di GRAZIA BRUNDU
È nato dieci anni fa, era piccolo e ambizioso: voleva raccontare la Sardegna e il mondo con la lente d’ingrandimento del romanzo giallo. Ha conquistato autori cult come Jeffery Deaver, Petros Markaris, Dominique Manotti, Massimo Carlotto e molti altri. Adesso spegne le sue prime dieci candeline e torna, più maturo e sempre pieno di entusiasmo, dal 12 luglio (presentazione in anteprima dell’ultimo giallo di Gavino Zucca, “Il delitto di Saccargia) al 15 settembre con un programma ricco di sorprese e novità. Senza rinunciare alle sue radici, il territorio in cui è cresciuto. “Florinas in Giallo – L’isola dei misteri” è infatti prima di tutto il paese di Florinas, le sue strade e i suoi scorci suggestivi, i suoi abitanti, le leggende tramandate di generazione in generazione, e l’amministrazione comunale che ha sempre creduto nell’importanza di «questo festival letterario unico in Sardegna per la sua capacità di raccontare tutte le sfumature di un genere appassionante», dice il sindaco Enrico Lobino. Che sottolinea con orgoglio, «a partire da questa edizione, la partnership con il festival letterario L’Isola delle storie di Gavoi», e il sostegno della Regione Sardegna e della Fondazione di Sardegna.
Dopo il successo dello scorso anno, tornano alla direzione artistica i librai-spacciatori di cultura Maria Luisa Perazzona e Elia Cossu (Libreria Cyrano, Alghero) ed Emiliano Longobardi (Libreria Azuni, Sassari), coadiuvati per la segreteria organizzativa da Associazione Itinerandia, e con la preziosa collaborazione del Sistema bibliotecario Coros Figulinas, la cooperativa Co.Me.S e l’Umanitaria di Alghero. La formula è quella dell’edizione precedente: dopo la partenza dello scorso 6 luglio in collaborazione con Gavoi, fino ad agosto il festival ha un primo tempo intitolato A balla sola, con quattro appuntamenti distanziati tra loro; poi dal 12 al 15 settembre la sezione A balla e istoccadas propone quattro intense giornate dedicate non solo alla letteratura ma anche al cinema e alla musica, con un musicista di livello internazionale il cui nome sarà svelato solo più avanti.
A BALLA SOLA Questi gli appuntamenti di A balla sola, che iniziano tutti alle 21 e si svolgono in largo Brigata Sassari (tranne l’ultimo in piazza del Popolo), naturalmente a Florinas: si parte questo venerdì 12 luglio con Gavino Zucca che presenta in anteprima il suo ultimo romanzo, “Il delitto di Saccargia”, mentre il 25 luglio arriva Enrico Musso con “Esercizi di potere”; i primi ospiti di agosto (il 5) sono Ciro Auriemma e Renato Troffa, in paese per presentare il noir scritto a quattro mani “Piove deserto”. A balla sola si chiude (il 10 agosto) con una doppia presentazione: la scrittrice siciliana Cristina Cassar Scalia, che ha da poco pubblicato “La logica della lampara”, e Giancarlo De Cataldo con il suo recentissimo “Alba nera”.
RIFLETTORI PUNTATI SUL TERRITORIO «La sezione A balla sola quest’anno ha come sottotitolo “I luoghi del giallo e del nero” – raccontano i direttori artistici – per sottolineare ancora una volta l’importanza fondamentale del territorio per Florinas in Giallo. Il festival è da sempre legato ai posti, alle persone, alla cultura nel quale è nato ed è cresciuto in questi dieci anni. Il paese di Florinas è il protagonista del festival, è un punto di osservazione sul mondo, un centro di scambio tra autori e lettori che arrivano da luoghi lontani e qui hanno l’opportunità di incontrarsi e dialogare».
“I luoghi del giallo e del nero” allude anche alle geografie nei libri degli scrittori ospiti. «Dal territorio più vicino a Florinas, protagonista del libro di Gavino Zucca, ambientato nelle campagne intorno a Saccargia – spiegano Longobardi, Perazzona e Cossu – agli “Esercizi di potere” di Musso, che affronta il tema degli interessi economici legati alle fonti di energia. Anche nel libro di Troffa e Auriemma, “Piove deserto” si parla di sfruttamento del territorio, mentre il nuovo romanzo di De Cataldo è ambientato nelle periferie urbane, in questo caso di Roma, terra di nessuno per nuovi poveri di tutte le nazionalità. L’incontro con Cristina Cassar Scalia sarà, infine, l’occasione di un confronto tra isole vicine, la Sicilia dell’autrice e la nostra Sardegna».
GLI AUTORI Il primo appuntamento, il 12 luglio, è con lo scrittore sassarese Gavino Zucca. Laureato in Fisica e in Filosofia, specializzato in progettazione di Sistemi informatici, da qualche anno Zucca ha scoperto la passione per la scrittura. Ha pubblicato i gialli “Il mistero di Abbacuada”, “Il giallo di Montelepre” (presentato l’anno scorso al festival) ed è da poco tornato in libreria con “Il delitto di Saccargia” (Newton Compton, pp.384).
Professore ordinario di Economia applicata, ex parlamentare, autore di oltre 200 pubblicazioni scientifiche sui temi dell’economia e dei trasporti, Enrico Musso, classe 1962 è il protagonista dell’incontro del 25 luglio. Gli “Esercizi di potere” (DeA Planeta, pp.416) sono quelli in cui si trova coinvolto Gabriele Corso che, dopo avere accettato la proposta di candidarsi, mosso dall’ambizione di fare leggi migliori, si trova a dover redigere una legge sull’energia attorno a cui si addensano gli interessi di molti: uomini di potere, grandi imprese e organizzazioni mafiose.
Il 5 agosto arrivano a Florinas gli scrittori cagliaritani Ciro Auriemma e Renato Troffa, per presentare il loro ultimo libro scritto a quattro mani, e pubblicato la scorsa primavera da DeA Planeta. In “Piove deserto”, Leo Mari, ex poliziotto ed ex alcolista, torna in Sardegna, l’isola dalla quale è fuggito molti anni prima, per indagare sulla morte di Davide, operaio in una fabbrica di fronte a Carloforte. Il romanzo, si legge nella sinossi, è un’indagine coraggiosa sul dolore di una terra che sa essere paradiso e inferno insieme, e sulla ferocia di un tempo in cui perdere il lavoro può rappresentare una disgrazia peggiore che perdere la vita.
Quella del 10 agosto è una doppia presentazione: Cristina Cassar Scalia, medico chirurgo specialista in oftalmologia oltre che scrittrice, è nata a Noto e vive a Catania. “La logica della lampara” (Einaudi Stile libero, pp.384) è una nuova indagine avvincente del vicequestore Vanina Guarrasi, che questa volta riceve una chiamata anonima: una voce femminile riferisce di aver assistito all’uccisione di una ragazza avvenuta quella stessa notte in un villino sul mare. Due fatti che si scoprono legati e danno il via a un’indagine assai più delicata del previsto.
Non ha bisogno di presentazioni lo scrittore magistrato Giancarlo De Cataldo. Autore di romanzi, e sceneggiature per il cinema e la tv, ha vinto il Premio Scerbanenco nel 2002 con “Romanzo criminale”, seguito da molti altri libri di successo come “La forma della paura”, scritto a quattro mani con Rafele Mimmo, “Suburra” con Carlo Bonini, “I semi del male”, edito da Rizzoli e scritto con Carlo Bonini, Sandrone Dazieri, Marcello Fois, Bruno Morchio ed Enrico Pandiani, “Nell’ombra e nella luce”. In “Alba nera” (Rizzoli, pp.311), il suo ultimo noir, il commissario Alba Doria, affetta da un micidiale disturbo della personalità, un misto di narcisismo, sociopatia e abilità manipolatoria, dovrà vedersela con i segreti del passato quando il fantasma di un assassino, che tutti credevano morto, torna a colpire in una Roma trasformata in una metropoli sudamericana, popolata da reietti che vivono in veri e propri slum dove vige la legge del più forte.