L’INIZIO TRAVOLGENTE DELLA SARTIGLIA 2020 DEL GREMIO DEI FALEGNAMI

di GIAN PIERO PINNA

La Sartiglia del Gremio dei Falegnami che si è ad Oristano, sembrava promettere un esito senza precedenti, infatti, nelle prime tre discese alla stella, da parte della pariglia del Capo Corsa, Cristian Matzuti, ci sono stati tre centri in successione, di cui uno è valso la stella d’oro, al vice Capo Corsa, Andrea Cinus, avendo già conquistato la stella d’argento domenica scorsa, la terza stella d’argento, invece, è andata al terzo componente, Graziano Pala.

Il Componidori del Gremio di San Giovanni e i suoi aiutanti, questa volta sono rimasti a bocca asciutta.

Alla settima discesa, ha fatto il quarto centro Alessandro Crobu, premiato con la stella d’argento dall’Arcivescovo di Oristano, monsignor Roberto Carboni e alla nona discesa, quinto centro e stella d’argento per Alessandro Scanu, premiato dal Prefetto di Oristano.

Visto gli inizi, tutti si aspettavano una Sartiglia senza precedenti, considerato che quasi sempre, il martedì i risultati migliorano, per il fatto che i cavalieri si sono già rodati la domenica.

L’anno scorso, per esempio, nella Sartiglia del martedì, il Gremio di San Giuseppe, aveva quasi  eguagliato il record di stelle centrate nel 2011, che erano state 26, con un bottino di 25 bersagli, dopo 93 discese complessive alla stella, 91 con la spada e 2 con su stoccu; un risultato spettacolare che aveva umiliato il Gremio di San Giovanni che si era fermato a solo 11 stelle centrate.

La giostra, iniziata molto bene per i falegnami, però, ha subito un inaspettato rallentamento e per  conquistare la sesta stella, hanno dovuto aspettare la ventitreesima discesa, quando è andato a bersaglio Alessio Piras che ha ricevuto la meritata stella d’argento dal componente del direttivo del Gremio, Antonio Mugheddu.

Trascorrono pochi minuti e fa il settimo centro Claudio Tuveri, premiato dal Questore di Oristano.

L’ottava stella la conquista Francesco Loi alla ventinovesima discesa. Altro lungo intervallo, quindi, nono centro ad opera di Renzo Mura. Trascorrono una manciata di minuti e arriva anche la decima stella ad opera di Pietro Putzulu. In rapida successione c’è anche l’undicesimo centro ad opera di Paolo Pippia, che avendo vinto la stella d’argento domenica, si aggiudica la seconda stello d’oro della giornata.

La dodicesima stella, è appannaggio dell’amazzone Antonella Rosa. Fabio Chessa, invece, conquista la tredicesima stella alla discesa numero 60.

In rapida successione ci sono i centri di Danilo Crobu, a cui viene appuntata la stella d’oro perchè ha fatto centro anche domenica; Carmen Murru, premiata dalla Priorissa del Gremio e Roberto Volturo e le stelle conquistate dal Gremio dei Falegnami, sono 16.

Il finale è in crescendo e nelle ultime discese, fanno centro Aldo Dolenz e Massimo Ramini ed chiusura con un bottino di 18 stelle in 83 discese complessive.

Si chiude alle 17 con le spade, col Cumponidori Cristian Matzuzi e il suo terzo assistente Graziano Pala, che fanno gli ultimi due tentativi con su stoccu di legno, entrambi andati a vuoto.

Sa Remada, col mazzo di viole, eseguita da Su Cumponidori, sdraiato sul dorso del suo cavallo, conclude anche questa edizione della corsa alla stella, che sicuramente verrà ricordata con un certo compiacimento dal Gremio di San Giovanni, perchè questa volta sono riusciti a conquistare più stelle dei loro eterni rivali del Gremio di San Giuseppe.

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