La sua passione sono i rapaci. Ma in generale le sue prede, fotografiche, sono tutti gli animali selvatici. Come testimonia uno degli scatti più belli di Daniele Lorrai, quello che ritrae un muflone in mezzo alla neve. Le immagini della Sardegna più nascosta, lontana dal mare e dalle località turistiche più famose, in una mostra a Milano dal 15 novembre al 9 dicembre. Wunderkammer Visionnaire ospita “Wild Mediterranean Island”: un viaggio attraverso la lente del 35enne fotografo sardo.
Passione, lunghe ore di appostamenti e attesa, un occhio per lo scatto perfetto. E poi finalmente l’incontro con chi vive libero in mezzo a boschi e montagne per cogliere un attimo di vita, uno sguardo. Lorrai ha maturato la sua passione per la fotografia e gli animali selvatici fin da bambino: prima le gite col padre appassionato di pesca alla trota tra i torrenti del Gennargentu, della Barbagia dell’Ogliastra e dell’alta Baronia. Poi “il ripasso” a casa e a scuola a divorare libri di fauna selvatica ed etologia animale.
A 16 anni le prime riprese con una videocamera, a 20 i primi appostamenti nelle zone più remote della Sardegna, habitat ideale per animali che magari non hanno mai visto l’uomo. Passione che diventa professione. E per Lorrai arrivano i primi riconoscimenti. Come il quarto posto, ma primo assoluto nella categoria volatili, nel concorso internazionale Oasis web contest 2015. E ancora quarto posto con menzione d’onore al Golden Orchid international photo awards.