“VACANZE AD ARBATAX” IL NUOVO GIALLO DI GIULIANA CARTA (AMICOLIBRO EDITORE)

ph: Giuliana Carta
di CARMEN SALIS

Un giallo appassionante, il terzo per Giuliana Carta, psichiatra, mamma e appassionata scrittrice oltre che lettrice. In “Vacanze ad Arbatax”, edito da Amicolibro, l’autrice accompagna le indagini a dialoghi brillanti con una trama complicata a una scrittura leggera e piacevole, senza stupire ad ogni costo con effetti speciali.

Giuliana, personaggi vividi e ben caratterizzati anche nelle loro debolezze… A me piace molto tracciare un quadro ricco della personalità di ciascuno, così come nei romanzi che leggo, apprezzo molto che i personaggi siano ben delineati. Questo succede, in buona parte, perché penso che i personaggi siano la struttura portante di un romanzo. L’autore li crea, li descrive nei dettagli, e poi a un certo punto è come se magicamente si mettessero a camminare da soli, per dar forma e spessore alla storia con la forza dei loro contenuti, pensieri ed emozioni. Non potrebbe essere altrimenti, se ci pensiamo bene. Già in partenza, quando si scrive un romanzo, si inizia descrivendo due o tre personaggi. Dopo che lo si è fatto sorge spontanea una domanda: perché quelle persone, con i loro tratti, si trovano lì, tutte assieme nel medesimo luogo e nel medesimo istante? È allora che parte il nucleo del racconto.Inoltre, come ho già detto in passato, la mia vita e il mio lavoro mi offrono numerosi spunti, frammenti di vita sui quali poi io costruisco la storia. Descrivere dettagliatamente i personaggi è come far vivere sulla carta emozioni e avvenimenti realmente esistenti, dando però loro un senso, una dignità, e molto spesso un riscatto.Descrivo i personaggi nelle loro debolezze, sì. È un modo per mostrare il rovescio della medaglia. Per far vedere che in fondo anche dietro chi si presenta come il cattivo della situazione si cela una storia degna di essere conosciuta, ed emozioni e sentimenti che in fondo in fondo li rendono molto più simili a noi di quanto potremmo immaginare. È anche un mondo per perdonare e per perdonarsi.

La scelta di far vivere le tue storie in Sardegna? È perché così mi sembra di vivere, in prima persona, dentro i miei romanzi. Descrivo luoghi che conosco, che ammiro, che amo. Trasporto ciò che ho provato quando ho trascorso giorni e settimane in determinati luoghi. Non è escluso, però, che un giorno possa ambientare un romanzo giallo all’estero, o in un’altra regione di Italia, a patto però che ci sia stata. Mi piace ambientare i romanzi in Sardegna perché amo il mare e le spiagge. Potrei vivere solo qui!Credo inoltre di essere l’unica scrittrice sarda che ambienta in Sardegna romanzi gialli. Le altre raccontano storie che si collegano sempre alle tradizioni e alle leggende vigenti nell’isola. Intendiamoci, sono romanzi bellissimi e nutro una profonda ammirazione per Michela Murgia e Vanessa Roggeri. Solo, io sono diversa.

Lo scrittore è un ladro, si dice. Quanto rubi dalla realtà e dal tuo lavoro? Hai detto giusto Carmen. Lo scrittore è un ladro. Io rubo dalla mia vita e dal mio lavoro luoghi, personaggi e frasi.  Margherita Ferrari, l’amica di Stella, è un personaggio ispirato a Laura, la mia migliore amica. Leonardo Rombi è ispirato a tutte le persone che fondano la propria vita sull’utilizzo del potere, anche a discapito degli altri. Ho gia parlato degli scenari che rubo dalla mia amata Sardegna. Rubo anche frasi. Molte frasi pronunciate dai personaggi dei miei romanzi sono frasi che ho realmente estrapolato dalla realtà. Quindi, quando avete tra le vostre amicizie uno scrittore, state attenti….

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