanziato le aziende senza badare a spese mentre l’arcigna Lagarde ha sposato la linea dei falchi tedeschi su spread e tassi d’interesse dichiarando qualche giorno fa “che non è questa la funzione della BCE” facendo crollare la Borsa di Milano. Qualche giorno dopo però ha ritrattato. Ma oramai il danno è stato fatto. A questo punto mi sovvengono ragionevoli dubbi: premesso che l’Italia potrebbe essere autosufficiente, allora perché restare in Europa? E perché i soldi dei corrotti, delle pensioni d’oro non si investono per la Sanità, aiutando realmente la gente che tra poco non potrà pagare neanche le bollette? La corruzione: un cancro. Pensate al caso che ha sottratto 70 milioni di euro pubblici alla sanità lombarda, con un 25% per finanziare i piaceri di Formigoni & Friends. I politici che oggi lodano i nostri medici, hanno tagliato i fondi alla Sanità Italiana, la stessa Sanità che sta fronteggiando la pandemia con grande sacrificio dando lezione al mondo, con la Cina, come si affronta una pandemia come questa. I Governi hanno speso miliardi in armamenti, e adesso quali armi hanno acquistato per il coronavirus? Le armi, quelle vere, ce l’hanno i medici che sono impegnati a salvare vite umane dal virus letale e gli scienziati, che nel mondo fanno ricerca per l’umanità. Commenta il professore Antonio Giordano dello Sbarro Institute di Philadelphia: “Descrivere la situazione che stiamo vivendo come “pandemica” non cambia la valutazione dell’Organizzazione Mondiale della Sanità rispetto alla pericolosità del coronavirus. Non cambiano le precauzioni che le popolazioni stanno seguendo né le politiche di contenimento del contagio messe a punto dai vari Stati consistenti, principalmente, nell’isolamento dei soggetti infettati ed in quarantena. Il fine è limitare la diffusione del contagio oltre che ridurre l’impatto sui sistemi sanitari dal momento che i pazienti necessitano di un’assistenza continua e specifica.

Ad oggi, purtroppo, nessuna molecola è stata registrata per il trattamento del coronavirus anche se i ricercatori di tutto il mondo stanno studiando le possibili terapie per combattere questa infezione. Allo stato, diversi i farmaci offrono buoni risultati: un farmaco usato per la malaria, un retro virale usato per l’HIV, infine, il Tocilizumab che sembra ottenere maggiore efficacia nel trattamento sia per la sua capacità di ridurre la carica virale, sia rispetto ai parametri relativi alle funzionalità polmonari. La Cina ha approvato l’uso di questo farmaco; la casa farmaceutica Roche lo ha distribuito gratuitamente, e partendo da Napoli il Tocilizumab è utilizzato, con buoni risultati, anche in altri ospedali italiani. Tuttavia, su gravi polmoniti associate su basi immuni e agenti virali, questo farmaco neutralizza la proteina 6 che rappresenta il veicolo dell’infezione polmonare con la conseguenza di non combattere “a monte” il coronavirus, ma risultando, di fatto, efficace sui suoi effetti”. Enrico Bucci ricercatore in team con il professor Giordano ha spiegato: “Il nuovo virus originario di Wuhan è il terzo coronavirus che ha fatto il “salto” dagli animali all’uomo; abbiamo assistito alla SARS, che ha infettato 8000 persone tra il 2002 e il 2003 e ne ha uccise 775; e, poi il coronavirus del Medio Oriente, la MERS, che dal 2012 al 2019 ha contato 2.500 casi e 858 morti, principalmente nella penisola arabica “. Il Consiglio dei Ministri ha varato il “decreto Cura Italia” con le misure economiche per fronteggiare l’emergenza coronavirus. In campo aiuti per medici, lavoratori, famiglie e imprese, un’iniezione di sostegno all’economia da circa 25 miliardi. Voci di corridoio sostengono però che si tratti di un “decreto lotteria” non “un’emergenza” perchè non ci sono i soldi per tutti. Come sopravviveremo?  Restiamo a casa e, passata la tempesta, potremo dichiararci naufraghi approdati su una nuova terra. Un nuovo inizio, un mondo nuovo.

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