di MARCELLO SORO
Immigrazione, una coperta per ogni occasione, buona
a coprire ogni fabbisogno mediatico di chi strumentalizza questo fenomeno
epocale, drammatico ed inarrestabile al quale i media da troppo tempo ci hanno
assuefatto.
Purtroppo è una coperta alquanto corta che lascia scoperto e al freddo il
diretto interessato…la popolazione africana.
Capita però talvolta di assistere a qualche evento in controtendenza , fondato
su interventi concreti, scientificamente
incontestabilie su elaborazioni di dati reali, approfonditi studi, ricerche e
statistiche.
Molto importante infatti è stato l’evento svoltosi nel pomeriggio del 6 aprile
scorso nella sede dell’UNAR, Unione delle Associazioni Regionali di Roma e
Lazio di via Aldrovandi a Roma, presieduto dal Presidente Antonio Maria Masia,
durante il quale si è parlato del fenomeno dell’immigrazione con il contributo
di relatori di rilievo tra cui Franco Pittau,Presidente Onorario del Centro
Studi e Ricerche IDOS, Aldo Morrone, Direttore Scientifico IRCCS di Roma, Rino
Giuliani, Portavoce Faim, Tedodo Ndjock, Poeta Camerunense, Antonio Ricci, del
Centro Studi e Ricerche IDOS.
Conoscere dati, numeri e situazioni geopolitiche oltreché economiche reali è
basilare per parlare di questo grande problema ed il convegno che ho seguito
con grande interesse è stato illuminante su molti aspetti.
Le immagini terrificanti proiettate sullo schermo a cura del Prof. Aldo Morrone
da lui commentate e da lui scattate in
occasione delle sue numerose missioni umanitarie in
Africa e nel Medio Oriente, hanno
evidenziato le devastazioni che in quella terra producono vittime innocenti a cominciare
dai bambini ma attraverso quelle immagini si è anche potuto dimostrare che
interventi mirati potrebbero ribaltare le situazioni drammatiche che
costringono masse enormi di esseri umani a lasciare le loro terre.
Immagini che sono state una loquace risposta alla domanda che il Presidente
Masia ha stimolato ai relatori quando ha chiesto al presidente del Centro
Ricerche e Studi IDOS Dr Franco Pittause un aiuto vero su larga scala a favore
di quelle popolazionisul loro territorio fosse la strada giusta, un strada
purtroppo ancora disattesa dai grandi Paesi più ricchi il cui impegno è a dir
poco irrisorio lasciando attività umanitarie a singoli volontari.
L’intervento del poeta camerunense TedodoNdjock con alcune sue poesie è stato
molto emozionante oltreché propositivo di un sentimento di apertura tra i
diversi popoli, un sentimento che purtroppo sta in questi tempi
anestetizzandosi nell’animo umano
Alla fine dell’evento sono stati distribuiti due importanti volumi dossier
“Dossier Statistico Immigrazione 2018” e “L’Europa dei talenti.
Migrazioni qualificate dentro e fuori l’Unione Europea”.La serata si è
conclusa con un brindisi finale.