di PAOLO ARMOSINI
Sofia, settembre 2019; siamo qui a parlare del talento calcistico di Francesco Todor Calia anno 2008 e della sua “crescita“ calcistica e che continua a imporsi oramai, non più come una semplice promessa ma come una realtà nel panorama calcistico giovanile bulgaro; è notizia di qualche settimana il trasferimento di Francesco dal PFK Levski Sofia nel quale ha militato per quasi tre anni, al blasonato CSKA Sofia. Trasferimento non casuale viste le ottime prestazioni a suon di goals di Francesco nei campionati nazionali giovanili e nei tornei europei dove dal 2017 Francesco continua a riscuotere successi e consensi dagli addetti ai lavori, ricordiamo la partecipazione ai tornei internazionali in Germania, la partecipazione a Milano alle finali giocate al Centro Sportivo Vismara del Milan, e le prestazioni al Milan Junior Camp in Bulgaria dove per due anni consecutivi è stato considerato uno dei migliori giocatori juniores presenti dai responsabili tecnici del Milan. Il trasferimento dal Levski e l’approdo al CSKA si può dire il clou di un percorso che Francesco sta facendo con grande sacrificio coniugando scuola e studio, ma il tutto sotto la guida attenta e paterna di papà Alessandro e mamma Poli tifosa numero uno di Francesco, tutti tifosi del Cagliari Calcio che anche questo anno, a settembre ha vinto il quadrangolare di Calcio classe 2005, a Sofia organizzato dal Circolo Sardica di Sofia e dall’AITEF Regione Sardegna.
La squadra del CSKA è il massimo traguardo a cui ambisce arrivare e giocare ogni giocatore bulgaro, figurarsi un giovane emergente, potersi allenare nei campi dove si allena la prima squadra che ricordiamo ha conquistato 31 scudetti e 20 coppe di Bulgaria; parlare di Francesco calciatore è cosa facile e non banale, ottimo controllo di palla, buon rifinitore ma col fiuto del goal, ottimo dribbling che gli permette, quasi sempre, di saltare l’avversario e se all’interno dell’area presentarsi solo davanti al portiere, ottima prestazione nella prima giornata di campionato, quindi all’esordio per Francesco con la maglia rossa del CSKA dove nella mezz’ora giocata si è presentato con due goals di ottima fattura a detta non di chi scrive ma dai tecnici e dal pubblico presente; non solo il calcio, ovviamente, gli interessi di Francesco, nei momenti liberi da compiti e allenamenti trova il tempo per frequentare la palestra di karatè dove da cintura marrone a breve dovrebbe acquisire pure quella nera, potremo definire il piccolo Francesco un atleta a tutto tondo, l’augurio che noi tutti ci facciamo è di vedere Francesco vestire la maglia del Cagliari e come dice lui poter seguire le orme di Barella ma senza tradire il suo Dna che parla sardo-bulgaro.
Congratulazioni 🎉 bravissimo …. sangue sardo! Baci a voi ❤️
Sangue come il tuo cara e bravissima Maria Giovanna -)