NELLA BIBLIOTECA DELL’UNIVERSITA’ DI SASSARI PER LA PRESENTAZIONE DEL LIBRO DI POESIE DI GAVINO PUGGIONI “PENSIERI IN VOLO”

di PIER BRUNO COSSO

Entrano i violini. Volano i toni altissimi che vibrano come un lamento dolcissimo. Ecco, lamento dolcissimo, quasi un ossimoro musicale.

Il suono del quartetto di archi invade la sala come cascate di luce, ma sempre con qualcosa di ombroso. Musica che ti bagna, come un sole di primavera filtrato dalle fronde di un bosco. Primavera: rinascita. La musica può. Luci e ombrosità, la vita in immagini. La musica può.

Mozart e Schubert, sublimi, ma come se non lo fossero. I quattro musicisti lo sentono interiormente, si vede da come vibrano gli archetti che all’improvviso volano verso l’alto, tutti insieme. Loro lo sentono e ce lo fanno vivere.

Ma poi arrivano i versi del poeta.

Nella sala affollata le parole compongono quadri, o immagini reali. Autunno, estate, passione e paura di vivere: tutto nelle pagine del libro di poesie che stanno presentando stasera.

Venerdì 24 gennaio, siamo nella Biblioteca Universitaria di Sassari, alla presentazione dell’ultimo libro di poesie di Gavino Puggioni: “Pensieri in volo (a cura di Emilia Fragomeni)”. Perché è proprio questo personaggio, così di spicco nella cultura italiana, che ha curato l’edizione del libro.

Musica importante e poesie importanti: accostamento perfetto. Serata magica.

Gavino Puggioni è un grande scrittore e poeta, pluripremiato e riconosciuto a vari livelli letterari. Le due bravissime relatrici, Loredana Cicu e Donatella Sechi, con “Pensieri in volo” parlano della sua opera più matura. Parlano di metafore centrali, rispetto ai sentimenti che esprimono, e di figure retoriche che avvolgono, trasportano con leggerezza, chi si avvicina alle poesie. Raccontano di una crescita in quelle pagine. Una crescita pagata con un percorso anche sofferto. Ma l’eccezionalità dei suoi versi è la normalità della sua poesia.

Perché è normale che il poeta maturi col tormento, e che nei passi avanti, nelle pagine avanti, sia in qualche modo più consapevole della pienezza della sua forma espressiva. Anche del suo struggimento. Raggiunga slanci più alti per tutte le parole, e per la vita, che ha incontrato per la strada. E Gavino Puggioni, nel suo ultimo libro, è tutto questo.

Non c’è tempo di placare le emozioni dei versi che bisogna chiudere ancora gli occhi perché entrano i violini. Ancora, attesi, sospirati. La giusta sottolineatura, il giusto controcanto emozionale, a quei versi.

Bravissimi, per le emozioni che ci hanno donato, i quattro musicisti del Quartetto Elipsis, Alessandro Puggioni (figlio del poeta Gavino), Alessio Manca, Gioele Lumbau e Francesco Abis.

Serata notevole, con tanti contenuti, alla Biblioteca Universitaria, con Viviana Tarasconi che ha coordinato un evento perfetto, che ci ha arricchito tutti.

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2 commenti

  1. Gavino Puggioni

    Grazie dal cuore, Pier Bruno. Una bellissima sorpresa,.Le tue parole
    mi inorgogliscono e fanno di te un amico ancora più caro. Ti abbraccio.
    Gavino

  2. Viviana Tarasconi

    La Biblioteca Universitaria di Sassari appartiene al MIBACT non è dell’Università degli studi di Sassari. Comunque un bellissimo articolo. Grazie mille.
    Viviana Tarasconi

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