di ANGELA PELIZZA
I progetti “La scuola debullizzata” e “Dipende…Legalità, contrasto al bullismo, lotta alle mafie” in fase di svolgimento al Liceo “Peano” di Tortona hanno raggiunto un primo importante obiettivo: l’esperienza di Stage in Sardegna per 67 studenti dell’ indirizzo Scienze Umane accompagnati dai proff. Pelizza, Porro, Merlino, Lini, Giacomello (30 marzo – 5 aprile 2019). Si è voluto così concretizzare il gemellaggio in atto col Liceo “Euclide” di Cagliari e consolidare la collaborazione, finora avvenuta a distanza, con l’Associazione Antimafie “Peppino Impastato” e il Liceo “Dettori” di Tempio Pausania. Ad accomunare tutti gli istituti il libro/progetto “La scuola debullizzata” di Salvatore Bandinu, edito da Aracne (Roma), da cui hanno preso avvio , in classe, letture, approfondimenti e laboratori didattici sui temi del bullismo, cyberbullismo, disagio giovanile e qualsiasi forma di prevaricazione e violenza, anche di stampo mafioso, che leda la persona umana. “LA MAFIA UCCIDE. IL SILENZIO PURE!”. Da questa frase di Peppino Impastato, vittima di mafia nel 1978 a Cinisi (Palermo), sono scaturite, nelle fasi preparatorie dello stage, le riflessioni dei ragazzi, stimolati anche a prendere coscienza di ciò che spesso li trattiene dal denunciare, per omertà o per vergogna, un’azione definibile di bullismo, di cui si sia vittime o anche solo spettatori. Imparare a confrontarsi attraverso forme di dialogo efficaci e riconoscere ed accettare le diversità, spesso causa di intolleranza e di atti di prevaricazione, sono stati due obiettivi prioritari del progetto. Gli studenti del “Peano” ne hanno discusso con i coetanei cagliaritani dell’Euclide, che, con l’efficace guida degli insegnanti-coordinatori del progetto Maria Rita Murru e Walter Orrù, hanno riservato loro un’accoglienza molto calorosa nei momenti di confronto, vera e propria “full immmersion” nelle aule dell’Istituto in orario scolastico per l’intera mattinata del 3 aprile.
Nel pomeriggio, sempre del 3 aprile, si è tenuta la presentazione ufficiale del Progetto e del gemellaggio presso la Mediateca del Mediterraneo di Cagliari alla presenza di un pubblico numeroso e molto partecipe. Nel rivolgere ai convenuti il suo saluto, il Dirigente Scolastico del Liceo “Euclide”, prof. Vanni Mameli, ha espresso apprezzamento per la collaborazione fra le due scuole sfociata nel gemellaggio, in cui, fin dalle prime mosse, tutti gli artefici del progetto hanno creduto, sino al punto di far incontrare il Piemonte e la Sardegna. I giovani studenti sono stati gli attori principali della manifestazione: hanno fatto sentire la loro voce e le loro aspirazioni già a partire dal titolo dell’ evento: “Vogliamo una società diversa”, per proseguire con la proiezione di un cortometraggio realizzato dagli alunni dell’Euclide e con la lettura di riflessioni elaborate dagli studenti del Peano sui temi affrontati. L’autore del libro, Salvatore Bandinu, ha sottolineato il fatto che questo progetto, anziché provenire dall’alto di proclami istituzionali e di circolari ministeriali, talvolta destinati a rimanere “lettera morta”, si cala nella realtà viva delle scuole, nasce, per così dire, “dal basso”, in quanto è a dir poco doveroso che là dove si parla di giovani , siano i giovani stessi a parlare. Una comunità educante è chiamata ad affrontare e sconfiggere il problema del bullismo insieme agli stessi giovani e alle famiglie, attraverso un percorso non certo agevole, perché non si creda che solo le vittime di bullismo abbiano bisogno di aiuto; anche i bulli, dopo essere stati individuati senza sconti dettati da superficialità o falso buonismo, devono però essere avviati ed aiutati in un percorso di crescita e di recupero. Il liceo “Peano” di Tortona, in questo senso, già da anni ha avviato una proficua collaborazione con altre istituzioni scolastiche e non della Sardegna proprio sul tema del bullismo, del disagio e della criminalità minorile in progetti impegnati sul fronte del sociale e di una didattica condivisa, con l’unico obiettivo della formazione di cittadini consapevoli e rispettosi della legalità.
Tra gli interventi di rilievo alla MEM, quello del Procuratore aggiunto della Procura della Repubblica di Cagliari Paolo De Angelis, del Garante per l’infanzia e l’adolescenza Maria Grazia De Matteis, della Dott.ssa Maria Rosaria Maiorano del MIUR Sardegna e di Don Ettore Cannavera, direttore della Comunità “La collina”, nonché cappellano del carcere minorile di Quartucciu, le cui parole molto dirette e toccanti sulla devianza giovanile hanno sicuramente lasciato un segno nei ragazzi presenti. Informazioni più dettagliate sui contenuti degli interventi succitati sono state raccolte dagli studenti dell’Euclide nel loro giornale on-line “ Euclinews” (www. euclinews.it).
Il giorno successivo, attraversata tutta l’isola in direzione Nord , i liceali del “Peano” sono giunti in Gallura, nella cittadina di Tempio Pausania, accolti dall’Associazione Antimafie “Peppino Impastato” nella persona del suo presidente Francesco Puliafito. Presso il Liceo “Dettori” vi è stato un momento di saluto da parte del Dirigente Scolastico e della prof.ssa Sara Puggioni, coordinatrice del progetto, seguito da una breve illustrazione delle attività, soprattutto di tipo laboratoriale, svolte dai ragazzi di Tortona. La serata conclusiva dello Stage a Tempio si è svolta all’insegna dell’accoglienza festosa che il gruppo di Calangianus “White Art” ha rivolto agli studenti tortonesi mediante un saggio di musiche e balli rappresentativi del folclore e delle tradizioni sarde. Ma il suggello significativo dell’esperienza è giunto col dono ufficiale al Liceo “Peano” di uno stendardo raffigurante il logo dell’Associazione Antimafie di Tempio Pausania, ovvero l’immagine di Peppino Impastato, realizzata dal poliedrico artista – pittore Simone Sanna su tela, quale messaggio di valori come il coraggio , la determinazione, il profondo senso di giustizia, la lotta fino al sacrificio della vita per una società libera da ogni potere mafioso e violento. Il Liceo di Tortona può considerarsi , a detta del presidente Puliafito, socio onorario dell’Associazione, con la speranza che , al termine dell’esperienza triennale del progetto con le scuole sarde, ed in particolare del gemellaggio con l’Euclide di Cagliari, gli studenti che si sono impegnati per una “Scuola debullizzata”possano ritrovarsi insieme, magari in un prossimo stage, a Cinisi, per visitare Casa Memoria “Peppino e Felicia Impastato”. Perché , come giustamente ha detto Salvatore Bandinu a conclusione del suo intervento alla MEM, “questa non è la fine del progetto, ma solo l’inizio”.
Se in questo Stage gli obiettivi formativi hanno costituito l’interesse primario, non sono tuttavia mancate le opportunità di ammirare le bellezze naturali e scoprire i valori storico-culturali della Sardegna. Le visite del sito archeologico di Nora e di quello nuragico di Barumini basterebbero da sole a far apprezzare questa terra come culla di una civiltà millenaria ben prima dell’avvento dell’era cristiana.