di TONINO OPPES
“Mille colori di umanità, racconti di immigrazione” è un libro bellissimo, da leggere.
Lo ha pubblicato Carlo Delfino che ha messo insieme ventuno storie raccolte da medici, infermieri, operatori della sanità. Persone che lavorano, con dedizione, ma in silenzio, a contatto con il mondo dell’immigrazione, consapevoli che umanità, cura e solidarietà siano valori imprescindibili dall’attività professionale.
Non si parla d’altro in questi mesi, anzi negli ultimi anni. Il tema delle imbarcazioni che solcano il Mediterraneo – cariche di uomini, donne e bambini in fuga da guerre e miserie – si fa sempre più acceso. La politica se ne occupa ripetutamente e con toni tutt’altro che pacati. Ma “il problema- come scrive Paolo Fresu nella sua introduzione- non si può leggere solamente da un punto di vista politico. C’è il diritto all’equità che investe il rispetto della vita umana.”
Coordinati da Silvana Tilocca, medico igienista impegnata attivamente sulla promozione della salute -suo è anche il quadro in prima di copertina – gli autori del libro raccontano spicchi di vita degli immigrati incontrati, in anni di lavoro, nelle strutture della Asl di Cagliari,per offrire ai lettori testimonianze su cui riflettere.
Scorrono tra le pagine straordinarie sequenze del dramma umano che sta all’origine del fenomeno migratorio.
Tutto comincia nel maggio del 2011 con il primo sbarco al Porto canale di Cagliari. Arrivano oltre mille persone. Per il pediatra Giuseppe Lixia è la prima volta, ma quel pomeriggio di maggio segnerà per sempre la sua esistenza: “Appena scendono i bambini, accompagnati dalle madri, vengono portati sull’ambulanza. Non hanno malattie visibili, ma è palpabile il loro malessere; nei loro volti si legge il terrore e lo sgomento di trovarsi in un posto completamente estraneo di cui non sanno niente…”
Le storie raccontate nel libro nascono tra gli ambulatori di prima accoglienza per Stranieri Temporaneamente Presenti;durante i turni svolti con l’ambulanza di strada oppure durante le visite effettuate al Centro di Orientamento dei servizi sanitari per Immigrati. Sottolineano queste storie, con delicatezza e con coraggio,che se c’è amore per l’essere umano c’è anche amore per la scienza.
La sanità è luogo di umanità, di relazione, di storie uniche di vita. Il contesto vale più di una cartella clinica. Non ci può essere indifferenza davanti a chi soffre e tanto meno di fronte agli ultimi, agli emarginati.
E allora ecco che, con la professionalità,emergono la forza rassicurante di un sorriso, l’efficacia di una parola di incoraggiamento, il valore di una stretta di mano, l’importanza di un biscotto offerto a chi ha fame e non mangia da giorni. Ogni incontro è una lezione:provoca tumulti del cuore, emozioni forti, ma regala anche indimenticabili momenti di gioia.
Capita, a volte,che, lavorando con gli ultimi, si possa avere in dono qualcosa di magico come un bel canto. Sì, proprio un canto perché magari quella giovane donna di cui ti sei preso cura ti regala l’unica dote che possiede. Non ha altro,se non la melodia della sua voce, ma è tutto per lei in quel momento. Per te è il dono più prezioso che possa ricevere, da custodire per sempre.
Tante altre storie, portatrici esse stesse di altre mille storie, compaiono nel libro, come quella di Tania o delle numerose “signorine con il tacco a spillo”; o quella di Alì, il ragazzo dagli occhi impauriti, o della piccola Priscilla.E attraverso la lettura di quelle veloci testimonianze ti rendi conto che le persone, loro malgrado protagoniste dei racconti, “non sono nomadi per scelta… sono schizzi del sistema… uomini erranti.”
Ma per capire tutto questo, ecco un altro grande messaggio del libro, bisogna fermarsi un attimo a riflettere. Purtroppo il guaio dei nostri tempi è che andiamo sempre di corsa. E così non siamo capaci di cogliere il senso dei piccoli gesti che, offerti quotidianamente, in silenzio – come fanno gli autori del volume – sono sicuramente più efficaci,per la comprensione del fenomeno dell’immigrazione, dei gesti clamorosi compiuti magari a favore di telecamera.
Tante cose ci suggerisce la lettura di “Mille colori di umanità”, editing Giulia Zuddas: costo 10 euro, ricavato da devolvere in beneficenza.
Sono grata a tutte le persone che attraverso il racconto ci hanno regalato la loro esperienza carica di emozioni ,di umanità ,di semplicità.E in ciascuna storia gli autori evidenziano non quanto hanno fatto ,ma piuttosto quanto hanno ricevuto da un punto di vista umano
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