segnalazione di MICHELE TATTI
Agitoriu, l’urlo che in caso di pericolo richiamava l’attenzione in campagna dei confinanti e in paese del vicinato, viene utilizzato a Fonni come slogan per salvare un monumentale luogo di culto del sedicesimo secolo e mettere in sicurezza le sue pertinenze. L’operazione si chiama, appunto, “Agitoriu, sarvamus sa cressia de Santu Giuvanni”: Fonni si mobilita per il restauro della parrocchiale chiusa al culto per questioni di sicurezza da settembre del 2018 e dell’ex Poa, struttura attigua alla parrocchia. Solo per gli interventi strutturali nella chiesa del XVI secolo serve almeno un milione di euro, soldi da trovare in gran parte: oltre a un finanziamento regionale di 120 mila euro, il progetto è all’esame della Conferenza Episcopale Italiana per il relativo finanziamento con i fondi dell’8Xmille.
L’idea di una sottoscrizione pubblica venuta al priore Raffaele Maloccu, ha il sostegno convinto del parroco don Antonello Solinas. «Credo – dice Maloccu– che oltre sensibilizzare le istituzioni sia necessario lanciare un segnale concreto come fonnesi per contribuire realmente a lasciare in eredità ai nostri figli un patrimonio che i nostri padri hanno costruito con fatica, rinsaldando i legami di fede che ci legano a San Giovanni». Sulla generosità dei fonnesi «che sperimento ogni giorno» punta anche don Solinas, entusiasta soprattutto per la volontà di rendere protagonisti gli emigrati, profondamente attaccati alla loro chiesa come si vede in questi giorni nella novena in vista della festa del Patrono che, chiusa la parrocchiale, viene celebrata come tutte le altre funzioninella Cressiedda, la chiesa di Santa Croce. La sottoscrizione, infatti, vuole coinvolgere i fonnesi di origine e i figli di fonnesi sparsi nel mondo sfruttando le moderne tecnologie, attraverso il sito internet
http://www.sangiovannibattistafonni.com/,
pagine ad hoc sui social network a partire da Facebook e il sistema PayPal per i pagamenti online. I dettagli dell’operazione, ancora in fase di messa a punto e che potrebbe essere estesa alla vicina struttura ex Poa, saranno illustrati in un convegno pubblico che la parrocchia e il comitato di San Giovanni hanno organizzato per domenica 16 giugno alle ore 19, al termine della messa e novena, nel centro di aggregazione sociale vicino alla chiesa di Santa Croce. Sarà un’occasione soprattutto per conoscere tempi, e dettagli del progetto di restauro. Dopo i saluti del sindaco Daniela Falconi, coordinati dal direttore de “L’Ortobene” Michele Tatti, interverranno don Antonello Solinas, Raffaele Maloccu, l’architetto Angelo Ziranu che cura il progetto di restauro e don Sebastiano Corrias, responsabile dell’Ufficio diocesano dei beni culturali.