di ROBERTA FOIS
C’è un angolo nella Spagna nord-occidentale dove si respirano i profumi della Sardegna. Lì, nella città portuale galiziana La Coruña, è possibile gustare culurgiones, seadas o gnocchetti alla campidanese accompagnandoli con un buon vino o una birra nostrani. Nelle vie del centro infatti, gli oristanesi Marco e Antonio Miscali nei loro Ayò Pasta bar e Ayò tapas hanno portato i sapori dell’isola.
«Mio fratello Marco, 30 anni, ha conosciuto una ragazza a Segovia, dove lavorava. Lei è di La Coruña e quando dopo aver terminato gli studi all’università ha deciso di tornare a casa, Marco l’ha seguita – ha spiegato Antonio Miscali, 33 anni –. Io a quei tempi lavoravo a Londra, ma poi ho deciso di raggiungere Marco e di rimanere con lui in Spagna». Era il 2016 quando i due fratelli sardi hanno deciso di trasferirsi stabilmente nella città galiziana. «Dopo due anni di esperienza a La Coruña, sempre nel campo della ristorazione, ci siamo accorti che mancava qualcosa di autenticamente italiano e così il primo giorno di agosto del 2018 è nato Ayò Pasta bar – prosegue Antonio Miscali –. Abbiamo poi cavalcato l’onda del primo locale e lo scorso aprile è arrivato Ayò tapas». Affiancati da quattro dipendenti, Antonio e Marco, rispettivamente chef di cucina e maître di sala, si occupano in prima persona dei loro due locali dove accolgono anche stagisti provenienti dalle scuole alberghiere di tutta Italia.
Il primo nella Rúa Alta e il secondo in Calle de la Franja del centro di La Coruña, Ayò Pasta bar e Ayò Tapas sono i locali diventati un punto di riferimento dove poter assaporare l’ottima cucina italiana preparata con passione dai ristoratori oristanesi. «Ayò Pasta bar non è il classico ristorante ma un bar italiano dove si produce la pasta italiana. Abbiamo all’interno del locale un piccolo pastificio dove prepariamo la pasta lunga, corta e ripiena del nostro menù tra cui ci sono anche i culurgiones, i ravioli e gli gnocchetti – spiega -. In Ayò tapas proponiamo la stessa carta ma adattata al pubblico spagnolo e quindi in formato tapas, per un pasto veloce». Con i suoi sei tavoli in legno e le sedie colorate, Ayò Pasta bar è un locale accogliente dove l’atmosfera familiare è sottolineata anche dalla presenza di un tavolo comune pronto ad ospitare dieci persone. Tavoli alti e sgabelli rendono invece Ayò tapas il posto perfetto in cui gustare un ottimo aperitivo italiano, una novità per La Coruña.
Il segreto del successo che i due ragazzi hanno ottenuto con il loro entusiasmo e la loro professionalità sta anche nella scelta delle materie prime dei piatti che propongono ai clienti, molte delle quali vengono importate proprio dalla Sardegna. Farina, semola, affettati e formaggi (tra cui anche il pecorino) arrivano dall’isola e si fondono con i prodotti della cucina gallega regalando al palato l’esperienza di sapori unici e innovativi. Sardegna e Italia spiccano anche nella scelta delle bevande compreso il caffè; vini di note cantine sarde tra cui Argiolas, Su’entu e Contini affiancano nella carta quelli italiani e spagnoli e alle birre isolane, tra cui la centenaria Ichnusa, si aggiungono altri tra i più amati marchi italiani come la Moretti e la Peroni e la Nastro Azzurro, queste ultime due anche alla spina.
Se tra i piatti più amati e richiesti senza dubbio ci sono la carbonara e l’arrabbiata ma sono tanti i piatti che tengono alta la bandiera tricolore del menù. Dalle lasagne alle bruschette, dagli gnocchetti al classico spaghetto al pomodoro fino agli gnocchi di patate e ai culurgiones. Tutte le portate sono curate nell’aspetto e nel gusto, come impone l’arte culinaria di questi tempi. «Su prenotazione prepariamo il maialetto al mirto, rigorosamente sardo, la spigola e l’orata alla vernaccia. Questi ultimi, che per noi sono dei grandi classici, a La Coruña sono quasi sconosciuti – racconta Antonio Miscali–. Siamo poi rimasti stupiti dal discreto successo dell’insalata di polpo fredda. L’abbiamo proposta nonostante qui uno dei piatti tipici sia proprio il polpo alla gallega e siamo soddisfatti della riuscita del nostro azzardo». Dalla Sardegna arrivano anche i dolci della tradizione. Seadas, zippole, chiacchiere e amaretti sono solo alcuni dei più golosi preparati e serviti nei locali dei fratelli Miscali.
Divertiti dalla licenza gastronomica che vede aggiungere impropriamente la panna nel famoso piatto italiano, Marco e Antonio lo scorso anno hanno indetto la “Giornata internazionale contro la panna nella carbonara” che si celebra il 25 di ottobre. L’idea, nata con ironia, non ha tardato a portare la luce dei riflettori sui due ragazzi. Tante le testate giornalistiche e le radio locali, tra cui La Voz de Galicia e Intercoruña, che, incuriosite, si sono interessate alla loro avventura in terra spagnola.
Entrambi da sempre nel mondo della ristorazione Antonio e Marco coltivano anche altri interessi. «La mia più grande passione è la cucina ma mi piace anche dipingere e adesso sto portando avanti un progetto di pittura minimal decorativa – conclude Antonio Miscali –. Marco invece è appassionato di musica hip hop e rap. Fa parte di gruppo musicale sardo, i Kantina Staff, e stanno per uscire con un nuovo disco».