UN VIAGGIO DALLA SARDEGNA ALL’AMERICA LATINA: CONCERTO DI NATALE CON IL GRUPPO MUSICALE “DULCE DE LECHE” PER I SARDI DI ZURIGO

di RENZO SCANU

Per la prima volta il consueto Concerto di Natale organizzato dall’ Associazione Culturale Sarda “Efisio Racis” di Zurigo, con la collaborazione della Federazione dei Circoli Sardi in Svizzera e con il patrocinio e il contributo della Regione Autonoma della Sardegna, ha avuto luogo nella grande sala del Quartierzentrum Aussersihl di Zurigo. La struttura si è rivelata idonea per le manifestazioni organizzate dal nostro circolo e quindi resterà sicuramente un punto di riferimento per le prossime attività in programma. Lo spettacolo che è stato proposto quest’anno aveva una formula particolare che ha stimolato la nostra curiosità.

Il “dulce di leche” normalmente è una crema dolce a base di latte e zucchero tipica dei paesi del Sud America ma da oggi in poi, ogni volta che sentirò questo nome, invece di quel nettare, mi tornerà in mente la magica serata che abbiamo passato in compagnia di tre formidabili musicisti che sono giunti direttamente da Cagliari per deliziarci con la loro musica senza frontiere.

La bravissima Claudia Giua, figlia d’arte, accompagnata da Pietro Paolo Ignazio Calaresu alla chitarra acustica e da Maria Giovanna Cardia al violoncello, è la vocalist del trio che si nomina giustappunto “Dulce de Leche”, un gruppo acustico che sperimenta un repertorio di musica popolare e cantautoriale di paesi dell’America Latina come Argentina, Messico, Cile e Colombia senza dimenticare però le loro origini sarde.

L’obiettivo del gruppo è condividere e coinvolgere il pubblico nella propria passione per la cultura e le diverse tradizioni musicali dell’America Latina portano sul palcoscenico brani dei suoi più celebri interpreti, autori e cantautori.

Con una leggerezza disarmante, la Giua ha preso per mano il folto pubblico, non solo sardo, che ci accompagna puntualmente nell’ultimo appuntamento dell’anno e l’ha guidato in un viaggio immaginario tra la Sardegna e l’America Latina seguendo le vicissitudini di Teresina, una dolce ragazza sarda che è alla ricerca della sua dimensione artistica.

La prima parte comprendeva canzoni sarde conosciutissime come “Carrasecare” e “Non Potho Reposare” ma anche una rielaborazione in lingua sarda del classico di Leonard Cohen “Alleluja”. Approdati in Sud-America il trio ci ha proposto poi sette brani cantati in spagnolo, dove la Giua ha potuto sfoderare tutta la sua grinta latina. Nel finale si è ritornati di nuovo in Sardegna con due brani a carattere natalizio che hanno concluso in bellezza questo riuscitissimo concerto che il concentratissimo pubblico ha seguito in un silenzio quasi religioso.

Dopo il concerto, tutti i partecipanti hanno potuto assaporare una fetta di Panettone e scambiarsi gli auguri di buon Natale e buon Anno Nuovo con un bicchiere di ottimo vino sardo durante l’aperitivo offerto dalla direzione del circolo.

Questa manifestazione conclude in bellezza un anno molto intenso per i Sardi di Zurigo. Gli eventi che sono stati programmati hanno procurato grandi soddisfazioni e hanno confermato che ci si sta’ muovendo nella  giusta direzione.

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Un commento

  1. Auguri più cari di Buone Feste e di un Nuovo Anno 2020.

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