La Sardegna con il Coro e l’Orchestra del Teatro Lirico di Cagliari conquista la ribalta internazionale. Sarà proiettato il 23 gennaio in prima mondiale in California, al festival cinematografico di Santa Barbara, “The Oratorio”, il documentario che vede protagonista e ideatore Martin Scorsese, il celebre regista statunitense naturalizzato italiano. Prodotto dalla Provenance Productions di New York per la regia di Jonathan Mann, racconta la riscoperta e prima esecuzione moderna, ad opera del Lirico di Cagliari, del concerto “Oratorio for the Benefit of the Orphan Asylum” (1826).
“Il programma, che ebbe all’epoca come solisti Maria Malibran e suo padre Manuel Garcia, è stato eseguito il 16 ottobre 2018 nella basilica di Old St Patrick a Little Italy da Orchestra e Coro del Teatro, diretti da Donato Renzetti, nell’ambito del progetto di internazionalizzazione della Fondazione da me realizzato negli anni del mio mandato col sostegno della Regione Sardegna e del Mibac”, spiega Claudio Orazi, allora sovrintendente e ora alla guida del Carlo Felice di Genova.
Dello spartito si
erano perse le tracce, ma si è riusciti a ricostruirlo e riproporlo nella sua
interezza quasi 200 anni dopo. Scorsese rievoca gli anni in cui da piccolo
frequentava quella parrocchia, partecipava al coro della chiesa, per poi
diventarne benefattore. Il progetto di internazionalizzazione del Lirico è
culminato con la produzione dell’Ape musicale – prima opera italiana destinata
al pubblico americano – di Lorenzo Da Ponte, librettista di Mozart e fine uomo
di cultura, “figura cardine nell’instaurazione dei rapporti culturali tra
Italia e Stati Uniti – aggiunge Orazi – ‘The Oratorio’ celebra questo antico
legame”.
Proprio nella cattedrale di Saint Patrick furono
celebrati i funerali di Da Ponte. Un’altra coincidenza significativa, che
“come in un melodramma – sottolinea il sovrintendente – intreccia i
destini degli artisti italiani che hanno dato lustro al Belpaese in terra
americana”. Esprime la sua soddisfazione Nicola Colabianchi, attuale
sovrintendente a Cagliari: “Questa ribalta internazionale è motivo di
orgoglio, risultato di un’attenzione verso uno sguardo più universale”.