UNA POESIA PER TZIU GASPARRU MELE DI OROTELLI, IL DECANO DEI POETI SARDI. IL 29 APRILE E’ IL SUO 108ESIMO COMPLEANNO

di CRISTOFORO PUDDU

29 Aprile 2019 (a Tziu Gasparru Mele)*

Accumulo giorno per giorno

La mia porzione di parole –

Alcune sanguinano da tempo

Come ferite mai rimarginate

Perché conficcate a ragione

E memoria nel fondo dell’anima,

Là dove non si spegne l’eco.

Ma quando l’aprile in primavera

Si riempie di luce e di colore

Ammiro meravigliato a sole alto

Tutto il suo splendore che concilia

Il mio fardello di età e vivere

In un orizzonte capace di bagliori…

All’alba,  come da un  grembo,

Assaporo i primi  dolci tepori

Di ogni acerbo nuovo giorno;

Non ho particolari meriti

Se ricevo un bacio di passione

Dall’umida rugiada assopita

Sui vasi in fiore alla finestra

Se non di aver fortunoso

Vissuto l’esistenza con le Muse

A rincorrere le ore di pace

Con cuore sereno di poeta.

E nel cuore del poeta

Danza il tempo di ogni uomo.

*Immagino, che in occasione del compleanno 108, voglia e possa scrivere questi versi.

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2 commenti

  1. Tziu Gaspare è una persona straordinaria e il suo talento nella poesia è un patrimonio inestimabile

  2. Nella mia vita alcuni incontri, davvero importanti, sono avvenuti tramite “L’Ortobene”.
    Don Salvatore Bussu – direttore responsabile per tanti anni del settimanale
    diocesano – ospitava volentieri i miei versi e i miei articoli perché desiderava che altri li leggessero .
    Il poter comunicare con il lettore sconosciuto, attraverso le pagine di un giornale che arrivava – e arriva – ovunque , ha fatto sì che ricevessi varie lettere e telefonate di apprezzamento da persone che, altrimenti, mai avrebbero attraversato la mia vita. Ricordo con particolare emozione le cartoline e le lettere del brigatista Mario Rossi detenuto , anni addietro, nel braccio speciale di “Badu e carros” che, fra le altre cose , mi confessava che non potendo tenere per più di tre giorni “L’Ortobene” , ritagliava le mie poesie e le nascondeva per poterle rileggere.
    Da allora son trascorsi oltre vent’anni ma sempre , nonostante l’alternanza di vari direttori, ho continuato a scrivere e mandare le mie poesie e i miei articoli nella speranza che continuassero ad aver spazio… perché trovo molto stimolante e gratificante la comunicazione con il lettore sconosciuto che, sempre più spesso,entra a far parte della mia vita ,colorandola.
    E’ ciò che è accaduto anche quando , parecchi anni addietro, il poeta Gaspare Mele
    – da sempre ammiratore della poesia di mio padre -, dopo aver letto alcuni miei versi, mi scrisse . Non ci siamo più persi di vista, pur non essendoci mai incontrati fisicamente. A incontrarsi erano – e sono – le nostre parole e i nostri versi.
    I suoi, belli e teneri , mi sono sempre giunti come una carezza e un abbraccio
    sincero . Ho avuto così occasione di leggere altri suoi scritti nati, tutti, da un animo
    – robusto e tenero- aperto alla vita .
    Oggi Gaspare Mele ha 108 anni. E continua a scrivere , con la passione di sempre…
    Grazie ad Internet ho potuto ricevere anche alcune sue foto, dando così forma a dei lineamenti solo immaginati fino all’altro ieri. Ho pensato di intervistarlo perché consapevole del fatto che tutto ciò che “verrà fuori” sarà un pezzo di storia della Sardegna . Un pezzo importante della cultura sarda…da conservare e da rileggere ogni qualvolta si sentirà il bisogno di bere acqua, pura, di fonte.

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