Lo scrittore Giuseppe Corongiu ambasciatore della lingua sarda alla Bilingual Fair, la Fiera del Bilinguismo che si è svolta a New York, alla Fordham University School, sabato 24 novembre. L’autore della raccolta di racconti «Metropolitània» è stato selezionato per iniziativa del circolo Shardana di New York. Lo studioso, nato a Laconi e portavoce del Coordinamentu pro su Sardu Ufitziale, ha rappresentato la Sardegna nel panel dedicato alle lingue di minoranza insieme al bretone, catalano e alsaziano. Con la collaborazione dell’Istituto Fernando Santi, era previsto un incontro con operatori culturali locali sul tema della letteratura in sardo durante il quale Corongiu ha presentato anche il suo ultimo lavoro edito dalla Palabanda edizioni di Cagliari. I racconti di Corongiu si distaccano dai cliché antropologici per affrontare vicende fantascientifiche, tecnologiche, erotiche e la attualità del mondo giornalistico, burocratico e politico sardo. «Lo scopo della nostra iniziativa – ha detto Giacomo Bandino, responsabile dell’Associazione “Shardana” – è quello di valorizzare la Sardegna attraverso la sua lingua in un ambiente cosmopolita di livello mondiale dove la presenza dei sardi, all’interno delle comunità italo americane ha un forte peso culturale».
Per Pierpaolo Cicalò, dell’Istituto Santi, «l’iniziativa riveste un carattere di primaria importanza per le politiche culturali che coinvolgono in prima persona il lavoro delle associazioni dei sardi nel mondo». Giuseppe Corongiu, 54 anni, dirigente pubblico e giornalista, è attivo da decenni sul fronte della valorizzazione della lingua. È stato il primo direttore dell’Ufficio Linguistico regionale dal 2006 al 2014. Ha pubblicato numerosi saggi tra cui nel 2006 «Pro una limba ufitziale» e nel 2013 «Il sardo una lingua normale». Di recente il suo originale esordio nella narrativa.