di DARIO DESSI'
Manuela ed Elisa Lecca nel 2016 lasciarono la Sardegna, rinunciando a un lavoro a tempo indeterminato, per approdare in un’altra isola, nell’arcipelago delle Canarie, dove gestiscono un locale “toma la luna” in calle Juan Rejon 19, a Las Palmas, nel quale si assaporano specialità della Sardegna e si possono acquistare: Vini Cannonau e Vermentino, Birra Ichnusa, Mirto di Sardegna Filu e ferru, Formaggio pecorino, pane carasau, culurgiones, sebadas, piticchittus fregola sarda, malloreddus, bottarga, riso di Arborea e creme spalmabili.
Quando arrivarono a Las Palmas, in una notte senza stelle con la pioggia e le valigie pesanti da trascinare, al primo impatto, il distacco dalla Sardegna non sembrava facile. Tuttavia, quando iniziarono a percepire il forte soffio dei venti e la visione delle acque rumoreggianti dell’Atlantico, non poterono fare a meno di constatare una certa similitudine con i comportamenti dei venti e dei mari della Sardegna e questo ha immediatamente contribuito a rendere meno difficile l’ambientamento in questa nuova isola, oltre a facilitare l’apprendimento delle nuove culture e usanze e della dolce lingua ispanica. Naturalmente è sempre permanente la nostalgia per il distacco dagli affetti lontani, nonostante le due sorelle abbiano da sempre nutrito il desiderio di conoscere nuove contrade, dove poter incontrare nuove persone ed avere nuove esperienze
Entrambi riconoscono la generosità di questa nuova isola, dove non hanno perso tempo a creare tante amicizie e affetti, oltre ad acquisire, allo stesso tempo, soddisfazioni di natura professionale. Abitano in un barrio “Isleta” che è una piccola isola nell’isola, dove sono subito diventate le chiquillas italiane; accolte a far parte di una comunità ristretta. In quell’ Isletta, che è poi una piccola penisola, abitata da gente dedita alla pesca, è stato realizzato il sogno delle due giovani sarde: lì è nato il “Toma la luna”, una caffetteria, dove si vendono prodotti gastronomici italiani e tante cose buone della loro terra natia. Hanno sempre desiderato la condivisione della loro cultura con tutti i frequentatori del loro locale e hanno voluto dare a tutti i connazionali la possibilità di assaporare, secondo i ricordi della loro gioventù in Sardegna, tutto ciò che produce quella loro terra bellissima e generosa. A volte parlano ai loro amici e clienti dei murales colorati che raccontano storie antiche, mentre si assaggia po’ di pecorino e si ascoltano i racconti di Grazia Deledda, e si degusta dell’ottimo vino, volando col pensiero a certi tramonti infuocati.
Le mani di una delle due sorelle ricamano culurgiones simili a scrigni che racchiudono una tradizione millenaria; le sue dita veloci intrecciano, quasi come una spiga, la cultura delle tradizioni sarde. Una cultura che, attraverso il cibo, trasmette emozioni e ricordi. Hanno la Sardegna nel cuore e la stanno importando in quella nuova isola, che già incomincia ad amare il vento maestrale e gli echi dei canti corali. E quando, alla sera, è arrivata l’ora di chiudere la loro “Toma la luna”, entrambi diventano consapevoli di aver dato il meglio per far si, che una parte della loro Sardegna sia lì nell’Oceano Atlantico assieme a loro.
Bellissimo l’articolo su toma la luna. Hai anche uno stile poetico .Bravissimo