di MARCO SCARAMELLA
“La magia, l’illusionismo, la prestibirigiritazione…” così introduceva i suoi numeri di illusionismo cabarettistico Raul Cremona, uno dei più celebri comici ed illusionisti nel recente panorama dello spettacolo italiano. Infatti, dopo la costante presenza di maghi ed illusionisti nella tv italiana degli anni ’80, è nata un po’ la tendenza di proporre un illusionismo in chiave comica che si prendesse meno sul serio. Due esempi sono, appunto, Raul Cremona ed il Mago Forrest, due presenze fisse in molte edizioni di Zelig con Claudio Bisio.
Ma senza andare troppo lontano, anche in Sardegna qualcuno è rimasto affascinato dai misteri dell’illusionismo e ha deciso di inserirlo nell’ironico contesto del cabaret! Stiamo parlando di Samuele Zucca, alias Zamu. Illusionista, musicista, conduttore/spalla di altri cabarettisti, ed autore per altri comici ed illusionisti. Recentemente si dedica anche alla stand-up comedy, genere che sta iniziando a farsi apprezzare sempre di più anche in Italia. Il prossimo inverno potremo, infatti, assistere alle sue serate nei panni di stand-up comedian, in giro per l’Italia. Abbiamo fatto una bella chiacchierata con Samuele per conoscere meglio il suo lato magico.
La sua passione per la magia inizia da bambino, ma è costretto ad abbandonarla per via della difficoltà nel reperire libri e manuali su cui studiare. Verso i 18 anni, grazie all’arrivo di internet, Samuele ha la possibilità di vedere gli spettacoli dei più famosi illusionisti come Copperfield, ordinare libri e partecipare a spettacoli e convention di magia. “Da qui ho capito che avrei voluto fare questo per tutta la vita” – ci racconta Samuele. In un ambito in cui è necessario migliorarsi costantemente, Samuele non ha mai smesso di studiare l’illusionismo. Ma non solo, tendenzialmente i due macro ingredienti che possiamo trovare negli spettacoli di Zamu, sono magia e comicità. Altri elementi che rendono i suoi spettacoli caratteristici ed efficaci sono l’assenza delle classiche attrezzature da mago (casse colorate, conigli, fiori…) ed un impatto molto poco formale. I suoi spettacoli ed i suoi numeri sono, infatti, un mix di illusionismo ed ironia, fatti di battute e stratagemmi studiati per coinvolgere il pubblico in prima persona. Grazie allo studio di diverse discipline come il teatro, il cabaret, l’illusionismo, il mentalismo e la musica, Zamu riesce a proporre una forma di intrattenimento variegata e completa.
Ma le esperienze di Samuele non si limitano all’illusionismo e al cabaret. Intorno al 2010, ha collaborato, infatti, con Sardegna 1 e Gennaro Longobardi, presentando, inoltre, l’unica puntata di Per la strada in cui era assente lo storico conduttore. Nel 2012 collabora con il celebre duo comico Cossu&Zara in una trasmissione su Videolina, per poi condurre una trasmissione tutta sua sempre su Videolina e ancora con Cossu&Zara come direttori artistici. Nel 2016, approda in Rai nel programma di Caterina Balivo, Detto Fatto. Recentemente collabora con Sardegna 1 in una trasmissione comica insieme al cabarettista e socio Thomas. Come autore scrive anche testi per alcuni comici di La Pola. Nel corso della sua carriera, Zamu riesce ad ottenere anche degli importanti riconoscimenti. Nel 2010 viene intervistato da L’Uomo Vogue e segnalato come uno dei giovani illusionisti più promettenti d’Italia. Nel 2011 si classifica al secondo posto durante il prestigioso Festival Magico Internazionale tenutosi ad Abano Terme, ed è l’unico italiano premiato in tutta la competizione.
Quali sono i modelli a cui ti sei ispirato? Ci sono degli illusionisti che mi hanno ispirato e che stimo molto, ad esempio Tony Binarelli, con cui ho anche collaborato e che faceva parte della triade degli illusionisti televisivi negli anni ’80, insieme a Silvan e Alexander. Ammiro tantissimo il Mago Forrest, ha un impatto comico molto forte tanto che mette in secondo piano l‘aspetto illusionistico. Il mio stile è diametralmente opposto perché illusionismo e comicità si dividono la scena al 50%. Insomma, allo spettatore risulta ben chiaro che io sia un illusionista a tutti gli effetti. Poi c’è David Stone, comico, illusionista e scrittore francese, e potrei fare tanti altri nomi che non vi direbbero niente, perché si tratta di personaggi non famosi.
Come nascono i tuoi numeri? I miei numeri nascono in maniera molto, molto lenta. Normalmente quando ho in mente un nuovo numero ci vogliono mesi prima che questo veda la luce in uno spettacolo di prova. Poi, di lì a qualche mese, se funziona, diventa un numero rodato ed entra a far parte definitivamente dello spettacolo. Col passare del tempo, sviluppo numeri sempre più complessi, elaborati e curati dal punto di vista psicologico e tecnico. Gli stessi numeri che facevo agli inizi, sono cambiati completamente col passare tempo.
Com’è essere un illusionista in Sardegna? Percorrere questa strada, da professionista, in Sardegna è un percorso che offre delle possibilità che paradossalmente non offrono altre regioni italiane. La Sardegna è ricca di feste in piazza e sagre di paese, e lavorare in questi contesti ti permette di fare tanta gavetta, se hai la fortuna e la bravura di riuscire ad importi sul giudizio del pubblico.