di MARCELLO ATZENI
Mercoledì otto
maggio, ore 21, debutta al Teatro
Massimo di Cagliari lo spettacolo “ Io non farò la mia fine”. Il testo è stato
scritto da Paola Atzeni, una giovane donna di un paese dell’interno . Sul palco
Michela Atzeni, Edoardo Mario Capuano, Ornella D’ Agostino e Nicolò Columbano,
che cura anche la regia . Repliche sino a domenica 12 maggio.
” Io non farò la mia fine” è un titolo che suscita curiosità e al
tempo stesso la voglia di resistenza umana, citando una frase cara a Michele
Serra ai tempi di “Cuore”, settimanale satirico rimasto nella memoria ironica e
sarcastica di chi non ha molta voglia di prendersi sul serio.
Un titolo quello partorito dalla Atzeni, molto intrigante
che, per certi versi, ha rumori
hitchcockiani.
Voci di corridoio, meglio di camerino, parlano di un testo in livrea: elegante
e raffinato.
Chi legge i raggi di Paola, che spesso illuminano l’oscuro mondo di Facebook,
si aspetta colpi di penna che tratteggiano uno spaccato di vita.
Reale ? Surreale? Gli amici descrivono
Paola come una donna colta, impegnata
nel sociale, aperta ai cambiamenti. In continua evoluzione. Un evoluzione che
si evincerebbe, non solo negli scritti, precedenti a questo, ma anche e
soprattutto nei comportamenti. Ma sono i modi di essere che influenzano le
modalità di scrittura, o viceversa? “
Io non farò la mia fine” è una sonata, una suite, un inno al non arrendersi.
Paola, minuta, appare come un “pettirosso da combattimento”.
Le parole che decollano dal Sarcidano, atterreranno nel palco più prestigioso
dell’isola.
Si abbassano le luci, nascono le voci.
Non prima dell’otto maggio.
Prima solo dubbi che, comunque, colorano le nostre vite.