di LUCIANO CADEDDU
Per iniziativa del ‘Circolo Ichnusa’ di Madrid, il 10 ottobre è stato presentato, nei bei locali della libreria ‘El olor de la lluvia’, in Calle de Las Maldonadas, una centralissima zona della capitale spagnola, l’ultimo romanzo scritto dal giornalista Ottavio Olita, dal titolo ‘Il costo della verità’.
La presentazione è stata curata dallo stesso presidente del ‘Circolo Ichnusa’ Gianni Garbati il quale ha sottolineato il particolare valore del romanzo nel campo dell’impegno civile, così come magistralmente descritto dal presidente dell’associazione ‘Libera’, don Luigi Ciotti, nella prefazione al libro.
Protagonista del romanzo è una famiglia sarda, di Silanus, alle prese con le scelte drammatiche da fare dopo l’uccisione del capofamiglia, Marco Carboni, sindacalista assassinato in Calabria mentre tentava di trovare una soluzione per una complicata vertenza operaia. Nella sua operazione di mediazione viene a scoprire in qual modo la criminalità organizzata calabrese – la ‘ndrangheta’ – utilizzava la base operativa del porto di Gioia Tauro per estendere la sua presenza in altre regioni italiane e in altri Paesi europei. Quando sta per raccontare ai magistrati quel che ha saputo, viene assassinato.
L’inchiesta giudiziaria sul delitto non approda a nulla, a causa di omertà, depistaggi, versioni calunniose.
Sette anni più tardi, per volontà di un fratello della vittima, Paolo, viene avviata un’indagine privata perché almeno si sappia la verità sul perché e su chi avesse deciso quell’omicidio. Padre, figli, vedova di Marco Carboni sono immediatamente coinvolti e vogliono che l’inchiesta, affidata ad un avvocato amico personale dei due fratelli Carboni, venga avviata. Lo zio Peppuccio, un po’ per paura, un po’ per acquisire subito i trentamila euro che Paolo, in punto di morte, ha lasciato in eredità perché si conduca l’inchiesta – a patto che la famiglia sia d’accordo -, è apertamente contrario.
L’indagine sul campo, condotta dal capitano dei carabinieri Gino Murgia riesce a risalire alle ragioni vere di quel delitto, ma quella verità scoperta non riesce a diventare ‘verità giudiziaria’ a causa del pesante intervento della ‘ndrangheta’.
Dopo aver fatto una rapida sintesi della trama Gianni Garbati ha voluto chiedere all’autore del romanzo la finalità vera del suo lavoro.
“Ho scritto ‘Il costo della verità’ perché sono sempre più colpito dai drammi che vivono le famiglie di quegli ‘eroi civili’ del quotidiano che si battono per il miglioramento della vita delle comunità, ma che per quel loro impegno subiscono intimidazioni, violenze, attentati, fino ad omicidi, e vengono ignorati dalle istituzioni. Per le vittime del terrorismo o delle mafie, se non si arriva ad un pronunciamento della magistratura, ad una sentenza definitiva, quell’impegno tanto importante non ottiene alcun riconoscimento. Perché per concedere cavalierati o commendatorati servono segnalazioni di lobbies o gruppi di potere, mentre le istituzioni ignorano o dimenticano questi eroi del quotidiano?”.
Sulla relazione di Gianni Garbati e sulle risposte di Ottavio Olita si è aperto un intenso dibattito al quale hanno preso parte giornalisti, operatori radiofonici, cittadini e l’incontro, grazie anche al rinfresco post presentazione organizzato dal ‘Circolo Ichnusa’, si è protratto a lungo, finché il titolare della libreria ha fatto notare che non era più possibile tenere aperto il locale perché si era andati ben oltre l’orario di chiusura.
Una bella serata di confronto, di riflessione, di scambio di opinioni nell’ambito delle molte iniziative che il ‘Circolo Ichnusa’ conduce – grazie all’instancabile attività del suo presidente – per far conoscere in Spagna la realtà sarda attraverso la sua storia, la sua cultura, i suoi scrittori, i suoi artisti.