di ANTONIO CARIA
Ritorna l’appuntamento con “In sos Logos de Angioy”, i percorsi di turismo identitario promossi dall’Istituto di Studi e Ricerche “Camillo Bellieni” di Sassari.
Il primo appuntamento del 2020 è in programma domenica 8 marzo a Porto Torres dove, grazie anche alla collaborazione dell’Amministrazione comunale, sarà possibile permetterà di conoscere storie e personaggi che caratterizzarono uno dei momenti più difficili per Giovanni Maria Angioy: la constatazione amara del fallimento dei moti antifeudali e la fuga inevitabile dalla sua terra.
Ad accompagnare i partecipanti alla conoscenza dei siti saranno il ricercatore Antonello Nasone, l’archivista Stefano Alberto Tedde e l’archeologa Giuseppina Ruggiu.
Un approfondimento sarà dedicato a una delle figure più ambigue che abbiano circondato Angioy nei giorni della fuga, quella di Salvatore Tramma, di origini campane, la cui vicenda è delineata negli atti del voluminoso processo contro i rivoltosi.
Il raduno è previsto per le 9.30 nella chiesa di San Gavino a mare Seguirà la visita guidata nel luogo di culto e negli ipogei adiacenti, mentre alle 10.30 è in programma l’arrivo alla Torre aragonese che sorge nel porto della città.
Dalle 12.00 sarà possibile visitare la basilica romanica di San Gavino. Alle 13.30 si terrà il pranzo al sacco presso la “Casa delle associazioni”. La partecipazione è aperta a tutti previo pagamento di un ticket, dimezzato per i residenti a Porto Torres.