Vai alle Olimpiadi del Teatro in Giappone. E insieme agli attori porti vino, gioielli, abiti fatti in Sardegna per il mercato nipponico. È solo un esempio, ma di situazioni del genere ce ne possono essere potenzialmente centinaia. Un’altra occasione: presenti scatti e mostra sui centenari a Okinawa. E, una volta lì, ti fai trovare pronto con una proposta di itinerari turistici studiati per il mercato asiatico. Il progetto si chiama 1+1=3 Creating Bridges, e punta a supportare le piccole e medie imprese sarde che cercano mercati internazionali.
Lo spunto è di un team di giovani sardi: Maura Fancello, sinologa e manager
culturale, Alessandro Pettazzi, economista e, Francesco Nanu, chef. Un progetto
imprenditoriale che ha preso forma a partire da due idee, Zappadores.com
(Alessandro Pettazzi) e 1+1=3 (Maura Fancello), che si è sviluppato all’interno
del programma regionale creato dall’Aspal e coordinato dalla Fondazione
Brodolini per la creazione di impresa: Talent Up Entrepreneurship and back.
Tutto è partito un anno fa all’Università di Nuoro ed è poi proseguito a
Cagliari con Apply Consulting, il programma che ha permesso a 30 aspiranti
imprenditori sardi di svolgere un periodo di incubazione all’interno del
Galvanize con US Market Access (USMAC) in Silicon Valley, e sviluppare il
proprio business plan alla Georgetown University, Washington DC.
Il primo evento sarà il 23
settembre a Toga, in Giappone. Nel corso delle Olimpiadi del Teatro a
rappresentare l’Italia ci sarà il Macbettu, il Macbeth in lingua sarda di
Alessandro Serra prodotto da Sardegna Teatro. Il team 1+1=3 accompagnerà
l’opera con le eccellenze dell’isola: ci sarà la presentazione delle ricette
della tradizione e di alcune fra le eccellenze isolane fra cui Cantine Santadi,
Accademia Olearia, lo zafferano Nurkara, il torrone di Su Turrone, i gioielli
Orfevre e gli abiti Issas. 1+1=3 continuerà il suo viaggio a Okinawa, isola dei
centenari, e Tokyo: in collaborazione con l’associazione Isola
Sardegna-Giappone, saranno presentati gli scatti di Laura Mele e la mostra
Chentannos, a cura di Manca Spazio. Un viaggio che aspira alla costruzione di
un ponte culturale con ritorno in Sardegna.