di BRUNO CULEDDU
Il Comune di Ozieri per il terzo anno consecutivo rinnova l’appuntamento con “Visioni sarde”.
Nata nel 2014, la rassegna è diventata sempre più grande imponendosi come vetrina del cinema di qualità prodotto in Sardegna. La sua vocazione è scoprire e valorizzare giovani talenti sardi a cui offre l’occasione di raggiungere un pubblico sempre più vasto grazie alla diffusa distribuzione delle opere praticata con il sostegno della Regione Sardegna.
Alcuni cortometraggi di “Visioni Sarde” sono stati selezionati per la capacità espressiva, altri per il singolare stile narrativo, altri ancora per la creatività e originalità con cui sono descritti eventi, situazioni, personaggi, emozioni e sentimenti. Seppur con linguaggi e stili diversi, i film hanno saputo toccare temi di interesse universale come la migrazione dei popoli, la guerra, le servitù militari, il razzismo, il distacco, il valore dell’amicizia, il disturbo borderline di personalità, le profonde emozioni indotte dai suoni prodotti dall’uomo e dalla natura
Anche se sono tutti girati in Sardegna, i film di “Visioni Sarde” non sono localistici, ma vogliono esprimere temi universali. È un cinema fatto in Sardegna ma con respiro internazionale.
Questi i titoli in cartellone:
“Dans l’attente” di Chiara Porcheddu. La sensazione di attesa e di sospensione temporale di chi – in un centro di accoglienza – si è lasciato alle spalle una vita e non è ancora entrato nella nuova.
“Eccomi (Flamingos)” di Sergio Falchi. Quando la realtà bussa alla porta di un vecchio pescatore nei panni di una giovane migrante, le sue convinzioni e la sua indifferenza vengono messe in discussione. Sarà la natura, infine, a ispirargli una nuova intima consapevolezza.
“Il nostro concerto” di Francesco Piras. Ognuno, almeno una volta nella vita, ha il suo momento di gloria. In una chat-room, un eccentrico pensionato incontra una pianista tedesca e tra i due nasce una singolare amicizia fatta di musica e piccoli momenti di quotidianità.
“Sonus” di Andrea Mura. Un viaggio onirico, in una Sardegna sospesa nel tempo, all’interno dei suoni primordiali prodotti dall’uomo e dalla natura.
“La notte di Cesare” di Sergio Scavio. Cesare è un uomo anziano e solitario. Una sera la sua vicina di casa gli chiede di badare a suo figlio Kadim. Tra i due si creerà un rapporto che travalica l’età e le differenze culturali.
“Spiritosanto – Holy Spirit” di Michele Marchi. Un adolescente borderline che vive affidato ai servizi sociali usa il sacramento della cresima per tentare di risolvere i suoi problemi giudiziari.
“The Wash – La lavatrice” di Tomaso Mannoni. A Capo Teulada c’è un poligono militare. Si cerca la verità sulla causa dei decessi per tumore, riconducibili alle esercitazioni militari. Un silenzio assordante, un paesaggio bellissimo e terribile allo stesso tempo.
“Warlords” di Francesco Pirisi. Due bambini – uno in Africa, l’altro in Siria – affrontano la guerra che distrugge senza pietà i rispettivi paesi. Per cercare di sopravvivere il primo deve combattere in una milizia para-militare, il secondo deve fuggire dalle bombe.
L’appuntamento è fissato per venerdì 30 agosto alle ore 19:30 presso il piazzale Museo Archeologico “Alle Clarisse”. Organizza il Comune di Ozieri in collaborazione con l’Istituzione San Michele.
La distribuzione nel mondo dei cortometraggi di “Visioni Sarde” è resa possibile grazie al sostegno finanziario della Regione Sardegna, Assessorato del Lavoro ai sensi della L.R. 7/1991. La gestione del progetto regionale è stata affidata a Sebastiano Tettei presidente del Circolo “Su Nuraghe